Interventi Classificazione

318

INTERVENTI - L’evoluzione dei regolamenti Clp e Reach: quale impatto sui rifiuti?

I recenti Regolamenti (Ue) 2023/464 e 2023/707, intervengono il primo nella disciplina inerente la classificazione delle sostanze e miscele pericolose (Clp), il secondo aggiornando il Regolamento 440/2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del Regolamento (Ce) 1907/2006 (Reach). Le rilevanti modifiche che apportano, data la strettissima relazione che la disciplina sui rifiuti ha con queste legislazioni, rendono indispensabile fare qualche riflessione preliminare sulle consistenti ricadute, non immediate, ma non troppo lontane.

(30/06/2023) di Loredana Musmeci e Claudio Rispoli

313

INTERVENTI - Classificazione rifiuti: i chiarimenti ministeriali del 17 ottobre 2022 sulla Linea guida Snpa di cui al Dd 47/2021 (*)

La Direzione per lo Sviluppo Sostenibile del MITE (ora Mase) ha inviato alle Regioni e ad alcune associazioni di categoria la nota prot. 0128108 del 17 ottobre scorso. La nota risponde ad alcune richieste di chiarimenti pervenute in merito alla Linea Guida Snpa sulla classificazione dei rifiuti di cui al Decreto direttoriale 47/2021. Pertanto, la Nota del Mase non affronta tutte le problematiche relative alla classificazione dei rifiuti sollevate dalla Linea Guida Snpa, ma attiene unicamente ai quesiti posti. Del che si dà conto nel presente elaborato.

(02/02/2023) di Loredana Musmeci e Claudio Rispoli

301

INTERVENTI - La classificazione rifiuti: la nuova linea guida Snpa (delibera 105/2021) ancora tra luci ed ombre

La delibera 105/2021 del Consiglio Snpa rappresenta la nuova Linea guida per la classificazione dei rifiuti; le disposizioni normative sul tema non cambiano, ma le modalità di applicazione delle stesse, oltre ad essere conformi alla Sentenza della Corte UE del 28 marzo 2017 C487/17 – C489/17 (norma di rango superiore), devono adeguarsi alle indicazioni fornite da questa Linee guida.

(02/01/2022) di Claudio Rispoli e Loredana Musmeci

300

INTERVENTI - “Seveso ter” (Dlgs 105/2015) e impianti di gestione rifiuti  – Brevi riflessioni

L’applicazione del Dlgs 105/2015 (“Seveso ter”) agli impianti di gestione di rifiuti crea grandi difficoltà. Infatti, i criteri di classificazione, diversi tra normativa rifiuti e normativa “Seveso” (unitamente alla frequente indisponibilità delle informazioni quali-quantitative necessarie) costituiscono alcuni dei principali ostacoli. Purtroppo, l’impianto normativo dato dalla Direttiva 2012/18, “Seveso ter” (recepita con il Dlgs 105/2015) è stato concepito per realtà e situazioni che hanno ben poco in comune con la gestione dei rifiuti.
L’articolo fa il punto sulle attuali esperienze applicative, le quali confermano la complessità della questione e da cui emergono alcuni approcci molto discutibili.

(30/11/2021) di Claudio Rispoli

288

INTERVENTI - Classificazione rifiuti: il disorientamento di imprese e laboratori. Le cose ancora da capire

ABSTRACT

L’estrema complessità della disciplina sulla classificazione, la variabilità delle tipologie e delle situazioni in cui deve essere applicata, i diversi “punti di vista” (produttore, consulente/laboratorio, gestore, Organo di controllo) generano, tutti insieme, delle condizioni caotiche, nelle quali qualsiasi operatore incontra molte difficoltà. Nel quadro generale l’intervento della Linea Guida SNPA ha fornito delle indicazioni tecniche utili ma incomplete. Prevale ancora un approccio “ipercautelativo” che è, invece, giustificato solo in pochi, rari casi. Purtroppo non è ancora adeguatamente riconosciuta l’importanza della Sentenza della Corte UE del 28 marzo 2019, vero e proprio “faro” che ha fornito un contributo di chiarezza risolutivo e che richiede un approccio diverso al problema.

(31/10/2020) di Claudio Rispoli

281

INTERVENTI - Classificazione rifiuti 1: la Linea Guida Snpa e la caratteristica di pericolo HP14. I rifiuti contenenti “Idrocarburi”

Nel presente articolo viene esaminata nel dettaglio la “Linea Guida sulla classificazione dei rifiuti” del Snpa del novembre 2019, in merito all’assegnazione della caratteristica di pericolo HP14 e alla classificazione dei rifiuti contenenti idrocarburi.
Detta Linea Guida (LG) non ha valenza normativa, ma costituisce, ovviamente, un importante riferimento. La LG era molto attesa dagli operatori, ma in realtà essa è indirizzata fondamentalmente alle ARPAs/APPAs, al fine di uniformare sul territorio nazionale il sistema dei controlli.
La LG introduce molti elementi di chiarezza in merito alla complessa operazione di classificazione dei rifiuti, ma in alcuni casi, quali ad esempio l’assegnazione della caratteristica di pericolo HP14, rimangono ancora oggi alcune perplessità.

(02/03/2020) di Loredana Musmeci

281

INTERVENTI - Classificazione rifiuti 2: la Linea Guida Snpa tra luci e ombre

Con la Delibera n. 61/2019 il Sistema nazionale della protezione ambientale (Snpa) ha adottato la tanto attesa (e più volte annunciata dall’Ispra) Linea Guida sulla classificazione dei rifiuti che, oltre a riunire in un unico documento l’intera disciplina vigente sul tema, contiene numerosi approfondimenti di elevata qualità tecnica. Il documento, talvolta ridondante (forse perché elaborato a più mani) descrive anche alcuni importanti nessi con la gestione dei rifiuti e non nasconde aspetti ancora controversi e critici. L’intervento pone l’accento sulle luce e le inevitabili ombre del documento.

(02/03/2020) di Claudio Rispoli

277

INTERVENTI - Classificazione rifiuti: l’evoluzione (finora) mancata

La Sentenza della Corte Ue del 28 marzo di quest’anno ha segnato un punto di svolta importante nell’approccio alla classificazione dei rifiuti, eppure non sembra che sia stata colta l’importanza dei principi da questa affermati. Il “sistema” è ancora assurdamente impantanato sulla presunzione di pericolosità e sulle classificazioni cautelative, nella maggior parte dei casi, immotivate.

(31/10/2019) di Claudio Rispoli

266

INTERVENTI - L’insostenibile pesantezza della classificazione

Anche se i soggetti destinatari delle norme sulla classificazione dei rifiuti sono molto numerosi, queste hanno raggiunto un livello di complessità notevole, alla portata di pochi esperti, che comunque non possono risolvere le numerose ed importanti difficoltà applicative. Le stesse norme hanno una relazione strettissima con la possibilità di recupero/riutilizzo dei rifiuti, incidendo direttamente nella graduale evoluzione verso un’Economia Circolare. Nell’approfondimento dei singoli aspetti può facilmente sfuggire la visione generale e la dinamica delle influenze reciproche dei diversi fattori. Gli interventi tecnico-normativi già fatti, e quelli da fare (alcuni urgentissimi) non possono prescindere da un approccio “globale”, che consenta lo sviluppo di strumenti idonei a descrivere, e quindi, a gestire la fase attuale di cambio di paradigma.

(29/10/2018) di Claudio Rispoli