Rifiuti n. 301
gennaio 2022
Quesiti

La Rubrica si propone come strumento in grado di offrire un supporto operativo alla soluzione dei numerosi problemi interpretativi ed applicativi che sorgono nella produzione, nella gestione e nel controllo dei rifiuti. Ciò al fine di operare una collaborazione culturale e conoscitiva con il Pubblico direttamente coinvolto con le tematiche specifiche.

1543 Centri di raccolta: la presenza del cittadino sul camion del trasportatore non autorizzato per i rifiuti e senza formulario non legittima la condotta (rettifica)

Visto il consistente numero di cittadini che ricorre al “bonus mobili” sempre più spesso si verifica la seguente situazione: il cliente chiede alla ditta che gli ha fornito/venduto l’arredamento di poter trasportare il vecchio mobilio presso il centro di raccolta comunale. Fermo restando che il cittadino si presenta di persona al centro di raccolta, accompagnando il trasporto e accedendo tramite apposita tessera, è consentito il conferimento del mobilio di proprietà del cittadino da parte di un soggetto non domestico? Servono dei requisiti o dei documenti particolari? In questi casi il rifiuto/mobilio a chi appartiene? Al cittadino o al trasportatore?

a cura di Paola Ficco

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1544 Doppia intermediazione: in difetto del consenso del produttore/detentore originale dei rifiuti è esclusa

Un produttore di rifiuti, affida il loro recupero/smaltimento a un soggetto intermediario il quale, a sua volta, lo affida a un altro soggetto intermediario. A volte questo secondo intermediario si avvale, addirittura, di un terzo intermediario. Si ritiene che questa prassi operativa sia corretta perché molto diffusa nella pratica; tuttavia, si chiede il vostro parere.

a cura di Paola Ficco

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1545 Microraccolta: tra le 48 ore e le 72 ore previste per le soste tecniche non c’è compensazione

Articolo 193, comma 14, Dlgs 152/2006 sulla microraccolta. Per un’attività di microraccolta di catalizzatori, gli autisti partono il martedì mattina e rientrano il venerdì sera. Gli scarichi avvengono il lunedì mattina così come l’accettazione dei formulari.
Considerando il punto relativo alla tempistica della microraccolta: in vista delle regioni ricoperte dagli autisti in questione, dei relativi tempi di raggiungimento dei fornitori, dei tempi di ragionevole riposo dei lavoratori e dei tempi di ritorno in azienda, l’obbligo di rientro entro 48 dal primo carico effettuato risulta notevolmente ristretto, considerando che risulterebbe impraticabile un rientro giornaliero in azienda. Il periodo intercorso tra l’ultimo ritiro di una giornata e il primo della giornata successiva potrebbe essere giustificato come una “sosta tecnica”, essere sottratto dal computo delle 48 ore, ed essere computato nelle 72 previste dal comma 15 relativo alla gestione delle soste? Oppure le soste tecniche devono essere comunque computate nelle 48 ore previste per la microraccolta?
Considerando, invece, il punto relativo alle annotazioni del percorso effettuato: tali annotazioni potranno essere inserite a ritiro “effettuato”, questo si traduce nel fatto che i formulari saranno compilati a conclusione dell’intero percorso effettuato e quindi compilando le copie a partire dalla copia del trasportatore (2º, 3º e 4º copia)?
Infine, quale potrebbero essere le sanzioni per il mancato rispetto della tempistica di trasporto della microraccolta?

a cura di Paola Ficco

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1546 Preparazione per il riutilizzo: in attesa della semplificazione, va condotta secondo le procedure ordinarie

Nel caso di un impianto di recupero di imballi industriali l’operazione di lavaggio e quindi di bonifica degli stessi può essere gestita con un’ autorizzazione di preparazione per il riutilizzo secondo l’ultimo decreto legge? Se si a quali condizioni?

a cura di Paola Ficco

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1547 Tariffa rifiuti: il regolamento comunale si può impugnare dinanzi al Tar entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera

La circolare esplicativa del Mite 37259 del 12 aprile 2021 ha fornito chiarimenti sul Dlgs 116/2020; secondo la nota ministeriale le superfici dove avviene la lavorazione industriale e per analogia anche artigianali (in quanto prevalentemente produttive di rifiuti speciali) sono escluse dall’applicazione dei prelievi sui rifiuti, compresi magazzini di materie prime, merci e prodotti finiti, sia con riferimento alla quota fissa che alla quota variabile.
Si chiede se sia legittimo che il comune nel regolamento comunale assoggetti l’intera superficie della attività artigianali concedono soltanto una riduzione percentuale arbitraria (che tra l’altro varia da comune a comune), semplicemente adducendo la presenza umana (lavoratori) nella zona lavorazione e limitando la superficie non tassabile alla sola proiezione dei macchinari utilizzati nel ciclo produttivo, anche se, ad esclusione degli uffici, bagni e dei locali accoglimento clienti, sulla restante superficie si producono esclusivamente rifiuti speciali pericolosi e non.

a cura di Paola Ficco

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1548 Terminali offshore: non sono navi e al riciclo delle parti divelte non si applica il regolamento Ue 1257/2013

Per un progetto preliminare internazionale inerente la rimozione e lo smantellamento di un terminal offshore di olio sorretto da pali in acciaio infissi sul fondale (il terminal è dismesso) si valuta la possibilità di tagliare il terminal alla base (tagliando i pali di sostegno a circa 1 mt sotto la superficie dell’acqua) e di trasportarlo in una “yard” (leggi cantiere navale) per tutte le attività di smantellamento e demolizione fino all’avvio a smaltimento/recupero finale dei flussi di rifiuti prodotti. Si chiede se in tal caso è applicabile la normativa inerente il riciclaggio delle navi (assimilando ad unità galleggiante il terminal rimosso dai pali di ancoraggio al fondale) e, quindi, prevedere anche che la yard individuata debba rientrare fra gli impianti di riciclaggio navi rientranti nell’elenco istituito ai sensi della suddetta normativa.

a cura di Paola Ficco

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1549 Aua, non sempre è possibile

L’articolo 7, comma 2, Dpr 59/2013 (Aua) dispone che nelle Regioni in cui non siano stati definiti elenchi di attività o stabilimenti rientranti, ai sensi dell’articolo 272, comma 2, Dlgs 152/2006, in autorizzazione, in via generale per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, occorre riferirsi agli elenchi delle attività / stabilimenti elencati nell’allegato I al suddetto Dpr.
A fronte del fatto che:
• l’allegato IV, parte II, alla Parte V, Dlgs 152/2006 non è stato abrogato;
• l’allegato I, Dpr 59/2013 ed il suddetto allegato IV del Dlgs 152/2006 presentano alcune differenze;
si chiede, nelle Regioni che non abbiano definito propri elenchi di attività/stabilimenti rientranti in autorizzazione in via generale, quale dei suddetti due elenchi occorre applicare.

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