Servizio rifiuti: al via incentivi per Comuni che si aggregano
Misure incentivanti in favore degli Enti locali che aderiscono alle riorganizzazioni e alle aggregazioni dei servizi pubblici locali ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201
Il decreto MinFinanze 28 aprile 2023 stabilisce, in attuazione del recente “riordino” della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica (Dlgs 201/2022), le misure incentivanti a favore degli Enti locali che aderiscono a riorganizzazioni/aggregazioni del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
I meccanismi di incentivazione si applicano da un lato allo sviluppo e al potenziamento della gestione integrata del servizio nelle Città metropolitane (con possibilità di delega del Comune capoluogo a esercitare le funzioni ex lege per conto e nell’interesse degli altri Comuni), dall’altro alla riorganizzazione degli ambiti/bacini di riferimento su scala regionale o comunque tale da consentire idonee economie di scala o di scopo, che le Regioni devono incentivare con il coinvolgimento degli Enti locali.
In attuazione della norma, il decreto del 28 aprile 2023 elenca nove tipologie di misure incentivanti da assicurare agli Enti locali che aderiscono alle riorganizzazioni del servizio – o che già hanno aderito a forme aggregate, “in relazione al potenziamento delle aggregazioni in misura superiore ai livelli minimi previsti per legge” – così riassumibili: 1) incrementi percentuali nei finanziamenti statali; 2) riserve nell’assegnazione dei finanziamenti Pnrr; 3) linee progettuali dedicate nell’ambito dei Programmi comunitari 2021-2027; 4) supporto nel rafforzamento della capacità amministrativa; 5) meno limiti di spesa per il personale a tempo determinato; 6) livelli di prestazione migliorativi (trasporto pubblico); 7) minore contributo alla finanza pubblica (ex legge 178/2020); 8) considerazione nell’ambito della revisione della spesa; 9) possibilità di ripianare le perdite preesistenti attraverso un recupero economico/finanziario nell’arco triennale.
Per attuare le misure incentivanti, “assicurando in ogni caso l’assenza di duplicazioni”, Città metropolitane, Regioni e Province devono comunicare semestralmente all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) gli elenchi dei Comuni deleganti e degli Enti locali, degli Enti di governo e dei gestori coinvolti nelle riorganizzazioni. (A.G.)
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