Interventi Autorizzazioni

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INTERVENTI - Principio “once-only”: l’esempio della Città Metropolitana di Milano per snellire e velocizzare il rilascio delle autorizzazioni ambientali

Il principio “once-only” è un concetto di e-government volto a garantire che i cittadini, le istituzioni e le aziende debbano fornire determinate informazioni standard alle autorità e alle amministrazioni una ed una sola volta. Incorporando le norme sulla protezione dei dati e il consenso esplicito degli utenti, la Pubblica Amministrazione (in seguito: PA) è autorizzata a riutilizzare e scambiare i dati tra i vari Enti competenti. Il principio “once-only” fa parte dei piani dell’Unione europea (Ue) per sviluppare ulteriormente il mercato unico digitale riducendo gli oneri amministrativi per i cittadini e le imprese 1.
In Italia nonostante le normative europee e nazionali spingano in questa direzione l’applicazione di questo principio resta, purtroppo, ancora disattesa.
In questo articolo viene illustrato: il percorso intrapreso da Città Metropolitana di Milano (in seguito: CMMi) finalizzato all’applicazione del principio “once-only” nelle autorizzazioni ambientali, la descrizione di un primo esempio completamente operativo, lo sviluppo e l’applicazione di tale esperienza, anche per le altre autorizzazioni ambientali in corso di realizzazione, ed i conseguenti benefici ottenuti in termini di qualità dati, interoperabilità, velocizzazione del rilascio delle autorizzazioni e reale aiuto alle imprese con riduzione incombenze “burocratiche”.
Verranno infine proposte alcune suggestioni per iniziative di carattere nazionale che potrebbero finalmente favorire un utilizzo sempre più ampio di tale principio.

(06/11/2023) di Piergiorgio Valentini (Direttore Area qualità dell'ambiente ed energia - Provincia di Milano), Laura Parolini, Antonella Perosa (Area qualità dell’ambiente ed energia Settore Rifiuti e Bonifiche Provincia di Milano), Vega Mazzoleni, Giorgio Re e Maurizio Montella

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INTERVENTI - La giurisprudenza in tema di modifiche agli impianti soggetti ad Aia

La distinzione tra modifiche sostanziali e non sostanziali dell’autorizzazione integrata ambientale, rilevante anche ai fini penali, è stata chiarita da numerose decisioni della giurisprudenza, specie amministrativa, che è opportuno ricostruire partendo dalla fondamentale affermazione della Corte di Giustizia per la quale una modifica può essere qualificata come sostanziale a due condizioni, tra loro cumulative, la prima relativa al contenuto della modifica e la seconda alle sue potenziali conseguenze.

(31/10/2023) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Le violazioni in tema di procedure semplificate per il recupero e l’autosmaltimento dei rifiuti

Il sistema sanzionatorio della violazione delle regole in materia di recupero semplificato, soggetto al regime della comunicazione in luogo di quello autorizzatorio, si incentra sulla triplice distinzione tra mancanza di comunicazione, falso nella stessa e carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per effettuarla correttamente, ipotesi quest’ultima che pone questioni di individuazione degli esatti confini rispetto alle altre due. Sullo sfondo, poi, vanno definiti i principi del recupero agevolato nel sistema Eow.

(30/06/2023) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Autorizzazioni: per le aree di interesse strategico nazionale debutta il procedimento accelerato regionale (Pauar)

Il Dl 115/2022 cd. decreto “Aiuti bis” ha introdotto nel Codice dell’ambiente il Provvedimento autorizzatorio unico accelerato regionale (Pauar), destinato a raccogliere in unico provvedimento tutti gli atti di assenso necessari alla realizzazione e all’esercizio delle attività, delle opere e degli impianti previsti all’interno di un’area di interesse strategico nazionale.
La disciplina del Pauar, contenuta nell’articolo 27-ter Dlgs 152/2006, presenta tuttavia molteplici difficoltà esegetiche, tale da mettere a rischio la finalità semplificatoria ed acceleratoria del nuovo istituto.

(01/11/2022) di Leonardo Filippucci

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INTERVENTI - Le modifiche degli impianti soggetti ad Aia

L’esecuzione di modifiche degli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale disciplinata dall’articolo 29-nonies Dlgs 152/2006 è stata oggetto di numerosi interventi della giurisprudenza con cui è stata individuata la linea di confine tra modifiche sostanziali (che richiedono una nuova Aia, mancando la quale scatta la responsabilità penale) e modifiche non sostanziali, valorizzando in tale contesto l’ampio potere discrezionale dell’Amministrazione, purché congruamente motivato, cui consegue la possibilità (non l’obbligo) di considerare come “sostanziale” una modifica che non rientra nella definizione di legge di cui alla lettera l-bis)  dell’articolo 5, Dlgs 152/2006.

(31/03/2022) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Le necessità del Pnrr modificano le procedure di Via

Le novità in materia di Via apportate dal Dl 77/2021 (cd. “Semplificazioni bis”) sono state molteplici. Mentre nella prima parte del commento si ha avuto riguardo alla materia di autorizzazioni al trattamento dei rifiuti e, in particolare, in materia di valutazione di impatto, in questa seconda parte si analizza la speciale disciplina per la Via relativa ai progetti compresi nel Pnrr; i progetti finanziati a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr (Pnc) e i progetti attuativi del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) 1 individuati nel nuovo allegato I-bis alla parte seconda del Dlgs 152/2006.

(30/11/2021) di Leonardo Filippucci

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INTERVENTI - La violazione delle prescrizioni nell’esercizio degli impianti soggetti ad Aia

L’esercizio degli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale si incentra sul sistema delle prescrizioni e sulla previsione di regole di condotta disciplinate in modo analitico dal Dlgs 152/2006. La giurisprudenza ha ricostruito in modo ormai compiuto i principi di riferimento per quanto riguarda il rispetto delle prescrizioni ed il relativo regime sanzionatorio, mentre, sul secondo versante, l’ambito nel quale può ritenersi formato un diritto vivente sufficientemente compiuto ed organico è quello relativo alle modifiche degli impianti.

(31/03/2021) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Autorizzazioni: ancora una volta, spetta ai rifiuti il primato di maggiore incertezza possibile

Nell’attuale ordinamento nazionale il titolo che legittima lo svolgimento delle operazioni di recupero o smaltimento può assumere diversa forma e natura. Esso inoltre finisce spesso per confluire all’interno di provvedimenti “unici” introdotti dal legislatore al fine di semplificare l’azione amministrativa. Tutto ciò paradossalmente crea notevole incertezza e disorientamento, esponendo il gestore al rischio che la sua attività possa considerata “abusiva”. Il presente articolo compie una breve rassegna del panorama normativo in materia, affrontando vecchie e nuove questioni interpretative.

(11/02/2020) di Leonardo Filippucci

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INTERVENTI - Aia: la tariffa per la relazione di riferimento va richiesta solo se da validare e non se, dopo verifica, l’obbligo non sussiste

Con Dm 15 aprile 2019 n. 95, il Ministero dell’ambiente ha adottato il nuovo regolamento che stabilisce le modalità per la redazione della relazione di riferimento, dopo che il Tar Lazio aveva annullato il precedente Dm 272/2014. Il nuovo regolamento lascia insoluto il problema della rilevanza delle sostanze pericolose presenti nei rifiuti e non contempla alcuna disciplina transitoria in merito alla presentazione delle relazione di riferimento da parte delle installazioni esistenti.

(31/10/2019) di Leonardo Filippucci

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INTERVENTI - La violazione delle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale

A seguito della modifica del 2014, le previsioni dell’articolo 29-quattuordecies, Codice ambientale, in tema di violazione delle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale sono state profondamente modificate passando dalla sola previsione dell’ammenda nell’originario comma 2, ad un sistema misto che prevede sanzioni penali nella forma base (comma 3) ed aggravata (comma 4), con una ipotesi residuale di sanzione amministrativa (comma 2) nei casi diversi. La giurisprudenza della Cassazione ha avuto modo di prendere in esame tale sistema sanzionatorio, rispetto al quale permangono alcuni dubbi interpretativi, specie con riferimento al rapporto con gli illeciti di settore.

(31/03/2019) di Pasquale Fimiani