Interventi

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INTERVENTI - La violazione delle regole di gestione delle acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia

La disciplina delle acque meteoriche prevista dall’articolo 113 Dlgs 152/2006 è supportata da disposizioni sanzionatorie di carattere amministravo o penale, ma il tema di cui si è diffusamente occupata la giurisprudenza è quello delle condizioni per ritenere di natura industriale le acque meteoriche di dilavamento che, cadendo su luoghi aziendali (piazzali, cisterne, vasche) nei quali si verifica il deposito di sostanze in forma solida (es. polveri) o liquida (es. oli), defluiscano nei vari corpi ricettori (suolo, sottosuolo, acque superficiali, fognatura), con le conseguenze sotto il profilo sanzionatorio nel caso di scarico non autorizzato o in violazione dei divieti e degli standards di immissione.

(30/09/2022) di Pasquale Fimiani

308

INTERVENTI - Delitti ambientali: rispetto delle Bat ed abusività della condotta

Diversi delitti ambientali richiedono che l’attività sia svolta “abusivamente” (inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti). Un avverbio pacificamente interpretato nel senso che è abusiva l’attività effettuata o senza le autorizzazioni necessarie (ovvero con autorizzazioni illegittime o scadute) o violando le prescrizioni e/o i limiti delle autorizzazioni, od anche nel caso di autorizzazioni illegittime, tra le quali la Cassazione include quelle rilasciate in violazione delle Bat Conclusions vigenti. Resta però problematico il caso di un’attività legittimamente autorizzata, perché conforme alle Bat Conclusions vigenti all’epoca del rilascio, svolta in difformità rispetto a quelle nelle more sopravvenute od aggiornate.

(01/09/2022) di Pasquale Fimiani

307

INTERVENTI - Il reato di combustione illecita di rifiuti

La combustione illecita di rifiuti è prevista dall’articolo 256-bis del Dlgs 152/2006, il quale contempla due ipotesi di reato (appiccamento del fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata e tenuta delle condotte di cui all’articolo 255, comma 1, e di cui agli articoli 256 e 259 in funzione della successiva combustione illecita di rifiuti) ed un regime particolare per la combustione illecita dei rifiuti vegetali e del materiale agricolo o forestale naturale, che nell’insieme costituiscono un ambito autonomo sul quale si registra un significativo numero di decisioni della Cassazione che consente di fare un primo punto d’insieme.

(01/07/2022) di Pasquale Fimiani

306

INTERVENTI - La speciale tenuità del fatto nei reati ambientali

La speciale causa di non punibilità del fatto quando l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale, prevista dall’articolo 131-bis Codice penale, pur essendo, quanto ai limiti edittali, applicabile alla gran parte dei reati ambientali, trova un limite nella natura permanente e nella gravità del fatto ritenuta dal giudice con adeguata motivazione. La legge delega sulla riforma del processo penale n. 134/2021 pone problemi di coordinamento con la giurisprudenza formatasi sull’applicazione dell’istituto e sul rapporto con il sistema di estinzione delle prescrizioni ambientali previsto dalla parte sesta-bis del Dlgs 152/2006

(31/05/2022) di Pasquale Fimiani

305

INTERVENTI - L’Italia del riciclo

Sintesi delle principali evidenze dell’ultimo Rapporto sul riciclo realizzato da Unicircular – Unione Imprese Economia Circolare e Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che registra la reazione dei mercati del riciclo agli eventi pandemici del 2020. Questa edizione contiene anche un approfondimento sul settore tessile a cura di Ecocerved sulla base dei dati MUD.

(02/05/2022) di Maria Letizia Nepi

305

INTERVENTI - La giurisprudenza “casistica” in materia di sottoprodotti e di terre e rocce da scavo

La nozione di sottoprodotto è stata oggetto di diversi interventi giurisprudenziali che, oltre a delineare le linee generali dell’istituto, hanno dato vita ad un vero e proprio sistema di fattispecie al quale attingere quali precedenti. Lo stesso può dirsi nel campo delle terre e rocce da scavo che costituiscono la principale ipotesi tipizzata di sottoprodotto.

(02/05/2022) di Pasquale Fimiani

305

INTERVENTI - La prevenzione del danno ambientale: i criteri delle Linee guida Snpa 33/2021 e 38/2022

Nel 2022 è stata pubblicata la Linea Guida per l’applicazione della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, ex parte sesta bis del Dlgs 152/2006 (Linea Guida Snpa 38/2022). Tale elaborato, nel descrivere i criteri di applicazione della norma di riferimento, pone rilievo su alcune questioni comuni con la normativa in materia del danno ambientale ai sensi della parte sesta del Dlgs 152/2006.
Il presente articolo descrive alcune di queste questioni alla luce anche dei criteri introdotti per l’accertamento della minaccia di danno ambientale dalla Linea Guida Snpa 33/2021. 1

(02/05/2022) di Paola Di Toppa e Barbara Bellomo

305

INTERVENTI - Lo stimolo alla “transizione ecologica” tramite il credito di imposta ricerca e sviluppo (R&S)

Nel settore della transizione ecologica è poco sfruttato il credito di imposta da utilizzare in compensazione orizzontale nel modello di pagamento F24 per abbattere tutti i debiti tributari e contributivi. Tale agevolazione è preordinata a premiare in modo trasversale tutte le imprese che effettuano investimenti innovativi per ridurre i consumi di risorse, riutilizzare, riciclare e riparare i prodotti, dando la priorità a determinati prodotti ad elevato impatto ambientale, come quelli delle apparecchiature elettroniche, ITC, batterie, veicoli, imballaggi, plastica, prodotti tessili, acciaio, cemento e sostanze chimiche. L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione contribuiscono a centrare questi obiettivi di economia circolare; anche gli incentivi fiscali, come sottolineato nella Comunicazione della Commissione europea 11 marzo 2020, n. 98, svolgono un ruolo fondamentale, tra i quali si inquadra il credito di imposta preordinato a stimolare questi investimenti.

(02/05/2022) di Edoardo Belli Contarini

304

INTERVENTI - Le modifiche degli impianti soggetti ad Aia

L’esecuzione di modifiche degli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale disciplinata dall’articolo 29-nonies Dlgs 152/2006 è stata oggetto di numerosi interventi della giurisprudenza con cui è stata individuata la linea di confine tra modifiche sostanziali (che richiedono una nuova Aia, mancando la quale scatta la responsabilità penale) e modifiche non sostanziali, valorizzando in tale contesto l’ampio potere discrezionale dell’Amministrazione, purché congruamente motivato, cui consegue la possibilità (non l’obbligo) di considerare come “sostanziale” una modifica che non rientra nella definizione di legge di cui alla lettera l-bis)  dell’articolo 5, Dlgs 152/2006.

(31/03/2022) di Pasquale Fimiani

304

INTERVENTI - Illecito amministrativo “231” e reati ambientali: la rappresentanza in giudizio dell’Ente

Con sentenza n. 46035/2021 la Corte di Cassazione ha ricordato che in tema di responsabilità amministrativa degli Enti ex Dlgs 231/2001 la persona giuridica non può partecipare al processo penale mediante il proprio rappresentante legale qualora quest’ultimo sia imputato del reato da cui dipende l’illecito amministrativo contestato all’Ente (cd. divieto di rappresentanza ex articolo 39 del Dlgs 231/2001) 1.

(31/03/2022) di Irene Manca