Pasquale Fimiani Avvocato generale presso la Corte di Cassazione

Ultimi articoli

315

COMMENTI - Il Consiglio di Stato precisa l’ambito di applicazione dell’articolo 127 Dlgs 152/2006

Il Consiglio di Stato ha ritenuto necessaria l’autorizzazione, ai sensi della parte IV Dlgs 152/2006, per la combustione del biogas che si origina nel corso e nell’ambito del processo di depurazione delle acque derivanti dalle reti fognarie, destinato ad essere arso al fine di produrre energia a servizio del processo depurativo stesso, sulla base di tre considerazioni: inclusione di tale fase nel perimetro applicativo dell’articolo 127 Dlgs 152/2006; espresso richiamo alla disciplina sui rifiuti, per quanto riguarda la combustione del biogas derivante dai rifiuti, contenuto nell’Allegato X alla Parte V, parte II, Sezione 6, Dlgs 152/2006; esclusione della disciplina dei sottoprodotti.

(29/03/2023) di Pasquale Fimiani

314

INTERVENTI - I rifiuti con luogo di produzione determinato ex lege: le responsabilità penali

Il Dlgs 152/2006 prevede alcune ipotesi particolari nelle quali viene individuato ex lege un luogo di produzione diverso da quello nel quale i rifiuti sono materialmente prodotti (rifiuti provenienti da assistenza sanitaria domiciliare, derivanti da attività di manutenzione e piccoli interventi edili, derivanti da attività di manutenzione delle infrastrutture e provenienti dall’attività manutentiva delle reti fognarie e manufatti assimilati) delineando un microsistema, ulteriormente rivisto dal Dlgs 116/2020 e dal Dl 77/2021, la cui particolarità incide anche sui profili di responsabilità penale.

(27/02/2023) di Pasquale Fimiani

313

COMMENTI - Il servizio di gestione dei rifiuti dopo il riordino della disciplina dei servizi pubblici locali

La recente approvazione del Dlgs 23 dicembre 2022, n. 201, in tema di riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, richiede una verifica del suo impatto su quella del servizio di gestione dei rifiuti urbani, tenendo presenti la sua inclusione nella definizione di “servizi di interesse economico generale di livello locale a rete” o “servizi pubblici locali a rete” (articolo 2, lettera d) ) e la clausola di specialità della normativa di settore fissata all’articolo 4. Verifica che va compiuta in confronto con la pluralità di fonti normative che disciplinano i vari aspetti del servizio di gestione dei rifiuti urbani, quali l’organizzazione territoriale del servizio e l’affidamento, per quanto riguarda la scelta delle modalità di gestione, lo svolgimento della gara, la regolazione contrattuale e tariffaria.

(30/01/2023) di Pasquale Fimiani

312

INTERVENTI - La violazione delle regole di gestione degli impianti di depurazione e trattamento di acque reflue

Le regole di gestione degli impianti di depurazione e trattamento di acque reflue pongono due temi di carattere generale, l’uno riguardante il rapporto tra la disciplina degli scarichi e quella sui rifiuti, ed il secondo relativo alla natura dello scarico del depuratore, tenendo al riguardo presente il principio di immedesimazione per il quale lo scarico da depuratore non ha propria differente caratteristica rispetto a quella dei reflui convogliati, con la conseguenza che gli impianti di depurazione di scarichi da pubblica fognatura, ove non siano prevalentemente formati da scarichi dì acque reflue industriali, devono essere ritenuti a natura mista, ed i relativi reflui vanno qualificati come scarichi di acque urbane.

(01/01/2023) di Pasquale Fimiani

310

INTERVENTI - Le responsabilità ambientali “231” dopo la definizione della vicenda Impregilo

La vicenda Impregilo esaminata dalla Cassazione in due sentenze del 2014 e del 2022, pur riguardano una fattispecie di aggiotaggio commesso dai soggetti apicali attraverso la diffusione di un comunicato contenente notizie false e idonee a provocare una alterazione del valore delle azioni della stessa società, è emblematica dell’evoluzione giurisprudenziale in materia di responsabilità 231 con riflessi diretti anche sulla materia ambientale.

(01/11/2022) di Pasquale Fimiani

309

INTERVENTI - La violazione delle regole di gestione delle acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia

La disciplina delle acque meteoriche prevista dall’articolo 113 Dlgs 152/2006 è supportata da disposizioni sanzionatorie di carattere amministravo o penale, ma il tema di cui si è diffusamente occupata la giurisprudenza è quello delle condizioni per ritenere di natura industriale le acque meteoriche di dilavamento che, cadendo su luoghi aziendali (piazzali, cisterne, vasche) nei quali si verifica il deposito di sostanze in forma solida (es. polveri) o liquida (es. oli), defluiscano nei vari corpi ricettori (suolo, sottosuolo, acque superficiali, fognatura), con le conseguenze sotto il profilo sanzionatorio nel caso di scarico non autorizzato o in violazione dei divieti e degli standards di immissione.

(30/09/2022) di Pasquale Fimiani

308

INTERVENTI - Delitti ambientali: rispetto delle Bat ed abusività della condotta

Diversi delitti ambientali richiedono che l’attività sia svolta “abusivamente” (inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti). Un avverbio pacificamente interpretato nel senso che è abusiva l’attività effettuata o senza le autorizzazioni necessarie (ovvero con autorizzazioni illegittime o scadute) o violando le prescrizioni e/o i limiti delle autorizzazioni, od anche nel caso di autorizzazioni illegittime, tra le quali la Cassazione include quelle rilasciate in violazione delle Bat Conclusions vigenti. Resta però problematico il caso di un’attività legittimamente autorizzata, perché conforme alle Bat Conclusions vigenti all’epoca del rilascio, svolta in difformità rispetto a quelle nelle more sopravvenute od aggiornate.

(01/09/2022) di Pasquale Fimiani

307

INTERVENTI - Il reato di combustione illecita di rifiuti

La combustione illecita di rifiuti è prevista dall’articolo 256-bis del Dlgs 152/2006, il quale contempla due ipotesi di reato (appiccamento del fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata e tenuta delle condotte di cui all’articolo 255, comma 1, e di cui agli articoli 256 e 259 in funzione della successiva combustione illecita di rifiuti) ed un regime particolare per la combustione illecita dei rifiuti vegetali e del materiale agricolo o forestale naturale, che nell’insieme costituiscono un ambito autonomo sul quale si registra un significativo numero di decisioni della Cassazione che consente di fare un primo punto d’insieme.

(01/07/2022) di Pasquale Fimiani

306

INTERVENTI - La speciale tenuità del fatto nei reati ambientali

La speciale causa di non punibilità del fatto quando l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale, prevista dall’articolo 131-bis Codice penale, pur essendo, quanto ai limiti edittali, applicabile alla gran parte dei reati ambientali, trova un limite nella natura permanente e nella gravità del fatto ritenuta dal giudice con adeguata motivazione. La legge delega sulla riforma del processo penale n. 134/2021 pone problemi di coordinamento con la giurisprudenza formatasi sull’applicazione dell’istituto e sul rapporto con il sistema di estinzione delle prescrizioni ambientali previsto dalla parte sesta-bis del Dlgs 152/2006

(31/05/2022) di Pasquale Fimiani

305

INTERVENTI - La giurisprudenza “casistica” in materia di sottoprodotti e di terre e rocce da scavo

La nozione di sottoprodotto è stata oggetto di diversi interventi giurisprudenziali che, oltre a delineare le linee generali dell’istituto, hanno dato vita ad un vero e proprio sistema di fattispecie al quale attingere quali precedenti. Lo stesso può dirsi nel campo delle terre e rocce da scavo che costituiscono la principale ipotesi tipizzata di sottoprodotto.

(02/05/2022) di Pasquale Fimiani