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Il Dl 116/2025: un intervento (forse) urgente. Il recepimento della direttiva sulla tutela penale dell’ambiente ne consentirà la (parziale) revisione

di Pasquale Fimiani (Avvocato generale presso la Corte di Cassazione)
Argomenti trattati: Tutela penale
Il Dl 116/2025: un intervento (forse) urgente. Il recepimento della direttiva sulla tutela penale dell’ambiente ne consentirà la (parziale) revisione

ABSTRACT

Il Dl 116/2025 interviene su vari aspetti della normativa ambientale caratterizzandosi per diverse modifiche della disciplina penale, sia in materia di rifiuti, trasformando gran parte delle contravvenzioni in delitti, sia in tema di responsabilità 231, con l’ampliamento dei reati presupposto e significativi aggravamenti del regime sanzionatorio. In disparte i dubbi sull’urgenza dell’intervento, le diverse questioni interpretative che lo stesso pone e l’effetto di notevolissimo ridimensionamento del sistema estintivo-riparatorio delle prescrizioni di cui al Titolo VI-bis, Dlgs 152/2006, il disallineamento rispetto alla direttiva 2024/1203/Ue sulla tutela penale dell’ambiente, di cui è prossimo il recepimento come previsto dalla legge di delegazione europea 91/2025, attribuisce alla novella un carattere di provvisorietà che non giova ad interpreti ed operatori.