Interventi

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INTERVENTI - La delega di funzioni: caratteristiche essenziali ed effetti della sua attribuzione

La delega di funzioni – soprattutto nel campo degli adempimenti di carattere ambientale – è uno strumento ormai indispensabile per una corretta ed efficace organizzazione dell’azienda ed una altrettanto efficace protezione dell’azienda e dei suoi amministratori rispetto alla contestazione di illeciti penali, per le persone fisiche, ed amministrativi, per l’azienda, ai sensi del Dlgs 231/2001 1.

(31/10/2023) di Gabriele Taddia

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INTERVENTI - Norme Ue sui rifiuti: un continuo divenire dove non mancano perplessità

La Commissione europea il 5 luglio 2023 ha presentato il testo di una proposta di modifica della Direttiva 2008/98 (Direttiva rifiuti). Tale proposta ribadisce l’impostazione che il Legislatore europeo ha, da tempo, adottato al fine di fornire strumenti normativi per concretizzare l’Economia circolare di cui tanto si parla. Le consistenti novità introdotte suggeriscono le riflessioni contenute in questo intervento, che si estendono anche ad altre norme recentemente emanate, in diversi modi connesse alla gestione dei rifiuti. Lo scopo è quello di stimolare gli operatori del settore a prepararsi al cambiamento imminente (o già in atto). Tuttavia, accanto a diverse nuove opportunità, emergono non poche incongruenze.

(31/10/2023) di Claudio Rispoli

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INTERVENTI - La giurisprudenza in tema di modifiche agli impianti soggetti ad Aia

La distinzione tra modifiche sostanziali e non sostanziali dell’autorizzazione integrata ambientale, rilevante anche ai fini penali, è stata chiarita da numerose decisioni della giurisprudenza, specie amministrativa, che è opportuno ricostruire partendo dalla fondamentale affermazione della Corte di Giustizia per la quale una modifica può essere qualificata come sostanziale a due condizioni, tra loro cumulative, la prima relativa al contenuto della modifica e la seconda alle sue potenziali conseguenze.

(31/10/2023) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - La discarica e l’abbandono di rifiuti su fondo altrui

Nonostante un orientamento per il quale il proprietario del fondo, in quanto custode ai sensi dell’articolo 2051 c.c., ha una posizione di garanzia rispetto all’abbandono, al deposito incontrollato od alla discarica di rifiuti da parte di terzi, può ritenersi ormai prevalente l’individuazione della responsabilità del proprietario nel caso di colpevole inerzia di comportamenti ragionevolmente esigibili e idonei a prevenire ed impedire la commissione dell’illecito, cui consegue il rafforzamento del proposito criminoso o l’agevolazione dell’opera del terzo.

(03/10/2023) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Nuova vita per il rifiuto non differenziabile

L’intervento mira a spiegare cosa sia lo schema tecnologico del “Waste to chemical”, ossia la possibilità di convertire le frazioni di rifiuto non differenziabili in un gas che è applicabile come materia prima. Il processo di conversione della materia è basato su un sistema di gassificazione ad alta temperatura, che è infatti centro del processo. Il principale vantaggio del processo “Waste to chemical” è quello di immettere sul mercato idrogeno a basso contenuto di carbonio a un prezzo inferiore rispetto all’idrogeno verde prodotto dall’elettrolisi, stimolando così l’implementazione delle infrastrutture necessarie per l’utilizzo dell’idrogeno.

(02/09/2023) di Giacomo Rispoli

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INTERVENTI - Gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti

Attuare un sistema di gestione dei rifiuti fondato sull’economia circolare, non dipende solo da ciò che si vuole fare, ma soprattutto da ciò che il rifiuto che viene prodotto in un certo contesto antropico consente di fare, avendo sempre come obiettivo primo il rispetto della salvaguardia dell’ambiente e della salute dell’uomo e la sostenibilità (in tutte le sue forme) del sistema individuato.
Fintanto che non si interverrà sul sistema produttivo e quindi sulle sostanze e sugli “oggetti” di consumo che poi andranno a costituire il rifiuto, i margini di recupero effettivo sono relegati a percentuali note; i dati disponibili (fonte Eurostat) evidenziano che è possibile riciclare e recuperare materia fino a circa un 60/65% dell’attuale rifiuto prodotto. Se si vuole inoltre raggiungere l’obiettivo previsto come ottimale per il ricorso allo smaltimento in discarica del 10%, non si può che pensare di attuare il recupero di energia attraverso la termovalorizzazione del restante 30% dei rifiuti urbani prodotti.
In tale contesto va considerato l’essenziale ricorso alla termovalorizzazione nell’ambito di un sistema integrato di smaltimento ed è quello che i tecnici ambientali associati ATIA ISWA Italia hanno unanimemente condiviso nel position paper dell’associazione del 2019 sulla gestione dei rifiuti in ambito di economia circolare. Nel presente articolo vengono focalizzati i principali aspetti riguardanti la termovalorizzazione che trovano unanime riconoscimento nel mondo tecnico nazionale e comunitario.

(02/09/2023) di Francesco Lombardi e Paola Muraro (Presidente ATIA ISWA - Associazione tecnici italiani ambientali, International solid waste association)

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INTERVENTI - Asja e l’economia circolare: nuovi impianti di biometano e compost presto in costruzione. Così si accelera la transizione energetica

L’intervento si concentra sui progetti di Asja Ambiente, società impegnata da diversi anni in ambito “economia circolare” attraverso la progettazione, costruzione e gestione di impianti di digestione anaerobica per la produzione di biometano e compost, una tecnologia che attualmente rappresenta la soluzione più avanzata per il recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) e una delle alternative più efficaci per contribuire al percorso di transizione e indipendenza energetica del nostro Paese.

(02/09/2023) di Tommaso Cassata

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INTERVENTI - Criticità e accorgimenti tecnologici per la valorizzazione del biogas da rifiuti

Dal 2007, Acqua&Sole S.r.l. (A&S), fondata e gestita dagli eredi del primo e unico premio Nobel italiano per la chimica, Giulio Natta, fa dei processi di produzione e valorizzazione del biogas il proprio core business, fin dalla sua fondazione. L’intervento illustra le peculiarità e le criticità connesse al biogas da discarica dove, a causa dei processi di biodegradazione del rifiuto, il biogas formatosi viene aspirato mediante un idoneo sistemo di captazione costituito da elementi verticali (pozzi, tipicamente) ed orizzontali (linee di collettamento). Analoga illustrazione viene condotta con riguardo al biogas da rifiuti a matrice organica derivanti dal ciclo di produzione e consumo degli alimenti, tra cui fanghi di depurazione.

(02/09/2023) di Federica Barone e Andrea Giordano

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INTERVENTI - Il ruolo del recupero energetico nell’economia circolare

Il recupero di energia può svolgere un ruolo nella piena attuazione dell’economia circolare a condizione che le scelte strategiche e di pianificazione garantiscano il giusto equilibrio delle forme di gestione nell’ambito della gerarchia dei rifiuti dell’Ue, non ostacolando il raggiungimento di livelli più elevati di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio. La corretta contabilizzazione delle operazioni di gestione dei rifiuti, nei termini descritti dalle metodologie di calcolo degli obiettivi di recupero e riciclaggio definiti come dalle decisioni europee, rappresenta un elemento fondamentale che deve guidare l’applicazione dei principi della gerarchia senza deviare flussi di materia potenzialmente valorizzabile verso forme di smaltimento.

(02/09/2023) di Valeria Frittelloni (Responsabile del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare di Ispra)