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Mud 2016: vecchie regole sino a nuovo ordine

Decreto 21 dicembre 2015
(Gu 28 dicembre 2015 n. 300)

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2016

Il nuovo decreto sul Mud dispone che il vecchio modello di cui al Dpcm 17 dicembre 2014 “sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare … entro il 30 aprile di ogni anno, con riferimento all’anno precedente e sino alla piena entrata in operatività del Sistri”.

Quindi, il nuovo Dpcm del 2015 non reca alcun allegato ma si riserva di fornire informazioni aggiuntive alle istruzioni riportate in allegato a tale Dpcm 17 dicembre 2014. Queste informazioni saranno rese disponibili sui seguenti siti internet: www.sviluppoeconomico.gov.it; www.minambiente.it; www.isprambiente.gov.it; www.unioncamere.it; www.infocamere.it; www.ecocerved.it.

Il rinvio a future informazioni aggiuntive rende evidente che le modifiche al Mud 2016 non erano ancora pronte e che, quindi, esso cambierà. Tuttavia, con la pubblicazione in Gazzetta del nuovo Dpcm 21 dicembre 2015 si eviterà di far slittare in avanti la data del 30 aprile 2016. Infatti, l’articolo 6, comma 2-bis della legge 70/1994 stabilisce che se le modifiche e le integrazioni sono apportate al Mud, nell’anno successivo a quello di riferimento e pubblicate sulla Gazzetta ufficiale con Dpcm entro il 1º marzo, “il termine per la presentazione del modello è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del predetto decreto”. Quindi, se il Dpcm in esame non fosse stato pubblicato in Gazzetta entro la fine del 2015 e il provvedimento completo di modifiche e integrazioni lo fosse stato solo entro il prossimo 1º marzo, il termine di presentazione del Mud sarebbe slittato di sei mesi dal giorno della pubblicazione, travolgendo il consueto 30 aprile e procurando sicuramente scompiglio nella già non semplice vita delle imprese italiane.

Il Mud, dunque, a dispetto delle apparenze, cambierà. (P.F.)