Focus rifiuti e sanzioni amministrative
Il verbale di accertamento di trasgressione, che consegue al sopralluogo e dunque al relativo accertamento, rappresenta il primo step del procedimento sanzionatorio che potrà culminare nella notifica dell’ordinanza di ingiunzione di pagamento laddove il trasgressore, ricevuto il verbale, non provveda al pagamento in misura ridotta, per mero disinteresse, ovvero poiché ritiene maggiormente proficuo attivare un’azione difensiva per mezzo della quale tentare di ottenere l’archiviazione del procedimento nei suoi confronti, o quantomeno, la comminazione della sanzione nella misura minima edittale. Il verbale di accertamento di trasgressione, al pari della diffida amministrativa, non deve essere preceduto da una comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della legge 241/1990 poiché, di fatto, non solo ne contiene tutti gli elementi, ma rappresenta il primo step del procedimento amministrativo sanzionatorio come disciplinato dalla legge 689/1981. La diffida è carente del requisito della lesività, trattandosi di un atto di avvertimento ed invito a porre fine alla situazione di irregolarità accertata, osservando gli obblighi di fare o di non fare a carico dell’impresa; è una determinazione vincolata, vista la prevalenza dell’interesse pubblico al ripristino dell’equilibrio ambientale, e costituisce il primo atto del procedimento di contestazione della violazione sicché la sua trasmissione integra anche la comunicazione di avvio del procedimento. La diffida non reca immediato nocumento nella sfera del ricevente ma anzi lo avverte, accompagnandolo, al ripristino della regolarità nell’esercizio della propria attività, e solo laddove l’interessato non provveda secondo indicazioni potranno seguire a questa i provvedimenti motivati di sospensione del titolo autorizzatorio ovvero, nei casi più gravi, di revoca dello stesso. Il decreto legislativo 103/2024, con l’articolo 6, enuclea invece una fattispecie di violazione per cui la diffida non coesiste con la sanzione pecuniaria ma va a precederla ed addirittura a scongiurarla nell’ipotesi in cui il trasgressore provveda secondo le prescrizioni ivi contenute.
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