Eco-compattatori “mangia plastica” delle bottiglie in Pet
Programma sperimentale “Mangiaplastica”
* Gli allegati sono pubblicati in Osservatorio di normativa ambientale in www.reteambiente.it
Sul tema si veda altresì la nota Anci pubblicata in questa Rivista a pagina 52.
Dal 31 gennaio al 31 marzo di ogni anno, dal 2022 al 2024, i Comuni potranno presentare al Mite le domande tese a ottenere i contributi per l’acquisto di eco-compattatori per favorire la raccolta comunale delle bottiglie in Pet, come previsto dal Dm 2 settembre 2021 (cd. “mangiaplastica”). Si tratta di un programma sperimentale avviato per raggiungere i nuovi obiettivi fissati dalla Direttiva 2019/904 (cd. “direttiva Sup – Single use plastics”): raccogliere almeno il 77% delle bottiglie immesse sul mercato entro il 2025 ed il 90% entro il 2030.
L’istanza deve essere corredata da un progetto costituito da una relazione descrittiva e dalle schede allegate al Dm 2 settembre 2021 e va presentata esclusivamente attraverso l’apposita piattaforma informatica rinvenibile al seguente link: https://padigitale.invitalia.it/. Ai fini della presentazione dell’istanza sulla piattaforma occorre preliminarmente essere in possesso di Spid e codice Cup (da richiedere a http://cupweb.tesoro.it/CUPWeb/).
La dotazione complessiva ammonta a 27 milioni di euro, così distribuiti: 16 milioni (di cui 9 stanziati in conto residui) per il 2021; 5 milioni per il 2022; 4 milioni per il 2023 e 2 milioni per il 2024. Lo stanziamento vale sul fondo denominato “Programma sperimentale Mangiaplastica” (articolo 4-quinquies, comma 1, Dl 111/ 2019 – legge 141/ 2019). Possono essere acquistati due tipi di eco-compattatore ai quali corrisponde un contributo specifico:
• media capacità (fino a 30 Kg o 1.000 bottiglie da 1.5 litri), massimo concesso 15.000 euro;
• alta capacità (oltre a 30 Kg o 1.000 bottiglie da 1.5 litri): massimo concesso 30.000 euro.
I Comuni con meno di 100.000 abitanti possono presentare una sola domanda per l’acquisto di un solo eco-compattatore. Per gli altri è prevista un’istanza per ogni categoria di macchinari (massimo un compattatore ogni 100.000 abitanti). Con nota informativa del 27 ottobre 2021 (in questa Rivista pag. 52) l’Anci ha fornito ai Comuni molte precisazioni. Tra queste, quella relativa alla revoca del contributo ove il Comune non proceda all’aggiudicazione dell’ecocompattatore entro 180 giorni dall’erogazione della prima rata (30 % del valore del progetto) che avverrà contestualmente all’assegnazione del contributo. Inoltre, il Comune deve mantenere i macchinari attivi per la raccolta e in proprietà per almeno tre anni dal momento dell’attivazione e fornire al Mite (su base annuale e per almeno tre anni) le informazioni per verificare l’efficacia del programma sperimentale. L’Anci, ricorda tra l’altro che “coesistono due sistemi Epr (Responsabilità estesa del produttore), Corepla e Coripet” e che il Comune non è obbligato ad “aderire a sistemi consortili Epr (che rimangono sussidiari al mercato)” ma può “scegliere di sostenere in proprio”, i costi di raccolta e selezione e l’organizzazione della vendita dei materiali, “con modalità di evidenza pubblica, se ritenuto più conveniente”. (Paola Ficco)
Documento riservato agli abbonati
Documento riservato agli abbonati. Se sei abbonato, fai login per accedere.