Interventi Danno ambientale e bonifiche

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INTERVENTI - La giurisdizione in materia di danni da illecito ambientale

ABSTRACT

Il concetto di illecito ambientale è inclusivo di tutti i fatti dolosi o colposi, costituiscano o meno reato, che cagionano ad altri un danno ingiusto, in quanto commessi in violazione delle regole di condotta previsti per una determinata attività. La stretta inerenza con l’esercizio di poteri amministrativi e la previsione di ipotesi di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materie relative a quella ambientale, da un lato, e la tradizionale appartenenza alla cognizione del giudice ordinario delle controversie in tema di tutela risarcitoria del danno alla salute (intesa anche quale diritto alla salubrità ambientale), rendono opportuno fare il punto sui criteri di riparto della giurisdizione nelle varie controversie in cui viene in evidenza il variegato concetto di illecito ambientale.

(01/04/2025) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Valori di fondo e bonifiche: perché è necessario un intervento del Legislatore

Prendendo spunto da un case study penalistico, nel presente contributo si evidenziano le lacune normative in materia di definizione dei valori di fondo (Vdf). Benché di grande importanza nel contesto della disciplina sulla bonifica dei siti contaminati, il tema non è adeguatamente trattato dal Legislatore statale, restando ad oggi privo di una specifica procedura amministrativa che ne disciplina modalità di esecuzione, tempi e responsabilità.

(01/09/2024) di Fabio Anile

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INTERVENTI - L’evoluzione delle azioni statali per la tutela delle risorse naturali nel nuovo Rapporto Ispra in materia di danno ambientale

A gennaio 2024 è stato pubblicato da Ispra il terzo rapporto in materia di danno ambientale. Tale elaborato, nel descrivere i casi relativi alle istruttorie tecniche svolte nel biennio 2021-2022, attraverso un confronto con i dati relativi ai precedenti bienni, offre numerosi spunti di riflessione sulle caratteristiche applicative della normativa nazionale di settore. Il presente articolo racconta alcune delle novità evidenziate nell’elaborato, fornendo indirizzi operativi per i futuri sviluppi delle azioni statali.

(02/05/2024) di Paola Di Toppa

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INTERVENTI - Semplificazioni nella valutazione delle interferenze nei siti in bonifica secondo il Dm 45/2023

Le semplificazioni nella valutazione delle interferenze tra opere, investimenti e attività di bonifica sono state recentemente oggetto di un decreto ministeriale, pubblicato nell’aprile del 2023. Il decreto è stato emanato in attuazione del comma 3 dell’articolo 242-ter del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, rubricato appunto “Interventi e opere nei siti oggetto di bonifica”. In particolare, il decreto ha individuato quelle categorie di interventi che non necessitano della preventiva valutazione da parte dell’autorità competente alla bonifica, ovvero per il Siti di Interesse nazionale a cui il decreto si applica, il Ministero Ambiente e della Sicurezza energetica. Il provvedimento è stato molto atteso dai settori industriali, in particolare quelli coinvolti negli investimenti di trasformazione necessarie alla transizione ecologica ed energetica e trova estesa applicazione anche per quanto riguarda l’attività di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e gli adeguamenti necessari alla sicurezza sul lavoro.

(24/04/2024) di Donatella Giacopetti (Responsabile Ufficio Salute, Sicurezza e Ambiente Unione Petrolifera)

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INTERVENTI - I chiarimenti del sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa) in materia di gestione dei materiali di riporto (Mdr) nei siti oggetto di procedimento di bonifica

Con Delibera del Consiglio Snpa, seduta del 7 giugno 2023, è stata approvata definitivamente la nuova Linea Guida Snpa n. 46/2023 in tema di caratterizzazione e gestione dei materiali di riporto (MdR) all’interno di siti per i quali è in corso un procedimento di bonifica ai sensi della Parte IV Titolo V, Dlgs 152/2006.
I chiarimenti Snpa si sono resi necessari poiché dal 2019 (data di emanazione della Linea Guida su terre e rocce da scavo, che si occupava anche di MdR), sono intervenute alcune modifiche alle norme di riferimento, che hanno introdotto modifiche/integrazioni proprio per la caratterizzazione e gestione dei MdR.
Il Snpa ha chiarito le modalità di:
• individuazione dei criteri per identificare quando si è in presenza di MdR
• loro caratterizzazione
• loro gestione dopo la caratterizzazione.
Un ulteriore problema, sempre per i siti di bonifica, era se e come applicare ai MdR l’analisi di rischio (AdR). Con Delibera n. 226/2023 del 30 novembre 2023 è stata approvata, previa consultazione pubblica, la Linea Guida Snpa sull’ analisi di rischio per i riporti, che ora costituisce un allegato alla citata Linea Guida 46/2023. Il documento illustra i criteri tecnici sull’applicabilità ai MdR degli standard/documenti di riferimento utilizzati per l’AdR dei terreni in ambito bonifiche e che hanno determinato la scelta della modalità diretta.
Pertanto oggi la Lg Snpa 46/2023, come completata, costituisce un documento esaustivo, che permette di individuare e gestire i MdR senza più le incertezze che ne hanno caratterizzato la gestione negli ultimi anni.

(01/02/2024) di Loredana Musmeci

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INTERVENTI - Omessa bonifica, esposizione ad inquinanti e risarcibilità del danno (non patrimoniale) da “paura di ammalarsi”

Lo scritto prende le mosse dalle fattispecie di reato di omessa bonifica per sviluppare il tema della risarcibilità del danno non patrimoniale da “paura di ammalarsi” in relazione alla protratta esposizione a sostanze nocive, tossiche o cancerogene.
L’analisi evidenzia il livello di protezione offerto dall’ordinamento al bene giuridico “qualità della vita” (anche, ma non solo) quale estrinsecazione del diritto inviolabile alla salute sancito dall’articolo 32 della Carta fondamentale. La lettura costituzionalmente orientata dell’articolo 2059 c.c. va dunque considerata non già come occasione di incremento generalizzato delle poste di danno (e, comunque, mai come strumento finalizzato ad ingiuste locupletazioni), assumendo bensì il risarcimento del danno non patrimoniale una fondamentale funzione compensativa in relazione alla diminuzione personale, conseguente al reato, del “valore uomo”.
Non si prescinde, infine, da alcuni cenni di carattere comparatistico con riferimento all’esperienza giudiziaria statunitense dei “toxic torts”.

(01/11/2022) di Emanuele Quadraccia

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INTERVENTI - La prevenzione del danno ambientale: i criteri delle Linee guida Snpa 33/2021 e 38/2022

Nel 2022 è stata pubblicata la Linea Guida per l’applicazione della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, ex parte sesta bis del Dlgs 152/2006 (Linea Guida Snpa 38/2022). Tale elaborato, nel descrivere i criteri di applicazione della norma di riferimento, pone rilievo su alcune questioni comuni con la normativa in materia del danno ambientale ai sensi della parte sesta del Dlgs 152/2006.
Il presente articolo descrive alcune di queste questioni alla luce anche dei criteri introdotti per l’accertamento della minaccia di danno ambientale dalla Linea Guida Snpa 33/2021. 1

(02/05/2022) di Paola Di Toppa e Barbara Bellomo

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INTERVENTI - Legge 29 luglio 2021 n. 108: gli effetti del decreto “Semplificazioni bis” sui procedimenti di bonifica dei siti contaminati

Il Dl 31 maggio 2021, n. 77, (Decreto “Semplificazioni bis”), convertito dalla legge 29 luglio 2021 n. 108 ed entrato in vigore dal 31 luglio 2021, nella sua seconda parte, tra le altre cose, dispone misure di accelerazione e semplificazione delle procedure amministrative che riguardano alcuni importanti aspetti relativi ai procedimenti di bonifica dei siti contaminati. Il presente articolo è finalizzato a presentare, tra questi aspetti, quelli di maggior rilievo per la portata degli effetti attesi.

(28/02/2022) di Andrea Sconocchia

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INTERVENTI - La trasmissibilità in via ereditaria degli oneri di bonifica dei siti contaminati

La trasmissibilità dell’obbligo di ripristino dei siti contaminati è pacificamente ammessa con riferimento agli atti inter vivos. Ne consegue che, nel caso di vizi occulti dei beni ceduti o di oneri c.d. non apparenti, il cessionario, oltre alle azioni contrattuali e/o risarcitorie nei confronti del cedente, potrà far valere la propria buona fede al fine di declinare eventuali responsabilità. Lo scritto analizza, da una prospettiva inedita, quale quella dell’erede, il tema della circolazione in via successoria dei siti contraddistinti da inquinamento lungolatente, soffermandosi sulla rosa delle tutele previste dall’ordinamento in favore del (nuovo) proprietario, estraneo all’attività illecita precedentemente posta in essere sul fondo. In particolare, viene posto l’accento sull’opportunità di regolamentare gli effetti della mancata iscrizione nei pubblici registri immobiliari dell’onere ex articolo 253, Dlgs 152/2006 gravante sul bene.

(28/02/2022) di Emanuele Quadraccia

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INTERVENTI - Valori di fondo (naturali o antropici) esistenti in un sito, come valutarli

Nel 2017 il Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (SNPA) ha emanato una specifica “Linea Guida per la determinazione dei valori di fondo per i suoli e per le acque sotterranee” (Doc. n. 20/2017). La Linea Guida SNPA riveste particolare importanza in quanto essa, come affermato dalla stessa, si applica a vari contesti normativi e precisamente: terre e rocce da scavo, siti contaminati, discariche di rifiuti, piani di gestione dell’inquinamento diffuso, protezione dei corpi idrici sotterranei dall’inquinamento e dal deterioramento.

Gli obiettivi di tale Linea Guida sono, come per tutte le altre LG emanate dal SNPA, l’armonizzazione dei controlli da parte delle ARPAs, oltre ad elaborare a livello nazionale, sulla base dei dati raccolti, un Atlante del fondo naturale antropico.

Nel presente articolo si riportano le procedute tecniche da adottare per la determinazione dei Valori di Fondo sia per le acque sotterranee che per i suoli.

(31/01/2022) di Loredana Musmeci