Pfu: il Minambiente impone l’extra target per la raccolta. Ma senza controllo dei flussi illegali dall’estero, il problema delle giacenze non si risolve
Obblighi di raccolta e di gestione degli pneumatici fuori uso
Con la Direttiva dell’11 dicembre 2020 il Ministero dell’ambiente, a tutte le forme associate e ai sistemi individuali con immesso al consumo superiore a 200 tons./anno responsabili della gestione nazionale degli pneumatici fuori uso (PFU), ha indicato le modalità per intervenire nella situazione di emergenza rappresentata da quelli giacenti presso i punti vendita di pneumatici nuovi e non ritirati.
Tali sistemi devono farsi carico di raccogliere una quota aggiuntiva del 15% su tutto il territorio italiano rispetto al target di riferimento derivante dal Dm 182/2019, con conseguente eventuale adeguamento del contributo ambientale fissato. Un target che potrà arrivare fino al 20% previa emissione di un nuovo provvedimento.
Il che consentirà di massimizzare la raccolta di PFU generati nel mercato del ricambio e prevenire emergenze ambientali dovute all’abbandono.
Viene così arginata la situazione di congestione nella quale versano molti gommisti; questo tuttavia non deve distogliere l’attenzione dalla non prescindibile necessità di implementare un sistema che possa tracciare e controllare i flussi che entrano in modo irregolare dall’estero. Un fenomeno che presenta una dimensione allarmante; infatti, nelle stime degli operatori del settore, è di 30/40mila tonnellate ogni anno in tutta Italia. Per proteggere ambiente e salute unitamente al lavoro degli operatori che operano correttamente, è necessario sciogliere questo nodo gordiano. (Paola Ficco)
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