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Rifiuti: il repertorio delle principali pronunce delle Giurisdizioni superiori – annualità 2022

a cura di Costanza Kenda

Il Repertorio annuale delle principali pronunce delle Giurisdizioni superiori è costruito intorno a aree tematiche principali (abbandono, albo gestori, appalti, autorizzazione, bonifiche, deposito, discariche, formulario, gestione rifiuti, incenerimento, recupero, responsabilità 231, rifiuti (nozione), sottoprodotto, tassazione, traffico illecito, trasporto). Tutte le sentenze citate sono reperibili per intero in Reteambiente – Osservatorio di normativa ambientale (www.reteambiente.it).

A titolo di esempio si elencano le prime tre sentenze selezionate:


Abbandono

1. Sentenza Consiglio di Stato, sezione quarta, 28 novembre 2022, n. 10433
Rifiuti – Abbandono da parte di soggetti ignoti – Articolo 192, Dlgs 152/2006 – Ipotesi di responsabilità oggettiva del proprietario dell’area o per fatto altrui – Insussistenza – Responsabilità del proprietario per colpa – Sussistenza – Rilevanza esimente della diligenza del proprietario – Sussistenza – Area di abbandono di limitata estensione che sarebbe possibile tutelare e manutenere – Responsabilità del proprietario – Sussistenza – Ordinanza sindacale che impone la rimozione dei rifiuti al proprietario dell’area – Legittimità – Sussistenza
Il proprietario del terreno dove ignoti hanno abbandonato rifiuti, secondo il Consiglio di Stato, deve rimuoverli se emergono elementi di responsabilità per il mancato – seppur possibile – contrasto dell’illecito.

2. Sentenza Corte di Cassazione, sezione terza penale, 7 novembre 2022, n. 41809
Rifiuti – Abbandono incontrollato di tipologie diverse, in quantità non trascurabili, all’interno di cantiere di opera pubblica – Reati ex articoli 192 e 256, comma 1, lettere a) e b), Dlgs 152/2006 (N.d.R.: articolo 256, comma 2, Dlgs 152/2006) – Non punibilità per particolare tenuità del fatto (articolo 131-bis, Codice penale) – Esclusione – Responsabilità per la corretta gestione dei rifiuti - Destinatari – Tutti i soggetti coinvolti nella produzione, detenzione, trasporto e smaltimento (cd. responsabilità condivisa) – Sussistenza
Escluso dalla non punibilità per particolare tenuità del fatto ex articolo 131-bis, Codice penale l’abbandono di rifiuti misti in quantità non trascurabile in area destinata a lavori di pubblica utilità.

3. Sentenza Corte di Cassazione, sezione terza penale, 2 settembre 2022, n. 32305
Rifiuti – Gestione illecita di rifiuti ex articolo 256, Dlgs 152/2006 – Deposito incontrollato di rifiuti – Natura permanente del reato - Condizioni – Condotta prodromica a una successiva fase di smaltimento o di recupero del rifiuto – Sussistenza – Consumazione del reato permanente di deposito incontrollato di rifiuti – Condizioni – Inizio della gestione lecita del rifiuto o inizio della successiva fase di gestione del rifiuto fatta da soggetto non autorizzato o con modalità illegali
Il reato di deposito incontrollato di rifiuti può avere natura permanente se l’attività illecita è anticipatoria di una successiva attività di recupero o smaltimentodei rifiuti.


(..segue)

Tutte le sentenze elencate in questo articolo sono presenti per intero in Osservatorio di normativa ambientale, in www.reteambiente.it e visibili agli abbonati al servizio.