Interventi

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INTERVENTI - Pmi italiane e finanza sostenibile

ABSTRACT

Le Pmi sono attori chiave nel contesto economico italiano: è fondamentale il loro coinvolgimento attivo nella transizione verso modelli socioeconomici sostenibili ed è necessario supportarle con strumenti e risorse adeguati.

L’ultima edizione dell’indagine del Forum per la Finanza Sostenibile sul tema, presentata a ottobre 2024, si propone di favorire un confronto tra le imprese e il settore finanziario, evidenziando i punti di convergenza, le differenze e i possibili scenari futuri. La ricerca si concentra su diversi aspetti, tra cui, in particolare, l’attenzione delle aziende alla sostenibilità, le opportunità e gli ostacoli ad essa connessi, il ruolo di stimolo degli stakeholder, l’accesso alla finanza sostenibile, la diffusione della rendicontazione di sostenibilità tra le imprese.

(01/04/2025) di Veronica Ulivieri

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INTERVENTI - L’applicazione del Dlgs 125/2024 ("Csrd")

ABSTRACT

Con l’avvento del 2025 tutte le aziende interessate al rispetto del recente Dlgs 125/2024 (Direttiva Csrd), si stanno confrontando con le novità introdotte nella rendicontazione dei dati non finanziari (Environmental, Social, Governance – ESG). I cambiamenti hanno introdotto importanti aspetti nella rendicontazione delle aziende rispetto agli scorsi anni, primo fra tutti l’obbligatorietà della raccolta dei dati ESG rispetto alla volontarietà degli anni precedenti. Proviamo ad analizzare i primi effetti, evidenziando i vantaggi e le criticità di chi per primo si è trovato ad affrontare quanto la nuova normativa introdotta richiede. Con qualche indicazione sulle prospettive di miglioramento. Magari anche grazie alla Commissione europea e alla sua Bussola sulla Competitività.

(01/04/2025) di Alberto Olivieri e Massimo Medugno

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INTERVENTI - Le imprese e la sfida della sostenibilità

ABSTRACT

La Commissione europea ha presentato il “Pacchetto Omnibus I”, per semplificare le norme sulla sostenibilità, alleggerire gli oneri per le imprese e favorirne la competitività. Le misure concentrano gli obblighi di informativa sulle grandi aziende, limitando le richieste per quelle più piccole. Le novità rilevanti riguardano la Direttiva Csrd.

(01/04/2025) di Sara Ghedini

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INTERVENTI - L’informazione ambientale per la finanza sostenibile

ABSTRACT

La transizione verso la neutralità climatica, la salvaguardia della biodiversità, la prevenzione dell’in­quinamento e l’incentivazione dell’eco­nomia circolare costituiscono gli asset verso i quali dovranno essere opportunamente ricanalizzati i flussi di investimento. Devono, pertanto, essere chiaramente identificabili gli investimenti sostenibili ai quali riconoscere anche la credibilità. Una delle principali criticità con­siste nella scarsa disponibilità di informazioni ESG rese pubbliche dalle imprese e nel loro basso livello di standardizzazione. La Linea guida Ispra “La sfida ambientale per la finanza sostenibile: metodologie, informazioni e indicatori ambientali” ha lo scopo di fornire uno strumento di ausilio, senza nessun carattere di vincolatività, alle imprese, investitori e istituti bancari nella comprensione delle informazioni ambientali richieste dai nuovi standard.

(01/04/2025) di Valeria Frittelloni

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INTERVENTI - La giurisdizione in materia di danni da illecito ambientale

ABSTRACT

Il concetto di illecito ambientale è inclusivo di tutti i fatti dolosi o colposi, costituiscano o meno reato, che cagionano ad altri un danno ingiusto, in quanto commessi in violazione delle regole di condotta previsti per una determinata attività. La stretta inerenza con l’esercizio di poteri amministrativi e la previsione di ipotesi di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materie relative a quella ambientale, da un lato, e la tradizionale appartenenza alla cognizione del giudice ordinario delle controversie in tema di tutela risarcitoria del danno alla salute (intesa anche quale diritto alla salubrità ambientale), rendono opportuno fare il punto sui criteri di riparto della giurisdizione nelle varie controversie in cui viene in evidenza il variegato concetto di illecito ambientale.

(01/04/2025) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Sistema 231. Assenza di modello organizzativo e colpa di organizzazione

ABSTRACT

Con la sentenza 25 giugno 2024, n. 31665, la IV sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che, ai fini della configurabilità della responsabilità da reato degli enti, non sono ex se sufficienti la mancanza o l’inidoneità degli specifici modelli di organizzazione o la loro inefficace attuazione. Occorre, invece, dimostrare la “colpa di organizzazione”, che caratterizza la tipicità dell’illecito amministrativo ed è distinta dalla colpa degli autori del reato.

L’intervento svolge le opportune riflessioni al riguardo e restituisce il percorso giurisprudenziale in ordine al concetto di colpa di organizzazione.

(03/03/2025) di Gabriele Taddia (Avvocato in Ferrara e Milano)

336

INTERVENTI - Aggravante ambientale. Quando l’incauta gestione dei rifiuti la può configurare

ABSTRACT

La “aggravante ambientale” (o “verde”) di cui all’articolo 452-novies C.p. può consistere, secondo l’orientamento recentemente espresso dalla Corte di Cassazione, nella trasgressione di una norma ambientale, anche non prevista come illecito penale o amministrativo. Nella specie, l’aggravante è stata ravvisata in relazione all’articolo 177, comma 4, lettera b), Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 in un caso in cui era stata contestata la contravvenzione ex articolo 674 C.p. per la produzione di emissioni odorigene pregiudizievoli cagionate dal trasbordo di rifiuti urbani su mezzi compattatori realizzato lungo la pubblica via.

L’analisi si sofferma sul livello di protezione offerto dall’ordinamento al bene giuridico “ambiente” e sulle ricadute applicative dell’opzione ermeneutica adottata dalla Corte di legittimità.

(03/03/2025) di Emanuele Quadraccia (Giudice del Tribunale Militare di Roma)

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INTERVENTI - La gestione del percolato di discarica

ABSTRACT

L’articolo riporta, oltre ai dati più recenti relativi allo smaltimento dei rifiuti urbani in discarica, le indicazioni che il Mase ha fornito in merito alla gestione del percolato di discarica, restituendo il sistema tracciato dall’interlocuzione istituzionale con la Commissione Ue.

Il Dlgs 121/2020 aveva, in conformità al dettato normativo, introdotto disposizioni specifiche in materia, che secondo l’interpretazione prevalente anche dell’allora Mite vietavano la reimmissione del percolato nel corpo della discarica. A seguito di specifiche indicazioni fornite dalla Commissione europea su richiesta dello stesso Ministero, viene ora consentita detta reimmissione a condizione che le Autorità competenti, nell’atto autorizzativo, prevedano misure specifiche come dettagliato nell’articolo.

(03/03/2025) di Rosanna Laraia (Microbiologa, già Responsabile del Centro Nazionale per il ciclo dei rifiuti e l’economia circolare di Ispra)

336

INTERVENTI - Responsabilità 231 e vantaggio patrimoniale esiguo

ABSTRACT

Una delle questioni che ricorrono in materia di responsabilità degli enti è se questa si configuri anche nel caso di scarsa rilevanza del vantaggio patrimoniale. I criteri previsti dalla giurisprudenza per escluderla, rappresentati dalla non apprezzabilità dell’importo e dall’iscriversi la violazione in un contesto di generale osservanza delle norme cautelari da parte dell’impresa, aprono un considerevole spazio alla valutazione discrezionale del giudice che va opportunamente perimetrato da una interpretazione coerente con i principi in tema di colpa di organizzazione.

(03/03/2025) di Pasquale Fimiani (Avvocato generale presso la Corte di Cassazione)