Interventi

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INTERVENTI - L’evoluzione delle azioni statali per la tutela delle risorse naturali nel nuovo Rapporto Ispra in materia di danno ambientale

A gennaio 2024 è stato pubblicato da Ispra il terzo rapporto in materia di danno ambientale. Tale elaborato, nel descrivere i casi relativi alle istruttorie tecniche svolte nel biennio 2021-2022, attraverso un confronto con i dati relativi ai precedenti bienni, offre numerosi spunti di riflessione sulle caratteristiche applicative della normativa nazionale di settore. Il presente articolo racconta alcune delle novità evidenziate nell’elaborato, fornendo indirizzi operativi per i futuri sviluppi delle azioni statali.

(02/05/2024) di Paola Di Toppa

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INTERVENTI - Va provata la colpa per fondare la responsabilità ex 231 di un Ente

Al fine di scongiurare imputazioni di responsabilità amministrativa da reato a titolo meramente oggettivo – è necessario che “sussista la c.d. colpa di organizzazione dell’ente, il non avere cioè predisposto un insieme di accorgimenti preventivi idonei ad evitare la commissione di reati del tipo di quello realizzato”.
Tale “colpa di organizzazione” “ha la stessa funzione che la colpa assume nel reato commesso dalla persona fisica, quale elemento costitutivo del fatto tipico, integrato dalla violazione ‘colpevole’ (ovvero rimproverabile) della regola cautelare”.

(30/04/2024) di Gabriele Taddia

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INTERVENTI - Il Consiglio di Stato, sia pure implicitamente, conferma la non configurabilità della c.d. “doppia intermediazione”

Il Consiglio di Stato, con sentenza 11 dicembre 2023, n. 10675, ha qualificato come intermediario il soggetto affidatario del “servizio di nolo cassoni, prelievo, trasporto, smaltimento/recupero presso terzi di sabbie derivanti dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane” e ritenuto non rilevante la questione se la stessa qualifica spetti anche al soggetto coinvolto dall’affidatario nell’esecuzione di una parte dei lavori, perché, avendolo qualificato come subappaltatore, ha considerato sufficiente, per giustificare la revoca dell’aggiudicazione da parte della stazione appaltante, il rilievo della omessa comunicazione a quest’ultima dell’avvenuta conclusione di tale contratto. La decisione, pur non affrontando espressamente il tema della c.d. “doppia intermediazione”, costituisce però una implicita conferma della non configurabilità di tale figura a prescindere dalla volontà del produttore dei rifiuti.

(30/04/2024) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Semplificazioni nella valutazione delle interferenze nei siti in bonifica secondo il Dm 45/2023

Le semplificazioni nella valutazione delle interferenze tra opere, investimenti e attività di bonifica sono state recentemente oggetto di un decreto ministeriale, pubblicato nell’aprile del 2023. Il decreto è stato emanato in attuazione del comma 3 dell’articolo 242-ter del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, rubricato appunto “Interventi e opere nei siti oggetto di bonifica”. In particolare, il decreto ha individuato quelle categorie di interventi che non necessitano della preventiva valutazione da parte dell’autorità competente alla bonifica, ovvero per il Siti di Interesse nazionale a cui il decreto si applica, il Ministero Ambiente e della Sicurezza energetica. Il provvedimento è stato molto atteso dai settori industriali, in particolare quelli coinvolti negli investimenti di trasformazione necessarie alla transizione ecologica ed energetica e trova estesa applicazione anche per quanto riguarda l’attività di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e gli adeguamenti necessari alla sicurezza sul lavoro.

(24/04/2024) di Donatella Giacopetti (Responsabile Ufficio Salute, Sicurezza e Ambiente Unione Petrolifera)

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INTERVENTI - Ue contro greenwashing e obsolescenza precoce

In vigore dal 26 marzo 2024 (*) la direttiva 2024/825/Ue sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde che introduce specifiche disposizioni per il contrasto del cd. “greenwashing” e delle pratiche commerciali sleali legate alla circolarità dei prodotti (intesa come durabilità, riparabilità o riciclabilità). L’intervento fornisce il quadro delle novità più rilevanti previste dalla direttiva in un’ottica di maggior tutela dei consumatori e per spingere verso modelli di consumo più sostenibili.

(03/04/2024) di Irene Manca

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INTERVENTI - La giustizia climatica in Italia: uno sguardo d’insieme

La recente decisione del Tribunale di Roma nella prima causa di giustizia climatica nel nostro Paese, con la soluzione di considerare improponibile un’azione diretta ad ottenere dallo Stato l’adozione di provvedimenti di contrasto all’emergenza climatica, in quanto rientranti nella sfera esclusiva di competenza politica, rende utile uno sguardo d’insieme su un fenomeno in continua espansione a livello internazionale e che comprende anche le controversie nei confronti delle imprese con emissioni climalteranti e l’impugnazione di provvedimenti autorizzatori di attività ad impatto climatico.

(01/04/2024) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Il “recupero diretto” e la procedura ex articolo 216, comma 8‐septies, “Codice ambientale”. Il gemello diverso dell’end of waste

L’articolo 216, comma 8-septies, Dlgs 152/2006 prevede una procedura molto semplificata per l’accesso al regime agevolato ivi previsto. Si tratta di un caso particolare che consente di alimentare direttamente i rifiuti agli impianti industriali in sostituzione e accanto alle materie prime. Il tutto, nel rispetto di alcune condizioni il cui rispetto, tuttavia, è sicuramente più complesso di quanto appaia. In questa sede, prendendo spunto dalla risposta del 17 novembre 2023 fornita dal Mase ad apposito interpello che, sul punto, si condivide, ci si sofferma sul perché non si applica la disciplina dell’end of waste ad un processo produttivo che utilizza rifiuti in sostituzione delle materie prime e il cui scopo non è ottenere un end of waste, bensì un vero e proprio prodotto finale.
Inoltre, dopo aver esaminato la specificità del recupero diretto e aver dimostrato la sua “antica” presenza nell’ordinamento positivo (anche europeo), si conduce un’indagine in ordine a quali sono le condizioni che realmente legittimano il ricorso alla procedura semplificata di cui in argomento. Quanto all’Aia, le condizioni ravvisate nel presente articolo si discostano motivatamente dal parere del Ministero.

(29/02/2024) di Paola Ficco

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INTERVENTI - La tracciabilità e l’intermediazione, singola e plurima

L’articolo affronta partitamente la questione della legittimità delle intermediazioni plurime in una operazione di conferimento rifiuti: la prassi commerciale conduce oggi ad accogliere negli impianti di trattamento e di smaltimento delle partite di rifiuti accompagnate da Formulari di identificazione (FIR) che presentano uno, due e talvolta tre intermediari.
La regola generale è che il produttore del rifiuto provvede ad affidarlo ad un solo soggetto.
Il richiamo alla sufficienza del consenso del produttore può essere utile (necessario) nella prima intermediazione e diventa complesso da acquisire nei passaggi successivi.
Partendo dalla stessa definizione di intermediario e verificando sulla base di quale modello contrattuale egli interviene, vengono estratti i riferimenti normativi e giurisprudenziali a riprova che l’operazione di intermediazione appare quantomeno impropria, accertando se e quali siano le disposizioni violate, incluse quelle penali.
La questione è poi indagata anche rispetto alle recenti novità in tema di tracciamento.

(29/02/2024) di Xavier Santiapichi

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INTERVENTI - I dati del Rapporto rifiuti urbani – edizione 2023 di Ispra e del Snpa

L’articolo riporta i dati ufficiali, tratti dal Rapporto rifiuti urbani – Edizione 2023 di Ispra e del Sistema Nazionale a rete di protezione ambientale (Snpa), sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani nell’anno 2022. La produzione scende nuovamente dopo il rialzo del 2021, cresce di oltre un punto percentuale la raccolta differenziata e soprattutto diminuisce, ma permane il gap esistente tra le diverse regioni/province del nostro Paese. Il divario impiantistico è evidente soprattutto tra il Nord e il Sud. Gli obiettivi di riduzione dello smaltimento in discarica (10% di Ru nel 2035 rispetto ai rifiuti prodotti) e di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio, introdotti dalle nuove direttive del “pacchetto rifiuti” appaiono non completamente raggiungibili, nonostante i progressi fatti, di qui la necessità di prevedere nuovi strumenti, regole e finanziamenti per far sì che l’Italia li raggiunga.

(29/02/2024) di Rosanna Laraia

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INTERVENTI - Il ripristino e la riparazione nei reati in materia di rifiuti: conseguenze

Il ripristino dello stato dei luoghi e la riparazione del danno ambientale non costituisce solo un obbligo conseguente alla sentenza di condanna, ma è previsto dalla disciplina ambientale con diversi effetti favorevoli, quali quelli di carattere estintivo (adempimento delle prescrizioni per le contravvenzioni previste dal Dlgs 152/2006, oblazione ordinaria e sospensione con messa alla prova), di non punibilità (speciale tenuità od osservanza del progetto di bonifica), di riduzione della pena o di non applicazione della confisca (solo per i delitti ambientali previsti dal codice penale).

(29/02/2024) di Pasquale Fimiani