Classificazione: arriva con i “Fattori-M” un ulteriore elemento di confusione per l’ecotossicità
Classificazione dei rifiuti: lo psicodramma nazionale e la nota interpretativa del MinAmbiente sui Fattori-M
Per l’assegnazione della caratteristica di pericolo HP14 “Ecotossico”, dal 5 luglio 2018 si applicherà il nuovo Regolamento (Ue) 2017/997, il quale detta regole semplificate per la classificazione dei rifiuti in ordine all’ecotossicità, non prevedendo più il Fattore-M nel caso del metodo della somma.
Tuttavia, dal 1 marzo 2018 è entrato in vigore il Regolamento (Ue) 2016/1179 che modifica la tabella 3.1 dell’allegato VI del Regolamento (Ce) 1272/2008 ed elenca il Fattore-M per i composti del rame. Tale regolamento riporta: Ossido di Rame (II) H410 Aquatic Acute 1 M=100, mentre per H410 Aquatic Chronic 1 riporta nulla.
Il problema che si pone è se il Fattore-M pari a 100 si applichi anche al Cronico 1. Sul punto si è aperto (ovviamente) un dibattito e vari sono stati i pronunciamenti. Il Ministero dell’ambiente, nella nota del 28 febbraio 2018, indirizzata a tutte le Regioni italiane, afferma che tale Fattore-M pari a 100 è obbligatorio solo per i pericoli acuti (Acuto 1).
In sintesi, poiché fra tre mesi si applicherà il Regolamento (Ue) 2017/997, il quale non prevede più i Fattori-M, si può ritenere che per il Cronico 1 si può non considerare il Fattore-M (cioè porlo pari a 1); con la precisazione che non ci sono sufficienti dati di letteratura consolidati per individuarlo, poiché anche il Committee for Risk Assessment dell’ECHA (RAC) non ha preso decisioni in merito.
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