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Tariffa rifiuti, la motivazione dell’aumento deve rispettare specifici criteri tecnici e normativi

Sentenza 3 febbraio 2015, n. 504

La massima
Tassa rifiuti – Determinazione – Regolamento comunale – Aumenti tariffe – Motivazione – Anche per relationem con riferimento agli obblighi imposti dalla normativa – Legittimità

La “motivazione” dell’aumento della tariffa non costituisce una mera illustrazione delle ragioni circa l’esercizio di un potere di carattere puramente discrezionale dell’Ente locale, bensì deriva dall’applicazione di precisi e specifici criteri di rango normativo (contenuti del Dpr 158/1999) e di natura prevalentemente tecnica, tra i quali la piena copertura dei costi del servizio, gli obiettivi di miglioramento e la distinzione tra parte fissa e parte variabile.
In altri termini, i criteri a cui l’Amministrazione è tenuta ad uniformarsi, nella formulazione della delibera comunale di determinazione della tariffa rifiuti, non sono criteri di mera logica e razionalità ma sono specifici criteri tecnici indicati dalla normativa citata.
Pertanto, i Supremi Giudici hanno respinto le doglianze del ricorrente che lamentava di non essere adeguatamente motivato il provvedimento comunale di aumento delle tariffe per alcune categorie di utenza. (S.F.)