Commenti Recupero/Riciclo/End of waste/Mps

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COMMENTI - Il Dm End of waste 127/2024 sui rifiuti inerti da costruzione e demolizione

Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica ha adottato il decreto 28 giugno 2024, n. 127 recante il nuovo regolamento sulla cessazione della qualifica di rifiuto (End of waste) dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione ai sensi dell’articolo 184-ter, Dlgs 152/2006 che sostituisce il Dm 152/2022, dopo il periodo di monitoraggio delle vecchie disposizioni e con l’attivo coinvolgimento dei soggetti interessati e il supporto dell’Ispra e dell’Iss.
Con questo decreto viene, quindi, aggiornata la disciplina sulla cessazione della qualifica di rifiuto per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione e per altri rifiuti inerti di origine minerale ai sensi dell’articolo 184-ter del Dlgs 152/2006. Si tratta di una revisione quanto mai attesa vista l’importanza rivestita dai rifiuti inerti non pericolosi da costruzione e demolizione che, con oltre 77,2 milioni di tonnellate, rappresentano il 47,7% del totale dei rifiuti speciali prodotti in Italia nel 2021. Il nuovo decreto rappresenta un importante tassello per la reale promozione dell’economia circolare e per ridurre i quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento.

(01/10/2024) di Rosanna Laraia

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COMMENTI - Legge di Bilancio 2023, le disposizioni in materia di rifiuti

Il 1º gennaio 2023 è entrata in vigore la legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023). La manovra economica di fine anno contiene disposizioni finanziarie, fiscali ed economiche e anche alcune disposizioni in materia di rifiuti come il rinvio della plastic tax, l’incremento del budget del Programma “mangiaplastica” che incentiva la realizzazione di eco-compattatori e il rifinanziamento degli incentivi per l’acquisto di materiali riciclati, nonché la proroga degli incentivi per gli impianti di compostaggio al Sud e delle deroghe in materia di gestione delle macerie per i luoghi dell’Italia centrale colpiti dal sisma del 2016. Nel presente contributo si dà conto delle novità della Legge di Bilancio 2023.

(31/01/2023) di Francesco Petrucci

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COMMENTI - Il Dm “End of waste” 152/2022 sui rifiuti inerti da costruzione e demolizione

Il Dm 152/2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 20 ottobre 2022 n. 246 ed entrato in vigore il 4 novembre dopo un lungo e travagliato iter amministrativo durato anni.
Con questo decreto viene disciplinata la cessazione della qualifica di rifiuto per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione e per altri rifiuti inerti di origine minerale ai sensi dell’articolo 184-ter, del Dlgs 152/2006. Si tratta del sesto decreto nazionale “end of waste” quanto mai atteso vista l’importanza rivestita dai rifiuti inerti non pericolosi da costruzione e demolizione che, con oltre 65 milioni di tonnellate, rappresentano il 47,7% del totale dei rifiuti speciali prodotti in Italia nel 2020 e circa un terzo di quelli prodotti in Europa. Gli aggregati recuperati presentano caratteristiche tecniche equiparabili agli aggregati naturali, consentendo di risparmiare materie vergini costose e rappresentano un tassello importante, per realizzare l’economia circolare e ridurre i quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento.

(31/12/2022) di Rosanna Laraia

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COMMENTI - Il PNGR individua i 12 flussi strategici di rifiuti che le Regioni devono inserire nei loro piani

Con il Dm 24 giugno 2022, n. 257 è stato formalmente adottato dal MiTE il “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR)”, previsto dall’articolo 198-bis Dlgs 152/2006 che ne ha fissato i contenuti. Il PNGR costituisce uno dei pilastri attuativi della Strategia nazionale per l’economia circolare e insieme al Programma nazionale di Prevenzione e ad altri strumenti di policy, indirizza le Regioni e le Province autonome nella loro attività di pianificazione e gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di sviluppare di un’economia sostenibile e circolare. Attraverso la fissazione di obiettivi generali, macro-obiettivi e conseguenti macro-azioni, il PNGR vuole colmare il divario impiantistico tra le regioni del Nord e il Centro-Sud, aumentare il tasso di raccolta differenziata e di riciclaggio, sviluppare l’utilizzo delle materie prime seconde, in sostituzione di quelle vergini e contribuire alla transizione energetica. Individua 12 flussi strategici di rifiuti da inserire nei piani regionali; per ciascun flusso, analizza lo stato attuale (quantità, modalità di raccolta, operazioni di gestione), individua gli obiettivi da raggiungere fissati dalla legislazione europea, le modalità di calcolo delle quantità riciclate/recuperate e le strategie per il raggiungimento di tali obiettivi, stima il divario impiantistico e formula scenari alternativi di evoluzione del sistema.

(30/09/2022) di Rosanna Laraia

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COMMENTI - La strategia nazionale per l’economia circolare

Il Dm 24 giugno 2022, n. 259 che disciplina la SEC (Strategia nazionale per l’Economia circolare) è stato adottato in ottemperanza a quanto previsto dal Pnrr. La Strategia è un documento programmatico che individua le azioni, gli obiettivi e le misure da perseguire, entro il 2035, nella definizione delle politiche istituzionali per assicurare l’effettiva transizione ad un’economia di tipo circolare. Uno spazio importante nel documento è dedicato alle strategie per la gestione dei rifiuti che ricollega la SEC con altri due importanti documenti: il Programma nazionale di gestione dei rifiuti e il programma nazionale di prevenzione, attualmente, in corso di elaborazione.

(30/09/2022) di Valeria Frittelloni

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COMMENTI - La strategia nazionale per l’economia circolare

Il Dm 24 giugno 2022, n. 259 che disciplina la SEC (Strategia nazionale per l’Economia circolare) è stato adottato in ottemperanza a quanto previsto dal Pnrr. La Strategia è un documento programmatico che individua le azioni, gli obiettivi e le misure da perseguire, entro il 2035, nella definizione delle politiche istituzionali per assicurare l’effettiva transizione ad un’economia di tipo circolare. Uno spazio importante nel documento è dedicato alle strategie per la gestione dei rifiuti che ricollega la SEC con altri due importanti documenti: il Programma nazionale di gestione dei rifiuti e il programma nazionale di prevenzione, attualmente, in corso di elaborazione.

(30/09/2022) di Valeria Frittelloni

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COMMENTI - End of waste, se ci sono regolamenti o decreti, il parere Ispra/Arpa non è previsto

Il Dl 31 maggio 2021, n. 77 convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108 (in questa Rivista n. 296, luglio-agosto 2021) ha introdotto nell’articolo184-ter, Dlgs 152/2006 il “parere obbligatorio vincolante” Ispra/Arpa quale elemento necessario e propedeutico per il rilascio dei provvedimenti end of waste da parte delle autorità competenti.
Una rivoluzione copernicana che anticipa la “verifica” tecnica svolta dal sistema delle Agenzie rispetto al controllo a campione, che comunque permane, sugli impianti autorizzati già in funzione. Il nuovo ruolo delle ARPA ha richiesto un aggiornamento delle “Linee Guida per l’applicazione della disciplina End of Waste di cui all’articolo 184 ter comma 3 ter del Dlgs 152/2006” pubblicate nel febbraio 2020, e qui un approfondimento sulle implicazioni derivanti da un “parere obbligatorio vincolante” che rende l’autorizzazione end of waste un atto vincolato, privando l’amministrazione competente del potere amministrativo discrezionale in riferimento a certi aspetti di quella autorizzazione.

(31/05/2022) di Daniele Salvatori

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COMMENTI - La nuova disciplina nazionale per i rifiuti delle navi

Il presente commento prende in esame il nuovo Dlgs 197/2021 che disciplina il conferimento dei rifiuti di tutte le navi che fanno scalo o che operano in un porto dello Stato. Un’analisi delle nuove definizioni, dei nuovi procedimenti a carico dei gestori degli impianti portuali, dei modi di conferimento dei rifiuti appena introdotti e le tariffe a carico delle navi. Una panoramica sulle novità per tutti gli operatori del settore.

(02/01/2022) di Costanza Kenda