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Transizione ecologica e Sviluppo sostenibile vs. Sistema giuridico e Pubblica amministrazione: la riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione

La riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione recentemente introdotta dalla legge costituzionale n. 1 del 2022 è stata salutata soprattutto dai media come “epocale” e certamente presenta profili che ne giustificano la definizione.
Tuttavia, a fianco delle predette acclamazioni giornalistiche non risulta avviato alcun coerente confronto e/o approfondimento sulla effettiva portata della riforma sia dal punto di vista della rilevanza giuridica della reclamata tutela del bene “ambiente” sia riguardo il delicato profilo del “bilanciamento” degli interessi fondamentali coinvolti anche in riferimento ad un valido ed efficace modello di “sostenibilità”
Questa modifica da qualcuno definita “storica” e probabilmente per certi aspetti tale, merita che si solleciti un confronto sulla “complessità” degli elementi che la caratterizzano, sulle conseguenze e gli effetti che alla stessa si accompagnano, in una prospettiva tutt’altro che astratta e per certi versi purtroppo di crescente attualità, tali da non prestarsi ad una interpretazione “semplice” e tanto meno meritevoli di un approccio semplicistico.