Responsabilità amministrativa degli Enti: il Dlgs 231/2001. Un percorso ricognitivo
Con l’introduzione degli eco delitti fra i reati presupposto ad opera della legge 68/2015, il Dlgs 231/2001 ha sostanzialmente completato l’operazione di inserimento del diritto penale ambientale nell’ambito del sistema punitivo amministrativo verso le imprese, un lungo percorso (francamente non privo di gravi lacune e contraddizioni) iniziato nel 2011, quando vennero inserite nell’ambito dei reati presupposto numerose ipotesi di contravvenzioni di carattere ambientale 1, e terminato appunto con la previsione di nuovi reati presupposto, ipotesi delittuose che il legislatore ha inteso inserire direttamente nel codice penale anziché nel Codice ambientale.
Appare pertanto utile compiere una ricognizione di carattere generale dell’ambito e delle modalità di applicazione del sistema sanzionatorio previsto dal Dlgs 231/2001, in modo da fornire un punto di riferimento necessario per valutare la posizione di ciascuna azienda e ciascun modello organizzativo, rispetto al così detto “sistema 231”.
Documento riservato agli abbonati
Documento riservato agli abbonati. Se sei abbonato, fai login per accedere.