Albo gestori, fra novità e conferme mentre i rifiuti aumentano e l’homo digitalis è la nuova dimensione della società
Novità e conferme sul fronte Albo gestori ambientali: al primo versante si ascrive la possibilità che le verifiche del responsabile tecnico (Rt) vengano effettuate anche in modalità digitale usando computer fisso, portatile o tablet. L’allegato A alla delibera Albo 9 aprile 2024, n. 1 chiarisce le modalità pratiche. Questo non significa che la prova possa essere svolta in remoto; sarà infatti sempre necessaria la presenza fisica nella sede di esame. I risultati saranno elaborati in automatico dal sistema e tutto sarà più facile e veloce.
Al versante delle conferme, invece, appartiene il termine del 15 aprile 2024 che non ha subito proroghe; pertanto, entro tale data, particolari imprese avrebbero dovuto nominare un responsabile in possesso dei requisiti di idoneità (delibera Albo 6/2017). Si tratta di quelle il cui legale rappresentante ha esercitato provvisoriamente le funzioni di responsabile tecnico (delibera Albo 5/2023).
La procedura di cancellazione presso tutte le Sezioni è uniforme ed entro il 30 aprile 2024 i procedimenti disciplinari sono stati avviati (usando il modello allegato alla circolare Albo 1/2024). Le cancellazioni, in difetto di nomina di Rt, saranno effettuate entro il 15 maggio 2024.
L’Albo all’insegna di un sano e attivo dinamismo. Il 16 aprile 2024, il Ministero dell’ambiente ha comunicato l’avvio della sperimentazione volontaria del Rentri (procedure di iscrizione, vidimazione ed emissione del formulario, trasmissione della copia completa e la stampa del registro di carico e scarico), messa a punto da Albo e Unioncamere. Il test è raggiungibile da www.rentri.gov. Ancora una volta l’Albo gestori è protagonista. Nascondere la soddisfazione di aver partecipato alla sua nascita e alla sua crescita non è possibile.
Su altro versante, ma sempre in tema di rifiuti, da una ricerca dell’Unep (il programma Onu per l’ambiente) condotta insieme a Iswa (International Solid Waste Association) emerge che nel 2050 si avranno 2/3 di rifiuti urbani in più per un totale di 3,8 miliardi di tonnellate rispetto ai 2,3 miliardi del 2023. Potremo farcela solo se, davvero, riusciremo a disaccoppiare l’uso delle risorse dalla crescita economica. La ricerca immagina politiche governative e coinvolgimento dei produttori in modo da aumentare fino al triplo la capacità globale di riciclo (oltre 1,2 miliardi di tonnellate nel 2050 rispetto ai 400 milioni di tonnellate del 2020). La ricerca conclude sperando che, a livello mondiale, per poter intervenire in modo concreto, ci possano essere leaders politici degni di questo nome. Vedremo. Nel frattempo, Genova, Firenze e La Spezia compaiono nello speciale rapporto “Circular Cities Declaration” curato da Ellen MacArthur Foundation e Circle Economy Foundation (tra i proponenti anche Enea) come le città che forniscono esempi virtuosi di economia circolare. Obiettivo del lavoro? Favorire lo scambio e l’evoluzione di buone pratiche incentivando altre città ad aderire.
Siamo in un mondo in fermento e confuso, dove “I tempi sono cambiati”. Sotto questo titolo, Codice edizioni nel 2019 ha pubblicato l’analisi di E. Cohen sugli stravolgimenti economici e sociali degli ultimi cinquant’anni che hanno portato all’affermazione della società digitale, piena di promesse e pericoli. Cohen focalizza l’affermarsi di una nuova speranza che nasce dalle macerie della civiltà industriale: la società dell’informazione abitata dall’ homo digitalis. Parla di una società “uberizzata”, fatta cioè di nuovi poveri mandati allo sbaraglio per soddisfare i clienti. Pochi diritti, concentrazione della ricchezza, democrazia vacillante. Come dare forma al nuovo che arriva? Le macchine cominciano ad apprendere in modo profondo; finora una prerogativa umana fatta di ricordi, decisioni e adattamento delle condotte. È entusiasmante? È inquietante? Ma forse, come immaginava nel 1950 “Io, robot”, capolavoro di I. Asimov, saranno proprio le macchine a proteggerci da noi stessi, con il sacrificio del singolo e della sua libertà.