Costanza Kenda

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INTERVENTI - Appalti verdi più semplici, ma sempre obbligatori, per lo stimolo dell’economia sostenibile (Prima di due parti)

In questa prima parte si analizzano le principali novità del Dlgs 36/2023, il nuovo cd. “Codice appalti”. In particolare, nella prima parte viene tratteggiata una panoramica generale della norma, con i principi cardine e le diverse tipologie di affidamento. Nella seconda parte, pubblicata sul prossimo numero della Rivista, costituiranno oggetto di riflessione i criteri ambientali minimi, la loro importanza e la loro confermata obbligatorietà, oltre all’implementazione del Green public procurement da parte delle Stazioni appaltanti.

(30/06/2023) di Simona Faccioli, Costanza Kenda e Francesco Petrucci

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RUBRICHE - Focus appalti verdi

La pronuncia del Consiglio di Stato del 14 ottobre 2022, n. 8773 è destinata a restare a lungo in cima alle rassegne, oramai piuttosto copiose, della giurisprudenza amministrativa in materia di applicabilità dei Cam. La Corte non solo argomenta e fissa in modo netto principi normativi oramai consolidati in materia, a partire, appunto, dall’obbligo di applicazione dei Cam, almeno nelle parti di specifiche tecniche e clausole contrattuali, nella documentazione di gara. Seguendo il filo degli obblighi normativi i Giudici connotano “l’evoluzione del contratto d’appalto pubblico da mero strumento di acquisizione di beni e servizi a strumento di politica economica: in particolare, come affermato in dottrina, i c.d. green public procurements si connotano per essere un ‘segmento dell’economia circolare’”. In tal senso devono essere interpretate e applicate le norme del Codice appalti e di conseguenza quelle dei Cam, con l’obiettivo di permettere la concreta offerta di beni e servizi sostenibili e quindi la conversione progressiva di interi comparti dell’economia.

(29/03/2023) a cura di Simona Faccioli e Costanza Kenda