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Focus rifiuti e sanzioni amministrative

a cura di Italia Pepe
Argomenti trattati: Sanzioni

Le azioni di difesa che il responsabile potrà (e dovrà) compiere in conseguenza della contestazione di una violazione assumono fondamentale rilevanza non soltanto in relazione alla possibilità che il procedimento a suo carico venga archiviato, ma altresì in relazione alla quantificazione della somma che gli verrà ingiunta. Di contro la mancata difesa avvalorerà la comminazione di una sanzione di certo più elevata, non solo in considerazione del fatto che non risultano favoriti all’autorità competente elementi nuovi su cui fondare la quantificazione dell’importo da ingiungere, ma i responsabili attesteranno, vista “l’assenza”, completo disinteresse in relazione all’illecito ascrittogli ed alle possibili conseguenze da questo generatesi. I presunti responsabili potranno dunque cogliere la fase del sopralluogo come una perfetta occasione per intraprendere l’azione di difesa; l’organo accertatore infatti redigerà apposito verbale nel quale verrà dato spazio alle dichiarazioni (anche spontanee) da parte dei presenti al controllo e tali contenuti, qui solo preannunciati, potranno poi essere ripresi e meglio articolati nei successivi scritti difensivi e con l’audizione sino ad essere, ove necessario, ulteriormente avvalorati nell’eventuale ricorso in opposizione ad ordinanza di ingiunzione. Il metodo di maggiore efficacia perché gli scritti difensivi (e l’audizione) vengano tenuti in debito conto dall’Autorità procedente, che dovrà definire l’importo della sanzione, piuttosto che valutare la sussistenza dei presupposti di un’archiviazione, sta nell’elaborarli rispettando i medesimi criteri che quest’ultima seguirà nella quantificazione della somma da ingiungere.

Violazioni di norme amministrative: come difendersi nel caso di sanzione pecuniaria