Tag «Economia sostenibile/circolare/Esg» Articoli

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RUBRICHE - Focus appalti verdi

L’implementazione del Gpp in Italia si può considerare come un “processo di transizione”. Sebbene l’obbligo sia in vigore dall’aprile del 2016, le Pubbliche amministrazioni si stanno attrezzando, rendendo sempre più “verdi” le procedure di acquisto. Presentiamo i risultati del secondo Report di monitoraggio, dal quale emergono gli incrementi e le criticità. Nell’attesa che sia svolta, in un futuro non troppo lontano, un’indagine sugli effetti ambientali ed economici della transizione Gpp, in termini di impatti sulle matrici ambientali (in primo luogo riduzione della CO2) e sulla spesa pubblica, legati alla scelta di prodotti e servizi scelti conformi ai requisiti inseriti nei Cam e valutati secondo il loro costo lungo l’intero ciclo di vita.

(30/03/2021) a cura di Simona Faccioli e Costanza Kenda

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INTERVENTI - I reati in materia di discariche dopo il recepimento delle direttive sull’Economia circolare

Il recepimento delle direttive sull’Economia circolare non ha toccato i due reati posti storicamente a presidio della legalità in materia di discariche: quello di realizzazione e gestione di discarica in assenza di autorizzazione (articolo 256, comma 3, Codice ambientale) e quello di violazione delle prescrizioni dell’autorizzazione (comma 4), replicati, per quanto riguarda l’autorizzazione integrata ambientale, dall’articolo 29-quattuordecies, rispettivamente ai commi 1 e 3). La disciplina del Dlgs 13 gennaio 2003, n. 36, profondamente rivisitata dal Dlgs 121/2020, oltre a prevedere all’articolo 16 specifici illeciti, influisce sulla operatività di tali due reati sia per quanto attiene alla definizione di discarica (tema esaminato diffusamente dalla giurisprudenza, ma non oggetto del presente intervento) e, quindi, alla configurazione stessa del reato, sia per quanto concerne la natura dei reati.

(31/12/2020) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Le norme penali nei nuovi decreti sulla Economia circolare

L’approccio penalistico alle modifiche introdotte dai recenti decreti legislativi 116, 118, 119 e 121, di recepimento delle direttive sulla c.d. economia circolare, deve essere condotto in una duplice prospettiva, da un lato, esaminando le sole due norme sanzionatorie modificate (articolo 258 Codice ambientale ed articolo 16, Dlgs 36/2003 in materia di discariche) e, dall’altro, tenendo presenti le conseguenze delle modifiche della disciplina gestionale ed amministrativa della materia dei rifiuti sui precetti penalmente sanzionati e, quindi, sull’ambito di applicabilità delle norme punitive. L’articolo esamina il primo profilo, analizzando le condizioni di applicabilità delle nuove previsioni sanzionatorie.

(31/10/2020) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - La nuova veste delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’articolo 258, Dlgs 152/2006

Le novità introdotte al Codice ambientale sono tese ad aumentare la circolarità dei materiali prevenendo la produzione dei rifiuti e incentivando ogni forma possibile di recupero e riciclo; fra le novità vi è la modifica al titolo VI “Sistema sanzionatorio e disposizioni finali”. L’intento del Legislatore, in relazione al riformulato articolo 258, parrebbe essere stato quello di alleggerire gli aspetti burocratici, intervenendo a gamba tesa a punire esclusivamente le fattispecie di violazioni, nell’ambito delle quali, l’ingiunzione di una sanzione pecuniaria induca a desistere dal tenere comportamenti contrari ai disposti di legge, fungendo appunto da deterrente oltre che, naturalmente, rappresentare giusta e commisurata punizione per il fatto illecito commesso ed accertato. Allo stesso modo si andrà nella direzione di riduzione di sanzione ogni volta che le informazioni omesse o non comunicate possano essere recuperate attraverso l’accesso ad altra documentazione la cui detenzione è ugualmente obbligatoria e come tale prevista per legge.

(31/10/2020) di Italia Pepe