Classificazione: analisi o schede di sicurezza. Che fare?
Quesito numero 1617
Con quale criterio classificare un rifiuto quando non è fattibile un’analisi chimica e ci si basa esclusivamente su schede di sicurezza fornite dal produttore? In particolare, si chiede se fare riferimento alla sezione 2 o alla sezione 3 delle schede di sicurezza. Capita, infatti, che nella sezione 2 il prodotto che contamina il rifiuto sia non pericoloso o comunque con indicazioni di pericolo inferiori rispetto a quelle che emergono dalla sezione 3, nella quale vengono presi in esame tutti i componenti costituenti il prodotto con i relativi rapporti ponderali. Come caso particolare di quanto sopra chiesto si chiede come comportarsi per il codice Cer 150110* qualora il contenitore sia comunque vuoto. In questo caso essendo un imballaggio che ha contenuto sostanze pericolose quale criterio adoperiamo, relativamente alla sezione 2 o 3 della msds? Se applichiamo alla lettera il punto 3.5.1 delle linee guida SNPA, dobbiamo quindi dare nel caso sopra esposto una pericolosità anche per HP14 o HP10 rispettivamente? Una dichiarazione, firmata e timbrata da parte del produttore, che il contenitore o vuoto potrebbe bastare per escludere la pericolosità del rifiuto? Se così fosse, tenuto conto della nostra attività di laboratorio di analisi chimiche, potremmo smaltire come non pericolosi i contenitori vuoti dei nostri solventi? A maggior ragione per solventi volatili, dove fossero lasciati aperti sotto cappa con evaporazione di eventuali gocce residue del solvente stesso?
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