Discariche: condanna dell’Italia per 44 impianti non a norma
La massima
Rifiuti – Discariche di rifiuti – Direttiva 1999/31/Ce, articolo 14 – Obbligo di messa a norma delle discariche preesistenti o di chiusura – Inadempimento dell’Italia relativo a 44 discariche – Mancato rispetto dei tempi imposti dalla Commissione – Responsabilità – Sussistenza – Condanna dell’Italia per il mancato rispetto degli obblighi ex articolo 14, direttiva 1999/31/Ce
La Corte di Giustizia Ue condanna l’Italia per il mancato rispetto della direttiva 1999/31/Ce sulle discariche di rifiuti, per non aver rispettato la scadenza di chiusura o messa a norma per 44 siti. La sentenza di condanna segue lo scambio di lettere tra la Commissione e l’Italia relativamente al mancato rispetto dei tempi previsti dalla direttiva 1999/31/Ce sulle discariche di rifiuti (recepita con Dlgs 36/2003) che prevedeva tempi precisi per la messa a norma delle discariche preesistenti o in alternativa la loro chiusura. Nell’ultimo parere motivato emesso nei confronti dell’Italia la Commissione aveva imposto la deadline del 19 ottobre 2015, termine allo scadere del quale 44 discariche non erano rese conformi alla direttiva 1999/31/Ce né chiuse ai sensi dell’articolo 14 della medesima direttiva. I Giudici hanno constatato che l’Italia con riguardo ad alcune delle 44 discariche ha adottato provvedimenti in vista o della chiusura di quelle non autorizzate a proseguire o il varo di lavori conformi ai Piani di riassetto per la conformità e hanno preso atto che per diverse discariche i lavori sono stati completati nel corso del 2017 e del 2018. Ma non essendo stato rispettato il termine del 19 ottobre 2015, è arrivata la condanna. (A.G.)
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