COMMENTI - Decreto semplificazioni: Via più breve e trasparente
(01/10/2020) di Leonardo Filippucci
(01/10/2020) di Leonardo Filippucci
(01/10/2020)
(11/02/2020)
L’affermazione della Cassazione secondo cui l’accertamento del reato di violazione delle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale ben può scaturire dalla comunicazione obbligatoria da parte del gestore dell’impianto dei risultati in sede di autocontrollo, se è in linea con il principio consolidato secondo cui il divieto di obblighi di autoincriminazione (corollario del diritto di difesa garantito dall’articolo 24 Cost.) opera solo all’interno del procedimento penale e non nella fase precedente dei controlli amministrativi, non si confronta con la pendenza della questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Cassazione civile in materia di intermediazione finanziaria, nell’ambito della quale la Corte costituzionale, con l’ordinanza n. 117/2019, ha posto alla Corte di Giustizia la questione pregiudiziale relativa al rapporto tra le disposizioni della materia ed i principi in tema di diritto di difesa previsti dagli articoli 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali UE.
(11/02/2020) di Pasquale Fimiani
Nell’attuale ordinamento nazionale il titolo che legittima lo svolgimento delle operazioni di recupero o smaltimento può assumere diversa forma e natura. Esso inoltre finisce spesso per confluire all’interno di provvedimenti “unici” introdotti dal legislatore al fine di semplificare l’azione amministrativa. Tutto ciò paradossalmente crea notevole incertezza e disorientamento, esponendo il gestore al rischio che la sua attività possa considerata “abusiva”. Il presente articolo compie una breve rassegna del panorama normativo in materia, affrontando vecchie e nuove questioni interpretative.
(11/02/2020) di Leonardo Filippucci
Con Dm 15 aprile 2019 n. 95, il Ministero dell’ambiente ha adottato il nuovo regolamento che stabilisce le modalità per la redazione della relazione di riferimento, dopo che il Tar Lazio aveva annullato il precedente Dm 272/2014. Il nuovo regolamento lascia insoluto il problema della rilevanza delle sostanze pericolose presenti nei rifiuti e non contempla alcuna disciplina transitoria in merito alla presentazione delle relazione di riferimento da parte delle installazioni esistenti.
(31/10/2019) di Leonardo Filippucci
Il 26 agosto 2019 sul n. 199 della Gazzetta ufficiale è stato pubblicato, il Dm 95 del 15 aprile 2019, dal titolo “Regolamento recante le modalità per la redazione della relazione di riferimento di cui all’articolo 5, comma 1, lettera v-bis) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”. Il decreto, che va a colmare la lacuna lasciata dal Dm 272/2014, a fronte del suo annullamento dello stesso per illegittimità, rappresenta il nuovo regolamento al quale dovranno attenersi tutte le installazioni soggette ad autorizzazione Integrata ambientale e contiene le indicazioni tecniche sia per redigere la relazione di riferimento sia per valutare, attraverso una procedura di “screening”, l’obbligo o meno di presentare tale relazione.
(10/10/2019) di Andrea Sconocchia
(30/09/2019)
(30/09/2019)
A seguito della modifica del 2014, le previsioni dell’articolo 29-quattuordecies, Codice ambientale, in tema di violazione delle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale sono state profondamente modificate passando dalla sola previsione dell’ammenda nell’originario comma 2, ad un sistema misto che prevede sanzioni penali nella forma base (comma 3) ed aggravata (comma 4), con una ipotesi residuale di sanzione amministrativa (comma 2) nei casi diversi. La giurisprudenza della Cassazione ha avuto modo di prendere in esame tale sistema sanzionatorio, rispetto al quale permangono alcuni dubbi interpretativi, specie con riferimento al rapporto con gli illeciti di settore.
(31/03/2019) di Pasquale Fimiani