Interventi

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INTERVENTI - 231, il punto della Cassazione su costituzione in giudizio e nomina del difensore

Il Dlgs 231/2001 prevede delle rigide procedure attraverso le quali l’ente citato in giudizio ha l’onore di costituirsi se intende esercitare pienamente le proprie facoltà difensive. Gli incombenti a carico dell’ente stesso sono molti, a partire dalla valida nomina del difensore di fiducia fino a giungere alla costituzione ex articolo 39. Una serie di adempimenti sui quali, però, la Cassazione stessa sembra non trovare un indirizzo univoco, se non sul punto riguardante la invalidità degli atti processuali compiuti da un ente non correttamente rappresentato.

(31/10/2019) di Gabriele Taddia

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INTERVENTI - Indicatori di prestazione ambientale tra Regolamento Emas e i documenti della Commissione Ue

Dall’inizio di quest’anno è in vigore il Regolamento (UE) n. 2018/2026 che modifica l’allegato IV del Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas).
Si tratta di un’importante modifica dell’Allegato IV Comunicazione ambientale del Regolamento (CE) n. 1221/2009 all’interno del quale sono stati nuovamente stabiliti i contenuti minimi della Dichiarazione ambientale inserendovi i miglioramenti individuati nel tempo a seguito dell’esperienza acquisita nell’applicazione del Sistema Emas.

(31/10/2019) di Andrea Sillani

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INTERVENTI - Classificazione rifiuti: l’evoluzione (finora) mancata

La Sentenza della Corte Ue del 28 marzo di quest’anno ha segnato un punto di svolta importante nell’approccio alla classificazione dei rifiuti, eppure non sembra che sia stata colta l’importanza dei principi da questa affermati. Il “sistema” è ancora assurdamente impantanato sulla presunzione di pericolosità e sulle classificazioni cautelative, nella maggior parte dei casi, immotivate.

(31/10/2019) di Claudio Rispoli

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INTERVENTI - L’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti e il Codice degli appalti

Nella disciplina del Codice degli appalti (Dlgs 50/2016 e in precedenza Dlgs 163/2006) la materia dei rifiuti viene in evidenza sotto diversi profili, quali la definizione del contenuto del bando di gara relativo alle attività di gestione del servizio rifiuti, la individuazione dei requisiti per partecipare alla gara stessa (ad esempio l’iscrizione all’Albo gestori o la certificazione di qualità eventualmente richiesta dalla stazione appaltante), e l’applicazione delle previsioni del Codice degli appalti alla materia dei rifiuti; una pluralità di prospettive che nel complesso disegnano un microsistema speciale in cui contorni sono progressivamente oggetto di definizione da parte della giurisprudenza amministrativa.

(31/10/2019) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Aia: la tariffa per la relazione di riferimento va richiesta solo se da validare e non se, dopo verifica, l’obbligo non sussiste

Con Dm 15 aprile 2019 n. 95, il Ministero dell’ambiente ha adottato il nuovo regolamento che stabilisce le modalità per la redazione della relazione di riferimento, dopo che il Tar Lazio aveva annullato il precedente Dm 272/2014. Il nuovo regolamento lascia insoluto il problema della rilevanza delle sostanze pericolose presenti nei rifiuti e non contempla alcuna disciplina transitoria in merito alla presentazione delle relazione di riferimento da parte delle installazioni esistenti.

(31/10/2019) di Leonardo Filippucci

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INTERVENTI - Organismo di vigilanza “231” ed ambiente

La specificità della materia ambientale pone tre questioni sulla composizone e funzionamento dell’organismo di vigilanza nel sistema “231”: 1) l’applicazione dell’articolo 6, comma 4, del Decreto del 2001 per il quale negli “enti di piccole dimensioni” i compiti di vigilanza possono essere svolti direttamente dall’organo dirigente e non da un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo (OdV); 2) la composizione dell’organismo di vigilanza, considerata la possibilità di nomina di soggetti in conflitto di interessi per avere compiti di responsabilità e di controllo; 3) l’applicazione del comma 4-bis, dell’articolo 6 del Dlgs 231, aggiunto dalla legge di stabilità 2012, secondo cui “nelle società di capitali il collegio sindacale, il consiglio di sorveglianza e il comitato per il controllo della gestione possono svolgere le funzioni dell’organismo di vigilanza”.

(30/09/2019) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Formulario: la compilazione fra il conto terzi, il conto proprio e le autorizzazioni al trasporto

Il formulario non rappresenta il documento da cui evincere se un trasporto di rifiuti è da considerarsi come trasporto in conto proprio o in conto terzi, poiché occorre effettuare una lunga serie di valutazioni aggiuntive per determinare il rispetto delle disposizioni della legge 298/1974 e del Codice della Strada (Dlgs 30 aprile 1992, n. 285). Infatti, la compilazione del formulario muta in relazione alla diversa “natura” del produttore dei rifiuti, alla tipologia dei rifiuti trasportati, al soggetto che effettua il trasporto e a quello che gestisce l’impianto cui i rifiuti sono destinati.
Del che, nell’articolo, si dà conto solutorio.

(30/09/2019) di Daniele Bagon

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INTERVENTI - Danno ambientale: il punto sulla responsabilità

L’applicazione della disciplina del danno ambientale prevista dalla parte VI del Codice ambientale (articoli 298-bis/318) può giovarsi di diversi interventi della giurisprudenza della Cassazione integrati dalle decisioni della Corte di Giustizia sulla direttiva 2004/35/Ce di cui tali norme costituiscono recepimento, per cui può dirsi ormai definito un “diritto vivente” del risarcimento del danno ambientale del quale è utile dare conto nelle sue linee essenziali.

(04/09/2019) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Terre e rocce da scavo: le Linee guida Ispra

L’Intervento illustra la portata delle Linee Guida per l’applicazione della normativa sulla gestione delle terre e rocce da scavo, approvate con delibera Snpa (Sistema nazionale protezione ambiente) il 9 maggio 2019, n. 54 con l’obiettivo di assicurare l’armonizzazione, l’efficacia, l’efficienza e l’omogeneità dei controlli sull’intero territorio nazionale in una materia così complessa e delicata. L’Autrice ripercorre il quadro normativo di riferimento, i requisiti di qualità ambientale per l’utilizzo delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti nei cantieri di grandi e piccole dimensioni, la gestione delle terre e rocce da scavo prodotte nei siti oggetto di bonifica, nonché l’utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce escluse dalla disciplina rifiuti, evidenziando le criticità applicative relative alla valutazione del requisito della normale pratica industriale e della qualifica delle matrici materiali di riporto.

(29/06/2019) di Rosanna Laraia