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L'Ue ha riformulato le regole per l'import dei sottoprodotti di origine animale (Soa) da parte delle imprese, sia allargando l'elenco dei beni di cui è vietato l'ingresso sia rivedendo i Paesi da cui si può importare.

In vista dell'obbligo per le aziende dal 21/5/2026 di inoltro per via telematica delle documentazioni sulle spedizioni di rifiuti l'Ue ha approvato le regole tecniche per l'interscambio dei dati tra la futura piattaforma centrale Ue e i software delle imprese.

È in dirittura d'arrivo la riforma delle regole sulla gestione dei rifiuti tessili e di quelli organici introducendo nuovi obblighi per gli operatori dei settori coinvolti.

È in arrivo una nuova metodologia per il calcolo, la verifica e la comunicazione da parte degli Stati Ue dei dati sul contenuto di riciclato nelle bottiglie di plastica monouso per bevande, allargata anche al riciclo chimico.

In vigore dal 24 luglio 2025 le nuove regole dell'Ue che stabiliscono il metodo per calcolare l'efficienza di riciclaggio e recupero dei materiali dai rifiuti di batterie (e il formato della documentazione).

Si applica dal 9 novembre 2026 l'aggiornamento dell'Elenco europeo dei rifiuti (Eer) che tiene conto delle nuove sostanze chimiche contenute nelle batterie e punta a migliorare individuazione e classificazione dei relativi flussi di rifiuti.

Sono in corso d'opera modifiche e integrazioni alle regole internazionali sui movimenti transfrontalieri di rifiuti che riguardano le definizioni ufficiali delle operazioni di smaltimento e di recupero.

La Corte Ue per i diritti dell'uomo ha condannato l'Italia a rispondere alla perdurante situazione di inquinamento derivante dalla gestione illegale dei rifiuti in Campania e il Governo ha allargato mediante Dl 25/2025 i poteri dell'attuale Commissario "unico" discariche.

La Commissione europea ha messo in consultazione tra gli stakeholder fino al 2 aprile 2025 una proposta di regolamento che faciliterà lo scambio di dati sulle spedizioni di rifiuti tra Autorità pubbliche e operatori.

La Commissione Ue propone di rendere più rigorosa la qualificazione degli esperti che preparano gli inventari dei materiali pericolosi presenti sulle navi e le dichiarazioni di conformità dei fornitori.