Pasquale Fimiani Avvocato generale presso la Corte di Cassazione

Ultimi articoli

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INTERVENTI - Gli aspetti sanzionatori in materia di imballaggi dopo il Regolamento 40/2025

ABSTRACT

Il Regolamento 40/2025 introduce obblighi e divieti in tema di imballaggi prevedendo che la loro violazione sia punita con sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive così creando le premesse sia per l’integrazione con nuove fattispecie della disciplina sanzionatoria prevista dall’articolo 261, Dlgs 152/2006, sia per la revisione delle attuali sanzioni con l’adeguamento delle soglie punitive ai predetti criteri generali, mentre nessun impatto si registra sulla disciplina punitiva degli illeciti relativi ai rifiuti di imballaggio.

(01/05/2025) di Pasquale Fimiani (Avvocato generale presso la Corte di Cassazione)

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INTERVENTI - La giurisdizione in materia di danni da illecito ambientale

ABSTRACT

Il concetto di illecito ambientale è inclusivo di tutti i fatti dolosi o colposi, costituiscano o meno reato, che cagionano ad altri un danno ingiusto, in quanto commessi in violazione delle regole di condotta previsti per una determinata attività. La stretta inerenza con l’esercizio di poteri amministrativi e la previsione di ipotesi di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materie relative a quella ambientale, da un lato, e la tradizionale appartenenza alla cognizione del giudice ordinario delle controversie in tema di tutela risarcitoria del danno alla salute (intesa anche quale diritto alla salubrità ambientale), rendono opportuno fare il punto sui criteri di riparto della giurisdizione nelle varie controversie in cui viene in evidenza il variegato concetto di illecito ambientale.

(01/04/2025) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Responsabilità 231 e vantaggio patrimoniale esiguo

ABSTRACT

Una delle questioni che ricorrono in materia di responsabilità degli enti è se questa si configuri anche nel caso di scarsa rilevanza del vantaggio patrimoniale. I criteri previsti dalla giurisprudenza per escluderla, rappresentati dalla non apprezzabilità dell’importo e dall’iscriversi la violazione in un contesto di generale osservanza delle norme cautelari da parte dell’impresa, aprono un considerevole spazio alla valutazione discrezionale del giudice che va opportunamente perimetrato da una interpretazione coerente con i principi in tema di colpa di organizzazione.

(03/03/2025) di Pasquale Fimiani (Avvocato generale presso la Corte di Cassazione)

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INTERVENTI - La nuova Direttiva sulla tutela penale dell’ambiente: un primo sguardo d’insieme (parte prima)

Con un primo intervento di carattere generale, diviso tra questo numero della Rivista ed il prossimo, si avvia un percorso di riflessione (che proseguirà nel 2025 su tematiche specifiche) sulla nuova direttiva sulla tutela penale dell’ambiente 1203/2024, la quale modifica radicalmente il regime di contrasto agli illeciti ambientali, non solo per l’aumento delle fattispecie da prevedere come reato rispetto alla precedente direttiva 99/2008, ma anche per la più particolata previsione di clausole generali di supporto interpretativo, la rinnovata responsabilità degli enti, l’introduzione anche in questa materia dell’obbligo di congelamento e confisca dei beni strumentali e del profitto dei reati ed un complesso sistema di attuazione, a livello sia interno che di cooperazione transnazionale, sottoposto a verifica in sede europea.

(01/10/2024) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Dovere di collaborazione e garanzie di difesa nei controlli ambientali

Nel nostro ordinamento esiste un dovere di collaborazione nei controlli ambientali i cui limiti si ricavano, implicitamente, dalle norme che puniscono le attività di intralcio o di impedimento di tale attività, restando però fermo il diritto al silenzio su fatti il cui disvelamento potrebbe comportare una responsabilità penale, in applicazione del principio “nemo tenetur se ipse accusare” (divieto dell’obbligo delle cd. autoincriminazioni).

(01/09/2024) di Pasquale Fimiani

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INTERVENTI - Il reato di spedizione illecita di rifiuti dopo il Regolamento Ue 1157/2024

Il Regolamento Ue 1157/2024 che disciplina “ex novo” la materia della spedizione dei rifiuti pone la questione del suo impatto sulla previsione dell’articolo 259 Dlgs 152/2006 che continua a contemplare come reato la violazione di regole dettate dal Regolamento 259/1993. La continuità normativa dell’applicabilità di tale disposizione sanzionatoria, già affermata con riferimento al Regolamento 1013/2006, trova sostanzialmente conferma per le stesse ragioni, mentre le residue nuove ipotesi di violazione varranno solo per le condotte poste nella vigenza del nuovo Regolamento, ferma restando la prospettiva di un nuovo quadro sanzionatorio sia quando sarà recepita la Direttiva (Ue) 2024/1203, sia nel caso di introduzione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive per la violazione del Regolamento Ue 1157/2024 da quest’ultimo prevista all’articolo 63.

(30/06/2024) di Pasquale Fimiani

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COMMENTI - Il responsabile tecnico e la natura dei relativi provvedimenti dell’Albo secondo la Cassazione

Nell’attribuire al responsabile tecnico la titolarità di una posizione di garanzia sulla corretta gestione dei rifiuti, al pari del legale rappresentante, la Cassazione conferma, sia pure implicitamente, la riconducibilità di tale figura alla disciplina della delega di funzioni, valorizzando a tal fine soltanto il Dm 3 giugno 2014 n. 120, quale normativa (sia pure secondaria) di riferimento, senza neppure esaminare la rilevanza, in senso contrario, delle disposizioni dell’Albo gestori invocate dall’imputato, in quanto aventi natura negoziale, con valenza meramente integrativa e non derogatoria.

(31/05/2024) di Pasquale Fimiani