Tag «Appalti/Acquisti verdi (Gpp)/Cam» Articoli

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RUBRICHE - Focus appalti verdi

Il tema più critico per la diffusione del Green Public Procurement non sembra quello dell’inserimento dei criteri ambientali minimi nella documentazione di gara. Una volta formato il personale deglil Uffici competenti della Pa, l’inserimento dei Cam non sembra incontrare, in linea generale, difficoltà insormontabili. Vi sono, è vero, aspetti specifici di inadeguatezza o incoerenza che possono comunque essere superati dalla ragionevolezza e dall’analisi dei fabbisogni dell’Ente pubblico. Il tema critico è appunto quello degli strumenti di verifica. Questa Rubrica prosegue l’approfondimento avviato nel numero scorso, presentando una prima ricognizione delle certificazioni ambientali che possono essere utilizzate come mezzo di prova negli Appalti verdi.

(30/03/2021) a cura di Simona Faccioli e Costanza Kenda

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RUBRICHE - Focus appalti verdi

La Commissione europea già nel 2008 individuava chiaramente le principali criticità e gli ostacoli alla diffusione del Green Publi Procurement (Gpp). Molti aspetti sono rimasti attuali, sicuramente in molti Stati europei. L’Italia come sappiamo ha reso obbligatorio il Gpp sin dal 2016; è stato il primo a farlo e rimane tutt’oggi l’unico Paese europeo ad aver agito con fermezza, dal punto di vista normativo, sulla questione. Ma l’introduzione del Gpp negli appalti pubblici necessita di tempo, di risorse, di una serie coordinata di attività di formazione, di accompagnamento e di consolidamento delle conoscenze.
Il Ministero dell’Ambiente ha messo in campo un piano strutturato di attività coordinate per superare le criticità e accompagnare le Pubbliche amministrazioni verso la piena applicazione del Gpp, con la finalità di favorire così, concretamente, la conversione verso l’innovazione nella Pa e la Green economy.

(30/03/2021) a cura di Simona Faccioli e Costanza Kenda

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RUBRICHE - Focus appalti verdi

A chi si occupa di Gpp e Cam da tempo il decreto “Rilancio” resterà impresso per un aspetto che forse a molti inizialmente è sfuggito: quello di aver “sdoganato” i Cam dall’ambito degli appalti pubblici per immetterli nell’ambito, nel caso specifico, dell’edilizia privata. Una svolta culturale di non poco conto. Per poter accedere al Superbonus 110%, infatti, i materiali isolanti impiegati per i lavori di efficientamento energetico devono rispettare i Criteri ambientali minimi di cui al Dm 11 ottobre 2017 (cd. “Cam Edifici”).
Rimandando a prossimi ed estesi approfondimenti, in questa Rubrica intendiamo fornire un quadro iniziale: quali sono i Cam richiamati, a quali materiali si applicano, con quali mezzi si provano.

(30/03/2021) a cura di Simona Faccioli e Costanza Kenda

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RUBRICHE - Focus appalti verdi

L’implementazione del Gpp in Italia si può considerare come un “processo di transizione”. Sebbene l’obbligo sia in vigore dall’aprile del 2016, le Pubbliche amministrazioni si stanno attrezzando, rendendo sempre più “verdi” le procedure di acquisto. Presentiamo i risultati del secondo Report di monitoraggio, dal quale emergono gli incrementi e le criticità. Nell’attesa che sia svolta, in un futuro non troppo lontano, un’indagine sugli effetti ambientali ed economici della transizione Gpp, in termini di impatti sulle matrici ambientali (in primo luogo riduzione della CO2) e sulla spesa pubblica, legati alla scelta di prodotti e servizi scelti conformi ai requisiti inseriti nei Cam e valutati secondo il loro costo lungo l’intero ciclo di vita.

(30/03/2021) a cura di Simona Faccioli e Costanza Kenda

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INTERVENTI - L’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti e il Codice appalti

L’applicazione del Codice degli appalti all’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani riguarda sia le due opzioni procedurali dell’affidamento diretto del servizio ad un soggetto che possegga i requisiti comunitari prescritti per l’in house providing, o dell’affidamento del servizio ad un soggetto terzo, con gara pubblica, sia, per questo secondo versante, tutti i profili di legittimità della gara, relativamente, in particolare, al contenuto del bando, ai requisiti per parteciparvi (tra cui vengono in particolare evidenza l’iscrizione all’Albo gestori ed il possesso di una certificazione di qualità), al subappalto ed alla proroga dell’affidamento del servizio.

(01/10/2020) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - L’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti e il Codice degli appalti

Nella disciplina del Codice degli appalti (Dlgs 50/2016 e in precedenza Dlgs 163/2006) la materia dei rifiuti viene in evidenza sotto diversi profili, quali la definizione del contenuto del bando di gara relativo alle attività di gestione del servizio rifiuti, la individuazione dei requisiti per partecipare alla gara stessa (ad esempio l’iscrizione all’Albo gestori o la certificazione di qualità eventualmente richiesta dalla stazione appaltante), e l’applicazione delle previsioni del Codice degli appalti alla materia dei rifiuti; una pluralità di prospettive che nel complesso disegnano un microsistema speciale in cui contorni sono progressivamente oggetto di definizione da parte della giurisprudenza amministrativa.

(31/10/2019) di Pasquale Fimiani

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COMMENTI - “Sblocca cantieri” e Gpp: un freno alla funzione premiante dei Cam

Nel contesto attuale caratterizzato da una sempre più capillare applicazione dei Cam, il decreto “Sblocca cantieri” modifica i criteri di aggiudicazione degli appalti, producendo effetti indiretti ma comunque non banali per il Gpp. Mentre infatti l’applicazione delle parti obbligatorie dei Cam resta invariata, la modifica normativa incide sulle parti migliorative e premianti, limitando la spinta verso i più elevati e ambiziosi standard della sostenibilità ambientale.

(04/09/2019) di Simona Faccioli

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INTERVENTI - Gpp: servizio di gestione rifiuti e Cam

Che i Cam rappresentino un importante strumento di miglioramento dell’ambiente in cui viviamo è indiscutibile. Ma che i Cam, ed in particolare quello relativo alla gestione dei rifiuti urbani, siano una leva della transizione di interi comparti produttivi verso un’Economia circolare e sostenibile è aspetto più complesso e controverso. La domanda da porsi è: in quale misura i criteri ambientali minimi riflettono target, sì ambiziosi, ma raggiungibili per le Aziende di ogni settore e in quale misura, invece, possono costituire elementi di criticità, dal punto di vista organizzativo, economico e tecnico? Si propone un approfondimento sul tema della gestione dei rifiuti urbani, in vista di un prossima revisione del “Cam Rifiuti”, diviso in due parti: in questa prima, spunti di riflessione sull’importanza di questo Cam e sulla necessità di una sua revisione, sia alla luce del nuovo Codice appalti nel frattempo intervenuto, sia sulla base del contesto generale, con analisi schematica dei criteri ambientali ad oggi in vigore. Nella seconda parte, che sarà pubblicata sul prossimo numero di “Rifiuti”, alcuni spunti migliorativi alla luce di diverse esperienze significative sul territorio.

(31/03/2019) di Simona Faccioli

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INTERVENTI - Progetto di costruzione e decostruzione: gli aspetti da tenere in considerazione (ultimo di quattro articoli)

La progettazione tradizionale non è concepita per decostruire: ci si allinea al modello dell’economia lineare che prevede le fasi di estrazione dei materiali, la fase di produzione, la fase di costruzione e alla fine la fase di demolizione.
La proposta che viene sviluppata in questo articolo è quella di passare dal modello dell’economia lineare al modello dell’economia circolare che trasferisce la fase finale dalla demolizione alla decostruzione, recupero e riuso dei materiali.
Il tema viene sviluppato attraverso una serie di passaggi che riguardano i problemi della progettazione attuale, una esplicazione del concetto di decostruzione e i suoi passaggi chiave e la strategia del piano di decostruzione; un riepilogativo alla fine dell’articolo inquadra tutto l’argomento.

(07/02/2019) di Alessandro Rizzotti