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End of Waste: la nuova norma sembra risolvere il “caso per caso” ma moltiplica i controlli e non si raccorda con l’Aia

Argomenti trattati: Recupero/Riciclo/End of waste/Mps

Il nuovo End of Waste introdotto dalla norma del Dl “crisi aziendali” sembra risolvere il problema delle autorizzazioni caso per caso, ma soprattutto assicura che le autorizzazioni in essere alla data del 3 novembre 2019 “sono fatte salve” e che, in assenza delle norme comunitarie o nazionali, saranno rinnovate nel rispetto dell’End of Waste “caso per caso” concesso dalle autorità competenti a livello locale. L’intervento riepiloga l’origine della problematica ripercorrendo la sentenza del Consiglio di Stato del 2018 e ricorda che il problema si radica tutto nella necessità costituzionale di assicurare un livello di tutela uniforme su tutto il territorio nazionale. La disamina è completata da una lettura sistematica del nuovo articolo 183-ter “Codice ambientale” e da un flusso procedurale per i controlli “a campione” di Ispra, senza mancare di evidenziare alcuni importanti aspetti che, necessariamente, dovranno essere chiariti.