Insufflare il Cdr vuole dire trattare rifiuti. Autorizzazione necessaria
La massima
Impianto di gestione rifiuti – Dlgs 152/2006 – Produzione Cdr – Insufflazione forzata – Operazione di trattamento – Rientra – Autorizzazione – Richiesta
L’insufflazione forzata del combustibile da rifiuti (Cdr) tesa a raggiungere il tenore di umidità richiesto dal Dm 5 febbraio 1998 (25%) configura un’operazione di “trattamento” dei rifiuti, che deve essere autorizzata.
Deve essere conseguentemente respinto il ricorso presentato da un gestore di rifiuti contro la diffida provinciale ad insufflare forzatamente il Cdr nell’area di messa a stoccaggio, in quanto operazione non prevista dall’autorizzazione.
Questa consente infatti la ventilazione nelle zone dove si effettua il trattamento finalizzato al recupero del Cdr (maturazione e stabilizzazione), ma non nelle aree destinate allo stoccaggio, senza che rilevi il fatto che l’operazione fosse comunque contemplata nei progetti tecnici presentati in sede autorizzativa.
Le operazioni di recupero/smaltimento elencate nel Dlgs 152/2006, sottolinea il Collegio, sono meramente esemplificative ed è quindi ben possibile che tra le stesse vi rientrino operazioni ben differenti come la ventilazione (A.G.).
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