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COMMENTI - Sfalci e potature: un “camouflage” legislativo che non esenta dal provare la non pericolosità di sfalci e potature

L’articolo 20 della legge europea 2018 modifica l’articolo 185, comma 1, lettera f) del Dlgs 152/2006 sulle esclusioni dalla disciplina sui rifiuti. Il tutto per superare l’avvio di una procedura di infrazione Ue e sanare i problemi di compatibilità con la direttiva europea sui rifiuti 2008/98/Ce. La modifica, però, ripropone il problema. Infatti, si ha che sono esclusi dal regime sui rifiuti anche quelli che derivano dalla manutenzione del verde pubblico dei comuni. Vale la pena ricordare che sfalci e potature devono essere non pericolosi e nelle aree ad alta densità di traffico non è un obiettivo semplice; la loro non pericolosità dovrà comunque essere sempre provata.

(29/06/2019) di Paola Ficco

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COMMENTI - Sfalci e potature: verso il riallineamento nazionale con la Direttiva 2008/98/Ue

L’Antitrust ha segnalato al Parlamento e all’Anci (Associazione Comuni Italiani), che la disciplina che esclude dal regime dei rifiuti sfalci e potature da verde pubblico è distorsiva della concorrenza. Questo perché l’articolo 185, comma 1, lettera f), Dlgs 152/2006 riformulato ad opera della legge 154/2016 contrasta con la direttiva 2008/98/Ce.
Tale legge, infatti, ha ampliato il novero dei residui vegetali esclusi dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti, aggiungendo all’esclusione da tale disciplina anche sfalci e potature da verde pubblico. Le distorsione della concorrenza che ne derivano, a svantaggio del settore del compostaggio, inducono l’Autorità a sperare in un riallineamento con la disciplina eurounitaria.

(29/06/2018) di Paola Ficco