Classificazione rifiuti: non occorre per i rifiuti non pericolosi “assoluti”
Quesito numero 1031
Nel corso delle analisi condotte su alcuni rifiuti plastici (Cer 070213 attribuito dal produttore), sono state ricercate e riscontrate concentrazioni di ftalati superiori al limite stabilito dal regolamento (Ue) 1357/2014. In linea di principio, ha senso analizzare gli ftalati utilizzati come plastificanti che risultano inglobati nella matrice plastica e scarsamente disponibili? Moltissimi beni di consumo plastici contengono ftalati e non per questo sono considerati pericolosi. In caso di cavi (Cer a specchio 170410* cavi impregnati da… sostanze pericolose) che significato ha la ricerca e la quantificazione degli ftalati? Sarebbe sufficiente classificare a vista il rifiuto esplicitando nel certificato che lo stesso non risulta impregnato di olio ecc.?
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