COMMENTI - Trasporto: l’Albo gestori ambientali pone rimedio ad alcune criticità
(01/02/2018) di Eugenio Onori
(01/02/2018) di Eugenio Onori
La legge di bilancio per il 2018 ha attribuite all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico nuove funzioni di regolazione e controllo in materia dei rifiuti sostituendo perciò la denominazione con quella di “Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente” (Arera). Mentre è stato specificato che le nuove funzioni in materia dei rifiuti saranno esercitate con i medesimi poteri e nel quadro dei princìpi, delle finalità e delle attribuzioni, anche di natura sanzionatoria, stabiliti dalla legge istitutiva 14 novembre 1995, n. 481, non è precisato quali attribuzioni, statali e regionali, si intendono trasferite alla Arera con evidente rischio di sovrapposizioni ed incertezze.
(01/02/2018) di Pasquale Fimiani
La legge di bilancio per il 2018 reca la consueta “proroga Sistri” e stabilisce che le sanzioni per la non corretta operatività sul Sistri non saranno applicabili “Fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del concessionario” individuato mediante gara d’appalto gestita da Consip “e comunque non oltre il 31 dicembre 2018”. Restano, invece, operanti e ridotte della metà le sanzioni per la mancata iscrizione e l’omesso versamento del contributo Sistri. Fino ad allora, si applicano i tradizionali obblighi di tracciabilità per formulari, registri e Mud di carta e relative sanzioni.
Si affaccia anche la semplificazione burocratica per registri e formulari.
Ma c’è ancora molto da fare.
(01/02/2018) di Paola Ficco
In assenza di un provvedimento normativo organicamente inserito nel Dlgs 152/2006, è la Corte di Cassazione che continua a tracciare le “linee guida” per la disciplina della delega di funzioni in campo ambientale, andando a precisare di volta in volta – non senza qualche imprecisione o mutamento di indirizzo – quali sono i cardini di questo istituto. Se dopo la sentenza “Molino” del 2015, pare ormai patrimonio acquisito il fatto che il profilo dimensionale dell’azienda (quantomeno dal punto di vista quantitativo) non può più essere posto come limite all’attribuzione della delega, con la sentenza in commento la terza sezione della Cassazione sembra finalmente portare a termine l’opera di allineamento della disciplina della delega in campo ambientale con quella relativa alla sicurezza sul lavoro, ammettendo, seppure fra le righe, che anche in campo ambientale è ammissibile la sub delega, già prevista dall’articolo 16 del Dlgs 81/2008 per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
(31/01/2018) di Gabriele Taddia
Con decreto ministeriale 23 novembre 2017 è stato emanato lo statuto di Comieco che recepisce lo schema di statuto-tipo ministeriale previsto dalla legge. Tra le novità introdotte dal nuovo statuto l’“apertura”, nella compagine consortile, agli operatori del riciclaggio organico e del recupero di energia.
(31/01/2018) di Claudio Busca
Con l’entrata in vigore dal 22 agosto 2017 del Dpr 120/2017 sono cambiate, ancora una volta, le regole per la gestione delle terre e rocce da scavo.
Tale decreto, abrogando tutte le norme e circolari ministeriali fino ad oggi emesse, detta i criteri per valutare quando escludere le terre e rocce da scavo dal campo di applicazione della normativa rifiuti, quando qualificarle sottoprodotti oppure rifiuti.
Il presente intervento focalizza questi punti alla luce dei recenti chiarimenti forniti dalla Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento del Ministero dell’ambiente con la Nota 10 novembre 2017 prot. n. 0015786 e apre un “focus” specifico su quanto ancora aspetta chiarezza.
(21/12/2017) di Loredana Musmeci
La sentenza della Corte di Cassazione 17 novembre 2017, n. 52610 ha stabilito che il reato di combustione illecita di rifiuti ex articolo 256-bis, Dlgs 152/2006 si configura con l’appiccare il fuoco a rifiuti abbandonati, non essendo richiesto, per l’integrazione del reato, la dimostrazione del danno all’ambiente e il pericolo per la pubblica incolumità.
(21/12/2017) di Costanza Kenda
La recente pubblicazione del Regolamento Ue 1505/2017 (il cosiddetto “nuovo” Emas), che modifica gli allegati I, II e III del Regolamento Ce 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas), emanato dalla Commissione Europea per garantire il pieno allineamento con i requisiti della nuova versione della norma internazionale Iso 14001:2015 Sistemi di gestione ambientale. Requisiti e guida per l’uso, attua uno degli impegni presi dalla Commissione Europea nell’ambito del Fitness Check di Emas ed Ecolabel Ue, pubblicato il 30 giugno 2017, relativo all’implementazione del Programma europeo Refit Regulatory Fitness and Performance Programme.
(21/12/2017) di Andrea Sillani
Pubblicato, a poco meno di tre anni dalla legge di delega, il Decreto del Presidente della Repubblica che modifica, ancora una volta, le regole per gestire le terre e rocce da scavo provenienti dall’attività delle costruzioni. Mutate anche le regole per l’utilizzo nel sito di produzione e per altre fattispecie particolari nonché per il deposito temporaneo.
(26/09/2017) di Ance
Con Dlgs 16 giugno 2017, n. 104, pubblicato nella Gu del 6 luglio 2017 ed entrato in vigore il 21 luglio 2017, l’Italia, con poco più di due mesi di ritardo rispetto alla scadenza del 16 maggio 2017, ha dato attuazione nell’ordinamento nazionale alla Direttiva 2014/52/Ue 1.
Analogamente a quanto avvenuto in sede europea – laddove la Direttiva 2014/52/Ue non ha abrogato la Direttiva “Via” 2011/92/Ue, ma si è limitata ad apportarvi delle modifiche – il Dlgs 104/2017 ha riscritto ampie parti della disciplina statale sulla Valutazione di impatto ambientale contenuta nei titoli I e III della parte seconda del Dlgs 152/2006 e negli allegati da I a VII della stessa parte seconda.
Il presente contributo intende dare conto delle principali novità introdotte dalla novella.
(05/09/2017) di Leonardo Filippucci