Interventi

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INTERVENTI - End of Waste: fresato d’asfalto e dintorni. Riflessioni a margine del Dm 69/2018

Il 3 luglio 2018 sono entrate in vigore le norme tecniche sulla cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) del conglomerato bituminoso. Tali norme sono recate dal Dm 69/2018 che non ha mancato di suscitare numerose critiche, non sopite neanche dalla nota 5 ottobre 2018 (prot. 0016293.05) del Ministero dell’ambiente, DG per i rifiuti e l’inquinamento, in risposta alla Siteb. Anzi. Tuttavia, tali critiche in massima parte si ritiene vengano fatte perché il ragionamento “sul campo” prescinde sempre da una seria valutazione giuridica della fattispecie alla quale, però, non è possibile sottrarsi. La carenza di tale valutazione induce inevitabilmente in errori di prospettiva. Per questi motivi, il presente elaborato intende rileggere il Dm 69/2018 da questo punto di vista, per individuare possibili e motivate soluzioni.

(05/03/2019) di Paola Ficco

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INTERVENTI - Benessere Equo e Sostenibile (Bes), Iso 14001:2015 ed Emas: la sinergia di programmazione e controllo per la P.a.

Tanto gli strumenti di gestione e programmazione, quanto quelli di verifica e misurazione stanno progressivamente mutando il loro aspetto sostanziale per meglio descrivere una realtà complessa ed articolata costituita da correlazione tra aspetti anche apparentemente distanti. Nel presente articolo è affrontato questo tema con riferimento alle Pubbliche amministrazioni, trattando due argomenti differenti ma caratterizzati da alcune similitudini che li accomunano e li rendono sinergici: gli indicatori di Benessere equo e sostenibile (Bes) introdotti nella legge di riforma del bilancio dello Stato nel 2016, e gli schemi di certificazione ambientale Iso 14001 ed Emas, recentemente aggiornati rispettivamente con l’edizione 2015 e con il Regolamento (Ue) 1505/2017.

(07/02/2019) di Andrea Sconocchia

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INTERVENTI - Progetto di costruzione e decostruzione: gli aspetti da tenere in considerazione (ultimo di quattro articoli)

La progettazione tradizionale non è concepita per decostruire: ci si allinea al modello dell’economia lineare che prevede le fasi di estrazione dei materiali, la fase di produzione, la fase di costruzione e alla fine la fase di demolizione.
La proposta che viene sviluppata in questo articolo è quella di passare dal modello dell’economia lineare al modello dell’economia circolare che trasferisce la fase finale dalla demolizione alla decostruzione, recupero e riuso dei materiali.
Il tema viene sviluppato attraverso una serie di passaggi che riguardano i problemi della progettazione attuale, una esplicazione del concetto di decostruzione e i suoi passaggi chiave e la strategia del piano di decostruzione; un riepilogativo alla fine dell’articolo inquadra tutto l’argomento.

(07/02/2019) di Alessandro Rizzotti

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INTERVENTI - La responsabilità penale per la gestione dell’ambiente negli enti pubblici

L’individuazione dei soggetti responsabili dei fatti di inquinamento all’interno degli enti pubblici va fatta tenendo presente la distinzione tra responsabilità politica ed amministrativa introdotta dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 e poi confermata dall’articolo 107 del Dlgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Tuel). Tuttavia, il Sindaco, pur essendo organo di governo, resta comunque il responsabile dell’amministrazione del Comune (articolo 50, comma 1, Tuel) con la conseguenza che egli è comunque garante della complessiva correttezza dell’azione amministrativa riferibile all’ente che dirige, sicché, ove abbia notizia che nello svolgimento di questa siano compiute attività illecite, incombe su di lui il dovere di inibirle ed impedire la commissione di reati, dei quali, nell’ipotesi di omesso esercizio dei poteri di accertamento e sanzione spettantigli, è chiamato a rispondere. I principi relativi al riparto di responsabilità tra organo politico ed amministrativo non valgono per quanto riguarda la responsabilità in seno alle A.S.L. che ha regole proprie connesse alla speciale disciplina di tali enti.

(10/01/2019) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Politiche e buone pratiche della Regione Lombardia nella gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione

Una corretta gestione dei rifiuti inerti, in particolare da costruzione e demolizione, è particolarmente auspicabile in considerazione sia dell’ingente quantitativo di tali rifiuti che si produce nel nostro Paese, sia del consistente risparmio di risorse naturali che si potrebbe conseguire dall’adozione di logiche “circolari” nelle attività di demolizione e di recupero dei rifiuti risultanti. L’applicazione, comunque opportuna, di protocolli che promuovano le buone pratiche già esistenti può risultare particolarmente efficace nel caso di grandi trasformazioni territoriali, che in genere possono contare su tempistiche di attuazione e risorse adeguate. I protocolli utilizzati nella gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione dell’Esposizione Universale di Milano 2015 sono portati ad esempio.

(01/01/2019) di Dario Sciunnach e Simona Colzani

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INTERVENTI - La protezione dei dati personali nel ciclo di gestione dei rifiuti

Con il presente intervento si intende esaminare l’impatto del Gdpr nel settore della gestione dei rifiuti, e segnatamente per quanto concerne la ripartizione delle responsabilità in materia di protezione dei dati personali tra i vari operatori della filiera.

(01/01/2019) di Salvo Renato Cerruto

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INTERVENTI - Le azioni per incentivare lo sviluppo del reimpiego dei materiali provenienti dalla decostruzione (terzo di quattro articoli)

In questo terzo articolo dei quattro previsti, l’Autore passa in rassegna una serie di proposte operative per sviluppare il reimpiego dei materiali da costruzione nel modello dell’economia circolare.
Gli interventi di incentivazione passano soprattutto non solo attraverso l’intervento delle Amministrazioni pubbliche, ma anche per iniziative di aziende private, Istituti di certificazioni e Ordini professionali.

Fra le proposte più interessanti, la creazione di Label qualità, l’utilizzo di appalti pubblici, la fiscalità agevolata e l’offerta di un premio ai progettisti.

(30/12/2018) di Alessandro Rizzotti

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INTERVENTI - L’insostenibile pesantezza della classificazione

Anche se i soggetti destinatari delle norme sulla classificazione dei rifiuti sono molto numerosi, queste hanno raggiunto un livello di complessità notevole, alla portata di pochi esperti, che comunque non possono risolvere le numerose ed importanti difficoltà applicative. Le stesse norme hanno una relazione strettissima con la possibilità di recupero/riutilizzo dei rifiuti, incidendo direttamente nella graduale evoluzione verso un’Economia Circolare. Nell’approfondimento dei singoli aspetti può facilmente sfuggire la visione generale e la dinamica delle influenze reciproche dei diversi fattori. Gli interventi tecnico-normativi già fatti, e quelli da fare (alcuni urgentissimi) non possono prescindere da un approccio “globale”, che consenta lo sviluppo di strumenti idonei a descrivere, e quindi, a gestire la fase attuale di cambio di paradigma.

(29/10/2018) di Claudio Rispoli

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INTERVENTI - “Sistema 231”: si estende anche all’ente pubblico

Il reato di cui all’articolo 256 comma 2 del Dlgs 152/2006 ha natura di reato proprio del titolare dell’impresa o del responsabile dell’ente ed è caratterizzato da condotta omissiva. Tuttavia, questo non significa che autore materiale possa essere esclusivamente il titolare dell’impresa o dell’ente. Poiché la norma non si riferisce a loro quali persone fisiche, è sufficiente che l’abbandono/deposito sia posto in essere anche tramite persone fisiche diverse dal legale rappresentante perché questi ne risponda. L’assenza di direttive e/o modelli organizzativi volti a disciplinare evenienze certamente non eccezionali costituisce ulteriore argomento a sostegno della corretta attribuzione del fatto all’imputato.

(25/10/2018) di Gabriele Taddia