Commenti

326

COMMENTI - Le nuove regole per la compilazione del Mud 2024 con scadenza 1º luglio 2024

Torna la ricorrenza della presentazione del Mud, anche per il 2024.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 19 del 2 marzo 2024 che approva il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale relativo al 2024 reca la nuova modulistica e le istruzioni necessarie per assolvere l’adempimento, entro la scadenza fissata del 1º luglio 2024. Il presente commento, che viene pubblicato ogni anno sulla Rivista per guidare i soggetti obbligati alla presentazione del Mud passo per passo, chiarisce tutti i punti principali: le comunicazioni da compilare, la registrazione, le modalità di presentazione e di pagamento, le modalità di trasmissione e le sanzioni per i soggetti obbligati.

(01/04/2024) di Daniele Bagon

324

COMMENTI - Arera non può invadere la competenza legislativa e pianificatoria dello Stato e delle Regioni. Ma chi deve fare, faccia

Intreccio di competenze del Codice dell’ambiente con sovrapposizione di norme in materia di riforma dei servizi pubblici locali: il Consiglio di Stato con sentenza del 6 dicembre n. 10550 ha censurato la Delibera Arera del 3 agosto 2021 n. 363, confermando la sentenza del Tar Lombardia del 24 febbraio 2022 n. 486.
Al riguardo, ha ritenuto che l’Autorità di regolazione con l’approvazione della richiamata delibera sconfini dal perimetro delle proprie competenze invadendo quello proprio dello Stato e delle Regioni in materia legislativa e pianificatoria.
Con il tentativo di disciplinare la tariffa sugli “impianti minimi” per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti urbani (seppure virtuoso negli obiettivi) Arera introduce una disciplina legislativa propria del Ministero e indica scelte di programmazione proprie delle Regioni.
Il presente intervento restituisce il contesto nel quale si è mossa Arera e focalizza i compiti che la disciplina normativa ha stabilito per Stato e Regioni.

(01/02/2024) di Andrea Rafanelli

323

COMMENTI - Plastica riciclata nelle bottiglie monouso, fissata la metodologia di calcolo

La Direttiva Sup ha fissato specifici obiettivi di contenuto di riciclato nelle bottiglie in plastica monouso per bevande, che gli Stati membri devono raggiungere entro il 2025 ed entro il 2030. Con la pubblicazione della Decisione di esecuzione Ue 2023/2683 del 30 novembre 2023 la Commissione Ue ha definito la metodologia standard per la raccolta, il confronto e la comunicazione dei raccolti dai singoli Stati membri, in modo da poter verificare nel tempo il raggiungimento degli obiettivi fissati, che rappresentano un tassello importante nella direzione concreta dell’economia circolare.

(02/01/2024) di Simona Faccioli

323

COMMENTI - Albo gestori ambientali: l’abilitazione del responsabile tecnico, tra verifica iniziale, di aggiornamento ed esoneri

Il 16 ottobre 2023 è terminato il periodo transitorio di sei anni per gli RT in carica al 16 ottobre 2017 e le Sezioni regionali avrebbero dovuto attuare le procedure di cui alla Delibera Comitato nazionale n. 1 del 30 gennaio 2020 previste in caso di perdita dei requisiti da parte del RT in carica la quale arrivava a prevedere la procedura di cancellazione delle categorie carenti di RT (con precisi tempi e modi).
Ora tre provvedimenti hanno ridefinito le tempistiche e agevolato le possibilità di ottenere la dispensa dalle Verifiche.
L’articolo ricorda anche la differenza tra la verifica iniziale e quella di aggiornamento. Inoltre, fa il punto sul rimodulato regime delle relative dispense.

(02/01/2024) di Daniele Bagon

320

COMMENTI - Preparazione per il riutilizzo, l’autorizzazione snella non pregiudica il regime ordinario

La preparazione per il riutilizzo rappresenta uno dei volani principali per procedere verso un’economia circolare con un alto livello di efficienza delle risorse e in tal senso il Dlgs 116/2020 ha riformulato l’articolo 181 del “Codice ambientale”. Non a caso, infatti, questa operazione di recupero è collocata al secondo posto della gerarchia dei rifiuti (dopo la prevenzione e prima del riciclaggio) e, non altrettanto a caso, essa costituisce oggetto di ben tre operazioni di recupero (R3-R4-R5) censite prima dalla Direttiva Ue 2008/98 e poi dal Codice ambientale. L’intervento si propone di analizzare la nuova disciplina introdotta per agevolare l’accesso autorizzatorio a questa fondamentale operazione di recupero di materia dai rifiuti non pericolosi, identificando anche altre forme di autorizzazione. Infatti, le procedure semplificate non impediscono l’accesso alle procedure ordinarie; semplicemente, ampliano la gamma degli strumenti ai quali è possibile accedere per porre legittimamente in essere le condotte.

(03/10/2023) di Paola Ficco

320

COMMENTI - Materiale di riporto: una linea guida Snpa per voltare pagina

Per lo svolgimento delle funzioni istituzionali il Sistema Nazionale a Rete per la Protezione dell’Ambiente ha tra le proprie priorità quella di adottare regole condivise per conseguire obiettivi di razionalizzazione, armonizzazione ed efficacia della attività. Ciò avviene non solo tramite percorsi di condivisione interni ma, spesso, tramite atti di rilevanza esterna adottati con deliberazioni del Consiglio del Sistema ed in particolare con l’adozione di Linee Guida out put dei processi di approfondimento tecnico e scientifico. Tra i temi attenzionati dalle agenzie di protezione dell’ambiente e dall’istituto Ispra la gestione delle procedure di caratterizzazione e bonifica dei siti contaminati è certamente uno dei più rilevanti e sempre in aggiornamento. La questione “materiale di riporto” è un caso esemplare delle difficoltà e delle insidie che possono essere incontrate dagli operatori del settore ma anche, da oggi, uno dei tanti casi da citare come dimostrazione della possibilità di condividere ed omogeneizzare anche aspetti dai contorni labili e sfumati.

(02/10/2023) di Giovanni Savarese

307

COMMENTI - Le nuove regole in materia di fertilizzanti

Il Regolamento (Ue) n. 2019/1009 rappresenta il quarto regolamento europeo relativo ai rifiuti, che a seguito di un’operazione di recupero, cessano di essere tali e diventano materiali “End of Waste”. Esso si inserisce nel contesto delle azioni per promuovere l’economia circolare. L’obiettivo prioritario del Regolamento, che entrerà in vigore il 16 luglio 2022, è quello di armonizzare e unificare il quadro normativo europeo in materia di concimi Ue al fine di garantire lo stesso livello di qualità e di sicurezza in tutta l’Unione europea, condizioni di parità per tutti i produttori, un maggior controllo affinchè i fertilizzanti non rappresentino un rischio per la salute umana, animale o vegetale, e per l’ambiente. Per la prima volta, vengono disciplinati anche i concimi non prodotti da attività estrattiva o per via chimica, ma da rifiuti a matrice organica, trasformati in fertilizzanti da immettere, con il marchio Ce, sul mercato unico europeo. In tale contesto si inseriscono il compost e il digestato che rappresentano i materiali costituenti l’Ammendate organico.

(29/09/2023) di Rosanna Laraia

318

COMMENTI - Rentri, il nuovo scenario normativo di riferimento e il sistema di responsabilità dei soggetti coinvolti

In vigore dal 15 giugno 2023, il nuovo Rentri (Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti) di cui al Dm 4 aprile 2023, n. 59, introduce un modello di gestione digitale per la tracciabilità dei rifiuti prevista dal Dlgs 152/2006 (“Codice ambientale”).
Tutta la sua funzionalità è rimessa a futuri decreti direttoriali che il Mase deve emanare entro il 19 dicembre 2023 e il varo del sistema inizierà a dicembre 2024. Ma è fondamentale continuare a esercitarsi e comprendere. Il Dm 59/2023 prova a dire che ciascuno dei soggetti della filiera è responsabile per quanto scrive sul formulario. Ma, anche se è vigente l’articolo 193, comma 17, “Codice ambientale”, questa semplicistica lettura delle responsabilità non trova fondamento. Nell’ambito della disamina sul nuovo Registro, l’articolo si interroga e si esprime proprio su questo sistema di responsabilità cd. “a stella”, presuntivamente sostitutivo di quella cd. “a catena”.

(28/07/2023) di Paola Ficco

318

COMMENTI - Il “valore aggiunto” di Emas per le imprese che trattano Raee

Le misure di incentivazione per le imprese che effettuano il trattamento di Raee per aderire al “Sistema Emas”, aggiungono un altro importante provvedimento che si somma ai già numerosi vantaggi, benefici, incentivi e regimi di favore previsti dalla legislazione comunitaria, nazionale e locale per le organizzazioni in possesso di un Sistema di eco-gestione e audit (Emas).
La garanzia della piena conformità legislativa, il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali e la disponibilità di informazioni attendibili e veritiere sulla propria gestione ambientale, sono richieste, sempre più incessantemente, alle imprese di trattamento Raee, in quanto soggette a numerosi adempimenti nell’ambito di una disciplina speciale complessa e articolata.
Il “Sistema Emas” è lo strumento gestionale più idoneo per rispondere a tali richieste, ancora oggi utilizzato dalle organizzazioni aderenti per valutare, gestire e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico le pertinenti informazioni in modo trasparente e veritiero.

(30/06/2023) di Andrea Sillani

317

COMMENTI - Decreto ministeriale 26 gennaio 2023, n. 45: nuova regolamentazione per l’esecuzione di interventi ed opere nei Siti di Interesse Nazionale (S.I.N.)

Con il Decreto ministeriale 26 gennaio 2023, n. 45 il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica detta nuove norme per l’esecuzione di interventi ed opere nei Siti di Interesse Nazionale (S.I.N.). Il Ministero identifica cinque tipologie di situazioni e definisce quando non necessita la valutazione di interferenza richiesta all’articolo 242-ter, comma 3, del Dlgs 152/2006, nonché i criteri e le procedure per la predetta valutazione e le modalità di controllo nei casi in cui invece risulta necessaria. Il Regolamento influirà sicuramente in modo positivo accelerando la rapidità della realizzazione degli interventi che avverranno in un contesto maggiormente chiaro e definito, riducendo così le possibilità di commettere errori nei procedimenti amministrativi.

(31/05/2023) di Andrea Sconocchia