Interventi Economia sostenibile/circolare/Esg

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INTERVENTI - Le imprese e la sfida della sostenibilità

ABSTRACT

La Commissione europea ha presentato il “Pacchetto Omnibus I”, per semplificare le norme sulla sostenibilità, alleggerire gli oneri per le imprese e favorirne la competitività. Le misure concentrano gli obblighi di informativa sulle grandi aziende, limitando le richieste per quelle più piccole. Le novità rilevanti riguardano la Direttiva Csrd.

(01/04/2025) di Sara Ghedini

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INTERVENTI - L’informazione ambientale per la finanza sostenibile

ABSTRACT

La transizione verso la neutralità climatica, la salvaguardia della biodiversità, la prevenzione dell’in­quinamento e l’incentivazione dell’eco­nomia circolare costituiscono gli asset verso i quali dovranno essere opportunamente ricanalizzati i flussi di investimento. Devono, pertanto, essere chiaramente identificabili gli investimenti sostenibili ai quali riconoscere anche la credibilità. Una delle principali criticità con­siste nella scarsa disponibilità di informazioni ESG rese pubbliche dalle imprese e nel loro basso livello di standardizzazione. La Linea guida Ispra “La sfida ambientale per la finanza sostenibile: metodologie, informazioni e indicatori ambientali” ha lo scopo di fornire uno strumento di ausilio, senza nessun carattere di vincolatività, alle imprese, investitori e istituti bancari nella comprensione delle informazioni ambientali richieste dai nuovi standard.

(01/04/2025) di Valeria Frittelloni

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INTERVENTI - L’applicazione del Dlgs 125/2024 ("Csrd")

ABSTRACT

Con l’avvento del 2025 tutte le aziende interessate al rispetto del recente Dlgs 125/2024 (Direttiva Csrd), si stanno confrontando con le novità introdotte nella rendicontazione dei dati non finanziari (Environmental, Social, Governance – ESG). I cambiamenti hanno introdotto importanti aspetti nella rendicontazione delle aziende rispetto agli scorsi anni, primo fra tutti l’obbligatorietà della raccolta dei dati ESG rispetto alla volontarietà degli anni precedenti. Proviamo ad analizzare i primi effetti, evidenziando i vantaggi e le criticità di chi per primo si è trovato ad affrontare quanto la nuova normativa introdotta richiede. Con qualche indicazione sulle prospettive di miglioramento. Magari anche grazie alla Commissione europea e alla sua Bussola sulla Competitività.

(01/04/2025) di Alberto Olivieri e Massimo Medugno

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INTERVENTI - Pmi italiane e finanza sostenibile

ABSTRACT

Le Pmi sono attori chiave nel contesto economico italiano: è fondamentale il loro coinvolgimento attivo nella transizione verso modelli socioeconomici sostenibili ed è necessario supportarle con strumenti e risorse adeguati.

L’ultima edizione dell’indagine del Forum per la Finanza Sostenibile sul tema, presentata a ottobre 2024, si propone di favorire un confronto tra le imprese e il settore finanziario, evidenziando i punti di convergenza, le differenze e i possibili scenari futuri. La ricerca si concentra su diversi aspetti, tra cui, in particolare, l’attenzione delle aziende alla sostenibilità, le opportunità e gli ostacoli ad essa connessi, il ruolo di stimolo degli stakeholder, l’accesso alla finanza sostenibile, la diffusione della rendicontazione di sostenibilità tra le imprese.

(01/04/2025) di Veronica Ulivieri

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INTERVENTI - La sfida ambientale per la finanza sostenibile

Quale è il ruolo della finanza sostenibile?
Il Volume “La sfida ambientale per la finanza sostenibile” pubblicato da Ispra il 22 maggio 2024, aperto alla consultazione pubblica, si presenta come uno strumento a disposizione degli operatori economici e finanziari e delle Autorità di vigilanza nel processo di valutazione della sostenibilità delle imprese attraverso i cosiddetti fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nel processo decisionale di investimento.
L’Intervento inquadra la finalità del documento pubblicato da Ispra nell’ambito del quadro normativo e programmatico sulla finanza sostenibile.

(01/10/2024) di Valeria Frittelloni (Responsabile del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare di Ispra)

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INTERVENTI - Il ruolo del recupero energetico nell’economia circolare

Il recupero di energia può svolgere un ruolo nella piena attuazione dell’economia circolare a condizione che le scelte strategiche e di pianificazione garantiscano il giusto equilibrio delle forme di gestione nell’ambito della gerarchia dei rifiuti dell’Ue, non ostacolando il raggiungimento di livelli più elevati di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio. La corretta contabilizzazione delle operazioni di gestione dei rifiuti, nei termini descritti dalle metodologie di calcolo degli obiettivi di recupero e riciclaggio definiti come dalle decisioni europee, rappresenta un elemento fondamentale che deve guidare l’applicazione dei principi della gerarchia senza deviare flussi di materia potenzialmente valorizzabile verso forme di smaltimento.

(02/09/2023) di Valeria Frittelloni (Responsabile del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare di Ispra)

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INTERVENTI - Transizione ecologica e Sviluppo sostenibile vs. Sistema giuridico e Pubblica amministrazione: la riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione

La riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione recentemente introdotta dalla legge costituzionale n. 1 del 2022 è stata salutata soprattutto dai media come “epocale” e certamente presenta profili che ne giustificano la definizione.
Tuttavia, a fianco delle predette acclamazioni giornalistiche non risulta avviato alcun coerente confronto e/o approfondimento sulla effettiva portata della riforma sia dal punto di vista della rilevanza giuridica della reclamata tutela del bene “ambiente” sia riguardo il delicato profilo del “bilanciamento” degli interessi fondamentali coinvolti anche in riferimento ad un valido ed efficace modello di “sostenibilità”
Questa modifica da qualcuno definita “storica” e probabilmente per certi aspetti tale, merita che si solleciti un confronto sulla “complessità” degli elementi che la caratterizzano, sulle conseguenze e gli effetti che alla stessa si accompagnano, in una prospettiva tutt’altro che astratta e per certi versi purtroppo di crescente attualità, tali da non prestarsi ad una interpretazione “semplice” e tanto meno meritevoli di un approccio semplicistico.

(01/11/2022) di Cosimo Pacciolla

310

INTERVENTI - I nuovi “Cam arredo” puntano all’Economia circolare

I nuovi “Cam Arredo” hanno l’ambizione di realizzare concretamente i principi fondanti dell’Economia circolare nelle gare pubbliche del settore.
Il documento supera quello definito a livello europeo, prevedendo, ad esempio, il servizio di estensione della vita utile di arredi per interni, nell’ottica di allungare la vita e l’utilità dell’arredo e limitarne sensibilmente l’impatto, sia nella fase di produzione, sia in quella di dismissione finale.
I nuovi criteri ambientali, con i quali le Stazioni appaltanti e le Imprese del settore dovranno confrontarsi nei mesi che precedono la sua effettiva entrata in vigore (6 dicembre 2022) sono sfidanti ma allo stesso tempo adeguati: il Tavolo di lavoro del Mite ha dimostrato di aver ascoltato le sollecitazioni del comparto produttivo del settore, interessato nel voler orientare le produzioni nel senso della sostenibilità ambientale, riducendo alcune prescrizioni rispetto al precedente Cam, tra le quali alcune percentuali sul contenuto di riciclato. A questo proposito, viene fatta finalmente chiarezza sui mezzi di prova ammissibili.

(01/11/2022) di Simona Faccioli e Costanza Kenda

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INTERVENTI - Lo stimolo alla “transizione ecologica” tramite il credito di imposta ricerca e sviluppo (R&S)

Nel settore della transizione ecologica è poco sfruttato il credito di imposta da utilizzare in compensazione orizzontale nel modello di pagamento F24 per abbattere tutti i debiti tributari e contributivi. Tale agevolazione è preordinata a premiare in modo trasversale tutte le imprese che effettuano investimenti innovativi per ridurre i consumi di risorse, riutilizzare, riciclare e riparare i prodotti, dando la priorità a determinati prodotti ad elevato impatto ambientale, come quelli delle apparecchiature elettroniche, ITC, batterie, veicoli, imballaggi, plastica, prodotti tessili, acciaio, cemento e sostanze chimiche. L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione contribuiscono a centrare questi obiettivi di economia circolare; anche gli incentivi fiscali, come sottolineato nella Comunicazione della Commissione europea 11 marzo 2020, n. 98, svolgono un ruolo fondamentale, tra i quali si inquadra il credito di imposta preordinato a stimolare questi investimenti.

(02/05/2022) di Edoardo Belli Contarini

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INTERVENTI - I reati in materia di discariche dopo il recepimento delle direttive sull’Economia circolare

Il recepimento delle direttive sull’Economia circolare non ha toccato i due reati posti storicamente a presidio della legalità in materia di discariche: quello di realizzazione e gestione di discarica in assenza di autorizzazione (articolo 256, comma 3, Codice ambientale) e quello di violazione delle prescrizioni dell’autorizzazione (comma 4), replicati, per quanto riguarda l’autorizzazione integrata ambientale, dall’articolo 29-quattuordecies, rispettivamente ai commi 1 e 3). La disciplina del Dlgs 13 gennaio 2003, n. 36, profondamente rivisitata dal Dlgs 121/2020, oltre a prevedere all’articolo 16 specifici illeciti, influisce sulla operatività di tali due reati sia per quanto attiene alla definizione di discarica (tema esaminato diffusamente dalla giurisprudenza, ma non oggetto del presente intervento) e, quindi, alla configurazione stessa del reato, sia per quanto concerne la natura dei reati.

(31/12/2020) di Pasquale Fimiani