Terminali offshore: non sono navi e al riciclo delle parti divelte non si applica il regolamento Ue 1257/2013
Quesito numero 1548
Per un progetto preliminare internazionale inerente la rimozione e lo smantellamento di un terminal offshore di olio sorretto da pali in acciaio infissi sul fondale (il terminal è dismesso) si valuta la possibilità di tagliare il terminal alla base (tagliando i pali di sostegno a circa 1 mt sotto la superficie dell’acqua) e di trasportarlo in una “yard” (leggi cantiere navale) per tutte le attività di smantellamento e demolizione fino all’avvio a smaltimento/recupero finale dei flussi di rifiuti prodotti. Si chiede se in tal caso è applicabile la normativa inerente il riciclaggio delle navi (assimilando ad unità galleggiante il terminal rimosso dai pali di ancoraggio al fondale) e, quindi, prevedere anche che la yard individuata debba rientrare fra gli impianti di riciclaggio navi rientranti nell’elenco istituito ai sensi della suddetta normativa.
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