Rifiuti pericolosi: non sempre sono tali. È l’errata gestione che trasforma il rischio in pericolo
Quesito numero 1274
Spesso la giurisprudenza in materia ambientale condanna esempi di cattiva gestione dei rifiuti con “depotenziamento” di un rifiuto pericoloso a rifiuto non pericoloso per trarne guadagni dai minori costi di gestione, ma esiste anche l’altro estremo? Ovvero la condanna dell’eccesso di prudenza classificando un rifiuto come pericoloso (finalizzato a possibili guadagni illeciti) scaricando i maggiori oneri di gestione sulla collettività, penso ad esempio ad un rifiuto con codice a specchio su cui non si è proceduto a fare una caratterizzazione analitica. C’è qualche sentenza o riferimento normativo che afferma questo principio?
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