Interventi Responsabilità 231

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INTERVENTI - Responsabilità 231 e vantaggio patrimoniale esiguo

ABSTRACT

Una delle questioni che ricorrono in materia di responsabilità degli enti è se questa si configuri anche nel caso di scarsa rilevanza del vantaggio patrimoniale. I criteri previsti dalla giurisprudenza per escluderla, rappresentati dalla non apprezzabilità dell’importo e dall’iscriversi la violazione in un contesto di generale osservanza delle norme cautelari da parte dell’impresa, aprono un considerevole spazio alla valutazione discrezionale del giudice che va opportunamente perimetrato da una interpretazione coerente con i principi in tema di colpa di organizzazione.

(03/03/2025) di Pasquale Fimiani (Avvocato generale presso la Corte di Cassazione)

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INTERVENTI - Sistema 231. Assenza di modello organizzativo e colpa di organizzazione

ABSTRACT

Con la sentenza 25 giugno 2024, n. 31665, la IV sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che, ai fini della configurabilità della responsabilità da reato degli enti, non sono ex se sufficienti la mancanza o l’inidoneità degli specifici modelli di organizzazione o la loro inefficace attuazione. Occorre, invece, dimostrare la “colpa di organizzazione”, che caratterizza la tipicità dell’illecito amministrativo ed è distinta dalla colpa degli autori del reato.

L’intervento svolge le opportune riflessioni al riguardo e restituisce il percorso giurisprudenziale in ordine al concetto di colpa di organizzazione.

(03/03/2025) di Gabriele Taddia (Avvocato in Ferrara e Milano)

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INTERVENTI - Va provata la colpa per fondare la responsabilità ex 231 di un Ente

Al fine di scongiurare imputazioni di responsabilità amministrativa da reato a titolo meramente oggettivo – è necessario che “sussista la c.d. colpa di organizzazione dell’ente, il non avere cioè predisposto un insieme di accorgimenti preventivi idonei ad evitare la commissione di reati del tipo di quello realizzato”.
Tale “colpa di organizzazione” “ha la stessa funzione che la colpa assume nel reato commesso dalla persona fisica, quale elemento costitutivo del fatto tipico, integrato dalla violazione ‘colpevole’ (ovvero rimproverabile) della regola cautelare”.

(30/04/2024) di Gabriele Taddia

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INTERVENTI - Il ripristino e la riparazione nei reati in materia di rifiuti: conseguenze

Il ripristino dello stato dei luoghi e la riparazione del danno ambientale non costituisce solo un obbligo conseguente alla sentenza di condanna, ma è previsto dalla disciplina ambientale con diversi effetti favorevoli, quali quelli di carattere estintivo (adempimento delle prescrizioni per le contravvenzioni previste dal Dlgs 152/2006, oblazione ordinaria e sospensione con messa alla prova), di non punibilità (speciale tenuità od osservanza del progetto di bonifica), di riduzione della pena o di non applicazione della confisca (solo per i delitti ambientali previsti dal codice penale).

(29/02/2024) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Le responsabilità ambientali “231” dopo la definizione della vicenda Impregilo

La vicenda Impregilo esaminata dalla Cassazione in due sentenze del 2014 e del 2022, pur riguardano una fattispecie di aggiotaggio commesso dai soggetti apicali attraverso la diffusione di un comunicato contenente notizie false e idonee a provocare una alterazione del valore delle azioni della stessa società, è emblematica dell’evoluzione giurisprudenziale in materia di responsabilità 231 con riflessi diretti anche sulla materia ambientale.

(01/11/2022) di Pasquale Fimiani

310

INTERVENTI - Colpa d’organizzazione e modelli organizzativi

Non si può giungere ad una affermazione di responsabilità ex Dlgs 231/2001 se non si giunge a dimostrare una colpa di organizzazione dell’ente, e a stabilire se tale elemento abbia avuto incidenza causale rispetto alla verificazione del reato presupposto. Con questo principio la Corte di Cassazione sembra aver riportato un po’ di ordine nella veriegata giurispudenza di legittimità in tema di responsabilità amministrativa degli enti, attraverso un condivisbile percorso argomentativo che fissa i principi generali della materia. una rilettura delle norme che consente di orientarsi con maggior sicurezza nella complessa normativa concernente la colpa degli enti nella mancata prevenzione dei reati presupposto.

(01/11/2022) di Gabriele Taddia

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INTERVENTI - La speciale tenuità del fatto nei reati ambientali

La speciale causa di non punibilità del fatto quando l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale, prevista dall’articolo 131-bis Codice penale, pur essendo, quanto ai limiti edittali, applicabile alla gran parte dei reati ambientali, trova un limite nella natura permanente e nella gravità del fatto ritenuta dal giudice con adeguata motivazione. La legge delega sulla riforma del processo penale n. 134/2021 pone problemi di coordinamento con la giurisprudenza formatasi sull’applicazione dell’istituto e sul rapporto con il sistema di estinzione delle prescrizioni ambientali previsto dalla parte sesta-bis del Dlgs 152/2006

(31/05/2022) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Illecito amministrativo “231” e reati ambientali: la rappresentanza in giudizio dell’Ente

Con sentenza n. 46035/2021 la Corte di Cassazione ha ricordato che in tema di responsabilità amministrativa degli Enti ex Dlgs 231/2001 la persona giuridica non può partecipare al processo penale mediante il proprio rappresentante legale qualora quest’ultimo sia imputato del reato da cui dipende l’illecito amministrativo contestato all’Ente (cd. divieto di rappresentanza ex articolo 39 del Dlgs 231/2001) 1.

(31/03/2022) di Irene Manca

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INTERVENTI - Responsabilità 231 e reati ambientali: una panoramica completa (parte 2) *

Troppo spesso ed in modo non accettabile, ormai, il concetto di responsabilità amministrativa dell’ente viene desunta in automatico dal semplice fatto che sia stato contestato il fatto di reato, trascurando completamente ogni accertamento circa la condotta dell’ente stesso, creando una sorta di responsabilità oggettiva – amministrativa che è totalente da rigettare. La giurisprudenza e gli organi inquirenti faticano molto ad assimilare la necessità di procedere in via anticipata a valutare la posizione dell’ente, soprattutto se dotato di modello organizzativo, finendo appunto per legare i destini del reo a quelli dellente omettendo valutazioni critiche che dovrebbero invece essere alla base non solo dell’accertamento della responsabilità ma addirittura prodromiche alla incolpazione dell’ente.

(31/05/2021) di Gabriele Taddia

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INTERVENTI - Responsabilità 231 e reati ambientali: una panoramica completa (parte 1)

Vent’anni di applicazione del sistema delineato dal Dlgs 231/2001 hanno evidenziato molteplici criticità di un impianto normativo pensato per fronteggiare e prevenire il moltiplicarsi dei reati societari. Attraverso l’analisi di una sentenza della Cassazione relativa alla contestazione di un illecito amministrativo discendente da un reato ambientale, si è cercato di evidenziare In primo luogo le problematiche concernenti il concetto di interesse o vantaggio e la sua compatibilità con i reati colposi e la rilevanza della sistematicità della condotta ai fini dell’applicazione per finire con le modalità di accertamento.

(30/04/2021) di Gabriele Taddia