Tag «Rifiuti organici e compostaggio» Articoli

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Legge di Bilancio 2023, le disposizioni in materia di rifiuti

Il 1º gennaio 2023 è entrata in vigore la legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023). La manovra economica di fine anno contiene disposizioni finanziarie, fiscali ed economiche e anche alcune disposizioni in materia di rifiuti come il rinvio della plastic tax, l’incremento del budget del Programma “mangiaplastica” che incentiva la realizzazione di eco-compattatori e il rifinanziamento degli incentivi per l’acquisto di materiali riciclati, nonché la proroga degli incentivi per gli impianti di compostaggio al Sud e delle deroghe in materia di gestione delle macerie per i luoghi dell’Italia centrale colpiti dal sisma del 2016. Nel presente contributo si dà conto delle novità della Legge di Bilancio 2023.

(31/01/2023) di Francesco Petrucci

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Compost: spetta allo Stato definire le caratteristiche dei rifiuti da trattare

Con la sentenza n. 3870 del 17 maggio 2022, il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato sulla legittimità del punto 7 lettera c) dell’allegato 1 della cit. Dgr Veneto n. 568/2005, (recante “Norme tecniche ed indirizzi operativi per la realizzazione e la conduzione degli impianti di recupero e di trattamento delle frazioni organiche dei rifiuti urbani ed altre matrici organiche mediante compostaggio, biostabilizzazione e digestione anaerobica”), confermando la decisione adottata in primo grado, dal Tar Veneto, con la sentenza n. 782/2015, secondo cui quella prescrizione, incidendo sulle caratteristiche dei rifiuti da trattare e lavorare all’interno degli impianti deputati alla produzione di compost, la Regione Veneto era andata oltre le competenze fissate dall’articolo 196 del Dlgs 152/2006.

(29/06/2022) di Fabio Anile - Avvocato in Roma

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Legge di Bilancio 2022, tutte le disposizioni in materia di rifiuti

Il 1º gennaio 2022 è entrata in vigore la legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022). La manovra economica contiene disposizioni finanziarie, fiscali ed economiche e anche alcune disposizioni in materia di rifiuti come incentivi per i Centri per la preparazione e il riutilizzo, agevolazioni per il compostaggio, il rinvio della plastic tax e la proroga delle deroghe in materia di rifiuti per i luoghi colpiti dal sisma del 2016.

(01/02/2022) di Francesco Petrucci

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Compost o rifiuto? Fondamento giuridico e applicabilità del cd. I.R.D. (seconda e ultima parte)

Scopo del presente contributo è quello di approfondire il tema della produzione di compost da rifiuti organici, focalizzando l’attenzione sul cd. Indice Respirometrico Dinamico (I.R.D.) o meglio, sulla sua rilevanza giuridica al fine di comprovare la qualifica del compost quale prodotto, non più rifiuto.
Spesso tra le prescrizioni autorizzative vincolanti per i gestori o, comunque nel corso di attività ispettive e di controllo, al fine di verificare la qualità del compost, e poterne determinare la natura di Materia Prima Secondaria (cd. mps) od ancora di rifiuto, si ricorre all’Indice Respirometrico Dinamico (c.d I.R.D.) 1.
Più che gli aspetti di natura tecnico-scientifica – che certamente non compete al giurista esaminare – ciò che qui interessa ricercare è il fondamento normativo di tale parametro al fine di determinarne gli effetti che ne derivano sul piano giuridico.
La trattazione è suddivisa in due parti. Nella prima, pubblicata sul numero precedente di questa Rivista, si è proceduto ad una ricognizione delle fonti normative che regolamentano l’I.R.D., soffermandosi su alcuni casi applicativi.
Nella seconda parte – che segue – ci si soffermerà invece su profili di diritto comunitario, che incidono sulla materia, nonché sul tema della inopponibilità delle regole tecniche non notificate alle Istituzioni Comunitarie, per rappresentare infine, nelle conclusioni, il quadro d’insieme e le carenze dell’attuale sistema normativo.

(01/10/2020) di Fabio Anile - Avvocato in Roma

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Compost o rifiuto? Fondamento giuridico e applicabilità del cd. I.R.D. (Parte I)

Scopo del presente contributo è quello di approfondire il tema della produzione di compost da rifiuti organici, focalizzando l’attenzione sul cd. Indice Respirometrico Dinamico (I.R.D.) o meglio, sulla sua rilevanza giuridica al fine di comprovare la qualifica del compost quale prodotto, non più rifiuto.
Spesso tra le prescrizioni autorizzative vincolanti per i gestori o, comunque nel corso di attività ispettive e di controllo, al fine di verificare la qualità del compost, e poterne determinare la natura di Materia Prima Secondaria (cd. Mps) od ancora di rifiuto, si ricorre all’Indice Respirometrico Dinamico (c.d I.R.D.). 1
Più che gli aspetti di natura tecnico-scientifica – che certamente non compete al giurista esaminare – ciò che qui interessa ricercare è il fondamento normativo di tale parametro al fine di determinarne gli effetti che ne derivano sul piano giuridico.
La trattazione è suddivisa in due parti. Nella prima, che segue, si è proceduto ad una ricognizione delle fonti normative che regolamentano l’I.R.D., soffermandosi su alcuni casi applicativi.
Nella seconda parte, che seguirà nel prossimo numero di questa Rivista, ci si soffermerà invece su profili di diritto comunitario, che incidono sulla materia, nonché sul tema della inopponibilità delle regole tecniche non notificate alle Istituzioni Comunitarie, per rappresentare infine, nelle conclusioni, il quadro d’insieme e le carenze dell’attuale sistema normativo.

(31/08/2020) di Fabio Anile - Avvocato in Roma