Interventi

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INTERVENTI - Dichiarazione ambientale Emas e gestione rifiuti: efficace strumento per un’informazione verificata e veritiera sulla propria gestione

Il Regolamento Emas ha festeggiato quest’anno i suoi primi 25 anni continuando a fornire i requisiti per l’implementazione di uno strumento volontario destinato a quelle organizzazioni, pubbliche e private, che intendano valutare e migliorare in modo continuo le proprie prestazioni ambientali e contemporaneamente fornire al pubblico interessato informazioni verificate e veritiere sulla propria gestione ambientale convalidando e registrando il documento di Dichiarazione ambientale.
La Dichiarazione ambientale è un documento destinato essenzialmente alla comunicazione ed all’informazione al pubblico relativamente all’impegno dell’organizzazione nei confronti dell’ambiente e rappresenta l’elemento aggiuntivo richiesto rispetto alla Iso 14001:2015 per la quale non è prevista.

(25/10/2018) di Andrea Sillani

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INTERVENTI - La valutazione della legittimità del provvedimento amministrativo da parte del giudice penale nei reati ambientali

Il tema del sindacato del giudice penale sul provvedimento amministrativo si pone nella materia ambientale su due versanti. Il primo riguarda i reati che puniscono lo svolgimento di una attività in mancanza di autorizzazione o di comunicazioni, nonché in violazione delle relative prescrizioni, in tal caso quando l’interessato ne deduca la illegittimità, mentre il secondo riguarda le ordinanze, sia quelle la cui violazione è prevista come reato, sia quelle che, derogando all’obbligo autorizzatorio, fanno venire meno la possibilità di configurare il reato di mancanza di autorizzazione. In entrambi i casi si pone la questione del rapporto con l’eventuale giudizio ammnistrativo sulla legittimità dell’atto.

(25/10/2018) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Sistri, prima della nuova tracciabilità vanno fatti i conti con il passato

Forse nel 2019 assisteremo al definitivo “pensionamento” del Sistri così come era stato pensato (registro cronologico on line e tracciabilità con black box) per un sistema più semplice senza token usb e dispositivi (spesso malfunzionanti) da installare sui veicoli, ma sicuramente tutte le imprese iscritte a Sistri (o di cui Sistri ha notizia della loro qualità di produttori iniziali di rifiuti pericolosi) si troveranno a dover dimostrare la regolarità dei contributi annuali versati.
Un decreto del Ministero dell’Ambiente, da emanarsi secondo i precetti del nuovo articolo 194-bis del Dlgs 152/2006, dovrà definire le modalità di attuazione del calcolo di quanto dovuto a Sistri, o speriamo, di quanto Sistri dovrà restituire alle imprese.

(25/10/2018) di Daniele Bagon

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INTERVENTI - Rapporto Ispra 2018: produzione e gestione dei rifiuti speciali in Italia

Il quadro sintetico di seguito delineato riporta le informazioni contenute nel Rapporto Rifiuti Speciali di Ispra – Edizione 2018, riferite all’anno 2016. Nel 2016, i rifiuti speciali complessivamente gestiti in Italia sono circa 141,3 milioni di tonnellate, di cui 132 milioni di tonnellate (93% del totale) sono rifiuti non pericolosi e i restanti 9,3 milioni di tonnellate sono rifiuti pericolosi. Rispetto al 2015, aumentano del 3,6% i rifiuti sottoposti a operazioni di recupero, mentre, diminuiscono del 4,1% quelli avviati a smaltimento.

(28/09/2018) di Rosanna Laraia

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INTERVENTI - Rifiuti e Codice appalti: l’affidamento del servizio di gestione nella giurisprudenza amministrativa

Vari sono stati gli interventi della giurisprudenza amministrativa che hanno fornito chiarimenti sulla applicazione del Codice degli appalti del 2016 all’affidamento della gestione del servizio rifiuti, specie in tema di contenuto del bando relativo a tale attività ed all’applicabilità degli specifici requisiti che in tali casi sono richiesti per partecipare alla gara, quali l’assenza di condanne per reati ambientali ostative all’aggiudicazione od alla stipula del contratto e la riferibilità di tale condizione anche al responsabile tecnico di cui al Dm 120/2014, l’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali di cui all’articolo 212 Codice ambientale ed il possesso di certificazione di qualità eventualmente richiesta dalla stazione appaltante.

(28/09/2018) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Costruzione e demolizione: esperienze francesi e organizzazione dell’economia circolare di settore (secondo di quattro articoli)

Nel secondo dei quattro articoli previsti, l’Autore descrive la struttura organizzativa in Francia dell’economia circolare della costruzione. Gli argomenti trattati sono il frutto di esperienze dirette vissute in questo paese, quale consulente di strutture pubbliche e aziende private coinvolte nella filiera della “transizione energetica”. Viene evidenziato il percorso normativo, il programma operativo, le strutture pubbliche coinvolte e le esperienze dirette di aziende private e a partecipazione pubblico-privato che hanno in corso programmi di recupero e riutilizzo di materiali provenienti dalla demolizione e/o decostruzione.
L’ultima parte dell’articolo è dedicata agli studi e ricerche in fase di sviluppo.

(27/09/2018) di Alessandro Rizzotti

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INTERVENTI - 14 settembre 2018: vige la nuova versione della Iso 14001:2015 e scadono le certificazioni non adeguate

Per le imprese già certificate, dal 14 settembre 2018 scatta l’obbligo di adottare i nuovi e/o rinnovati requisiti della norma Iso 14001:2015, pena la decadenza dei certificati in essere. Tali organizzazioni, dunque, dovranno compiere un cambiamento sostanziale per reindirizzare più incisivamente il proprio Sistema di gestione ambientale verso la prevenzione e la riduzione dei rischi “organizzativi” legati maggiormente all’incertezza di garantire la piena compliance in merito alle attività svolte.
Si afferma il nuovo fondamentale concetto del Risk based thinking, inteso come requisito da soddisfare nell’implementazione del Sistema di gestione ambientale. Tale concetto allargherà sensibilmente la visione proattiva della gestione ambientale consentendo ad un’organizzazione di intraprendere azioni ed assumere decisioni in seguito alla valutazione delle possibili conseguenze positive e/o negative (rischi e opportunità).

(31/08/2018) di Andrea Sillani

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INTERVENTI - Inerti da demolizione: come recuperare il valore in materiali, energia e lavoro nascosti nei giacimenti urbani (primo di quattro articoli)

Questo è il primo di una serie di articoli che affrontano il tema dell’economia circolare delle costruzioni attraverso il recupero e reimpiego dei materiali provenienti dalla demolizione/decostruzione degli edifici.
L’articolo affronta l’argomento del recupero dei rifiuti e nello specifico, i rifiuti provenienti dalla demolizione/decostruzione di edifici a fine del ciclo di vita.
L’Autore mette in evidenza che il costruito è, in realtà, un giacimento di risorse disponibili e recuperabili con la giusta attenzione. Il che, da un lato, evita di disperdere l’energia grigia accumulata dai materiali nel loro percorso dalla fase iniziale fino alla fine del ciclo di vita; dall’altro, riduce l’estrazione di risorse, sempre più scarse. La disciplina comunitaria ha editato un’ampia letteratura nell’ambito dell’economia circolare della costruzione; esistono infatti linee guida per rendere funzionale la transizione in corso. Il lettore troverà anche accenni operativi e proposte organizzative della filiera.

(31/08/2018) di Alessandro Rizzotti

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INTERVENTI - Controlli in azienda: l’importanza delle “Schede di Sicurezza” e la funzione della “check list”

Le etichette di pericoloso ma, “in primis”, le Schede dati di Sicurezza (Sds) costituiscono uno dei pilastri a disposizione di datori di lavoro, lavoratori e grande pubblico. Queste si collocano nell’ampio scenario delle attività dell’Agenzia Europea delle Sostanze (Echa), scenario che intende favorire, anche in accordo del principio di precauzione, l’uso in sicurezza dei “chemicals” durante tutto il loro ciclo di vita, dalla immissione sul mercato allo smaltimento come rifiuto.
Per un pieno successo di questi documenti, tuttavia, si rende necessaria una loro redazione corretta, aggiornata, chiara e semplice.
L’articolo vuole fornire un semplice e rapido sistema di controllo di conformità ed esaustività di tali documenti al fine di poter lavorare anche nel rispetto delle norme di settore.

(31/08/2018) di Roberto Montali