RenOils: 6 anni di successi nell’economia circolare
Il Consorzio RenOils ha di recente compiuto il sesto anno di piena attività nella raccolta, trattamento e avvio al recupero di oli e grassi animali e vegetali esausti, con numeri in costante crescita e una rete operativa sempre più capillare. Dall’inizio delle attività nel 2018 RenOils ad oggi ha quasi raddoppiato il quantitativo annuo di oli esausti raccolti passando da circa 34 milioni di kg iniziali ai quasi 60 milioni di kg dello scorso anno. I primi dati sul 2024 confermano una crescita che è stata pressoché costante (ad eccezione del 2020 a causa dell’emergenza Covid-19).
“Siamo molto orgogliosi – spiega Ennio Fano, Presidente di RenOils – del lavoro svolto da tutti i consorziati che hanno messo tutto il loro impegno per rendere RenOils una realtà di primaria importanza nel panorama dell’economia circolare italiana. I territori, le aziende e gli operatori hanno risposto con entusiasmo alle sfide che ci siamo posti e raddoppiare in solo 6 anni le quantità raccolte è sicuramente un dato che parla da solo”.
Attraverso la riscossione del contributo ambientale presso i produttori e importatori di grassi alimentari RenOils garantisce in tutta Italia il ritiro puntuale e capillare dei residui di questi prodotti presso migliaia di attività del settore della ristorazione (ristoranti, hotel, mense, comunità ecc.), Comuni e aziende di gestione dei rifiuti urbani. I punti di ritiro serviti nel 2023 erano oltre 61.000 con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente.

Per meglio coordinare il lavoro operativo dei propri consorziati RenOils si è dotato di un sistema informatico di contabilizzazione e tracciabilità dei rifiuti raccolti gestito dalla società InTime Spin-off dell’Università Tor Vergata di Roma, che consente di monitorare in tempo reale i flussi lungo tutta la filiera e di rendicontare periodicamente al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Inoltre, il Consorzio promuove e stipula accordi con enti locali e altri soggetti per promuovere la raccolta degli oli esausti sul territorio. Importanti anche l’attività di comunicazione finalizzata a sensibilizzare i cittadini sulla corretta raccolta differenziata degli scarti alimentari e le attività di ricerca e sviluppo che hanno permesso di approfondire le dinamiche di produzione di questa particolare tipologia di rifiuto e di ottimizzarne la gestione in una logica di economia circolare.
“Al momento – sottolinea Fano – la maggior parte dei quantitativi di oli raccolti provengono da punti di prelievo professionali, come ristoranti e mense. Questo è abbastanza scontato perché hanno l’obbligo di avviare a recupero gli oli usati e da un punto di vista logistico sono strutture organizzate che producono regolarmente grandi quantitativi. L’obiettivo che ci poniamo è quello di entrare nelle case e rendere sempre più capillari i servizi di raccolta rivolti alle utenze domestiche”.
Da un punto di vista territoriale l’attività di raccolta di RenOils risulta sostanzialmente omogenea in tutte le regioni italiane. Nel 2023 si sono distinte il Veneto, con oltre 9 milioni di kg gestiti, la Campania (quasi 8 milioni di kg) e l’Emilia-Romagna (oltre 6 milioni di kg). Forte incremento nella raccolta nel Lazio (+76%), Umbria (+21%) e Piemonte (+16%). In termini pro-capite, considerando solo i rifiuti gestiti da RenOils, la media italiana è pari a poco meno di un kg per abitante, con risultati migliori al Nord ma in miglioramento al Centro e al Sud.

“Stiamo lavorando molto con gli enti locali – conclude Fano – per semplificare e rendere accessibili i punti di raccolta rivolti ai cittadini. Ma stiamo affrontando anche un problema culturale: ogni giorno usiamo oli e grassi in cucina, ma purtroppo il gesto di gettarli, dopo l’uso, nel lavello è ancora troppo semplice e comune. Questo genera un problema ambientale e uno spreco di risorse preziose che cerchiamo di risolvere con l’educazione e la sensibilizzazione, così con un medesimo impegno si ottiene un grande risultato per l’ambiente”.
IL CONSORZIO
Costituitosi il 5 ottobre 2016 su iniziativa di alcuni operatori e associazioni di categoria, ha ottenuto il “riconoscimento” da parte del Ministero dell’Ambiente con decreto dirigenziale Rin/Dec – 2018-0000037 del 6 aprile 2018.
Il consorzio è costituito da imprese appartenenti a 4 comparti:
• produzione, importazione e detenzione del rifiuto (8 associazioni nazionali di categoria per un totale di oltre 60.000 imprese);
• recuperatori e riciclatori (1 associazione nazionale di categoria per un totale di 17 imprese);
• raccolta e stoccaggio (1 associazione per un totale di 45 imprese);
• produzione e importazione di oli e grassi alimentari (32 aziende).