Interventi Prevenzione e riutilizzo

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INTERVENTI - Misure di prevenzione, interdittiva antimafia ed ambiente

Un settore che contribuisce al contrasto della criminalità ambientale è quello delle misure di prevenzione (personali e patrimoniali) previste dal Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione nei confronti dei soggetti socialmente pericolosi, tra i quali sono espressamente contemplati gli indiziati del delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti, ma possono rientrare anche i c.d. inquinatori seriali socialmente pericolosi laddove risulti che, per la condotta ed il tenore di vita, vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose, ovvero che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica, previsioni cui il Codice affianca l’interdittiva antimafia, sempre più frequentemente applicata nei confronti di soggetti dediti al traffico illecito dei rifiuti.

(02/01/2024) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Le misure di prevenzione: una nuova frontiera della tutela ambientale

Un tema fino ad oggi restato ai margini della tutela contro la criminalità ambientale è stato quello dell’applicazione delle misure di prevenzione (personali e patrimoniali) nei confronti dei soggetti socialmente pericolosi rientranti nelle categorie previste dall’articolo 4 del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, tra le quali sono previsti espressamente solo gli indiziati del delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti, mentre anche per altre categorie quali coloro che debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi, o che per la condotta ed il tenore di vita, vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose, ovvero che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica, può venire in evidenza la figura del c.d. “inquinatore socialmente pericoloso”.

(29/06/2018) di Pasquale Fimiani