COMMENTI - Piano Transizione 5.0: agevolazioni per tutti ma discariche e inceneritori accedono solo a certe condizioni
(01/10/2024) di Simona Faccioli
(01/10/2024) di Simona Faccioli
(31/12/2020) di Rosanna Laraia
Con sentenza del 14 maggio 2020 la Corte di Giustizia, chiamata ad interpretare la portata degli articoli 10 e 14 della direttiva 1999/31/Ce sulle discariche, al fine comprenderne la corretta trasposizione nel diritto interno avvenuta con gli articoli 15 e 17 del Dlgs 36/2003, ha ritenuto conforme alle disposizioni della direttiva l’interpretazione delle norme nazionali secondo la quale una discarica esistente ed in funzione alla data prevista per di recepimento di detta direttiva (16 luglio 2001) debba ritenersi assoggettata a tutti gli obblighi derivanti da quest’ultima. In particolare, quanto all’allungamento del termine di durata trentennale della post gestione (rispetto ad un termine più breve eventualmente previsto). Il che si porta dietro i connessi oneri economici che, in caso di aumento, devono comunque essere garantiti al gestore attraverso il prezzo del servizio pagato dai conferitori dei rifiuti, da determinarsi anche in relazione ai rifiuti già conferiti in lotti di discarica eventualmente già esauriti ma non definitivamente chiusi.
(31/08/2020) di Sonia D'Angiulli
(04/09/2019) di Rosanna Laraia
L’Italia è stata nuovamente condannata dalla Corte di Giustizia europea per violazione della disciplina Ue in materia di rifiuti e, in particolare, di discariche di rifiuti.
Secondo il Giudice Ue il nostro Paese non ha adempiuto agli obblighi “di completamento” delle discariche esistenti alla data del 16 luglio 2001 (data di entrata in vigore della direttiva “discariche” 1999/31/Ce), cd. “pre-esistenti”, a causa di quarantaquattro impianti sparsi in 5 Regioni italiane i quali, alla data 19 ottobre 2015, risultavano ancora non a norma con le indicazioni europee (l’adeguamento, almeno, è già partito).
Sempre in tema di discariche “illegali” (ma, in questo caso, rispetto alla direttiva “Rifiuti”), l’Italia continua a versare all’Ue, da quasi 5 anni, sanzioni semestrali da decine di milioni di euro, a causa di una condanna risalente nel tempo ed avente ad oggetto duecento impianti sull’intero territorio nazionale. La controversia (e le sanzioni) dovrebbe chiudersi nel 2022.
(29/05/2019) di Alessandro Geremei
La Circolare n. 17669 del 14 dicembre 2017 del Ministero dell’ambiente in tema di ammissibilità dei rifiuti in discarica in ordine alle prescrizioni di cui alle lettere a) e g) della nota asterisco (*), Tabella 5 dell’articolo 6 del Dm 24 giugno 2015 non apporta elementi di chiarezza rispetto alle previsioni normative e condurrà a valutazioni e giudizi disomogenei a livello nazionale, rendendo ancora più complessa la gestione dei rifiuti caratterizzati dal Cer 190501.
Infatti, viene demandata sempre e comunque all’autorità competente l’accertamento della “consistente riduzione dell’attività biologica (lettera a)” il che condurrà, inevitabilmente, a diverse valutazioni da parte delle diverse Autorità locali, con conseguente disparità di trattamento a livello nazionale e inevitabile alterazione della concorrenza.
(01/02/2018) di Loredana Musmeci
(03/01/2016) di Sergio Baroni, Marco Rambaldi e Gianluca Giordano
(27/02/2015) di Pasquale Fimiani
(22/12/2014) di Francesco Petrucci
(22/12/2014) di Alessandro Amato e Maria Rosaria Mola