Enti locali: slitta al 31 luglio la data per deliberare il bilancio di previsione 2023-2025
Differimento al 31 luglio 2023 del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2023/2025 degli Enti locali
Il Ministro dell’interno ha pubblicato il Dm 30 maggio 2023 che fa slittare al 31 luglio 2023 il termine per l’approvazione da parte dei Comuni del bilancio di previsione 2023/2025.
Si tratta del terzo rinvio, dopo quello al 31 marzo 2023 (Dm 13 dicembre 2022) e al 31 maggio 2023 (Dm 19 aprile 2023).
Il rinvio del termine ha dei riflessi anche sui termini per l’approvazione dei regolamenti e delle delibere relativi alla Tassa rifiuti (Tari).
Infatti l’articolo 1, comma 683, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 che ha, tra le altre cose, istituito la Tari, ha stabilito che i Comuni approvano il Piano economico-finanziario (Pef) e i regolamenti e le tariffe della tassa rifiuti (Tari) entro il termine per l’approvazione del bilancio di previsione (fissato in via ordinaria alla fine dell’anno); pertanto, slittando un termine slitta in parallelo anche il secondo.
Ecco quindi che per effetto del nuovo rinvio al 31 luglio 2023 del termine per l’approvazione da parte dei Comuni del bilancio di previsione, entro la stessa data potranno essere approvati regolamenti e delibere sulla Tari.
Si ricorda inoltre che, in deroga a questa disciplina “ordinaria”, il Dl 228/2021 convertito dalla legge 15/2022 ha previsto che, a prescindere dalle proroghe, i Comuni possano comunque approvare Pef, regolamenti e tariffe Tari entro il 30 aprile di ogni anno (anziché entro lil 31 dicembre dell’anno precedente come da regime ordinario). La norma stabilisce però che se il termine per l’approvazione del bilancio di previsione dei Comuni slitta a una data superiore al 30 aprile, si applica il termine più lungo.
Quindi anche nel caso di questa “deroga” al regime ordinario, il termine finale è quello del 31 luglio 2023. (F.P.)
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