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Discariche, per l’Italia nuova bocciatura della Corte di Giustizia Ue

Argomenti trattati: Discariche

L’Italia è stata nuovamente condannata dalla Corte di Giustizia europea per violazione della disciplina Ue in materia di rifiuti e, in particolare, di discariche di rifiuti.
Secondo il Giudice Ue il nostro Paese non ha adempiuto agli obblighi “di completamento” delle discariche esistenti alla data del 16 luglio 2001 (data di entrata in vigore della direttiva “discariche” 1999/31/Ce), cd. “pre-esistenti”, a causa di quarantaquattro impianti sparsi in 5 Regioni italiane i quali, alla data 19 ottobre 2015, risultavano ancora non a norma con le indicazioni europee (l’adeguamento, almeno, è già partito).
Sempre in tema di discariche “illegali” (ma, in questo caso, rispetto alla direttiva “Rifiuti”), l’Italia continua a versare all’Ue, da quasi 5 anni, sanzioni semestrali da decine di milioni di euro, a causa di una condanna risalente nel tempo ed avente ad oggetto duecento impianti sull’intero territorio nazionale. La controversia (e le sanzioni) dovrebbe chiudersi nel 2022.